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Sgi replica a Balduzzi: “Costi Gap superiori a introiti, iperbole priva di fondamento”

28 aprile 2014 - 15:13

“Purtroppo l'ex ministro Balduzzi parla senza conoscere la materia”. Lo sottolinea una nota di Confindustria Sistema Gioco Italia, in riferimento alle recenti dichiarazioni del ex titolare del dicastero alla Salute che ha commentato i dati di una ricerca sui giovani e il gioco.

Scritto da Redazione
Sgi replica a Balduzzi: “Costi Gap superiori a introiti, iperbole priva di fondamento”

 

IL GIOCO ILLEGALE - Sgi sottolinea come “prima del 2004 - secondo stime della Guardia di Finanza- esistevano 800.000 video poker clandestini in gran parte gestiti dalla malavita. Oggi i circa 400.000 apparecchi da intrattenimento sono controllati dalla Stato e generano, insieme agli altri giochi, circa 4 miliardi di euro di gettito erariale. Il settore è fra i più controllati, con oltre novemila verifiche annue da parte delle forze dell'Ordine (fonte Rapporto Annuale Guardia di Finanza).

Una recente ricerca di Transparency-Università Cattolica certifica come siano altre le attività più alto rischio d’ infiltrazione malavitosa, ma tutto questo Balduzzi fa finta di ignorarlo.

 

E QUELLO PATOLOGICO - Ma ancora più grave è l'affermazione secondo cui i costi sociali legati alle dipendenze da gioco sarebbero più alti degli introiti. Nessuno meglio dell'ex ministro sa che un’asserzione come questa è un’iperbole falsa, basata su nessun fondamento scientifico, legata a ricerche settoriali e senza nessuna rilevanza statistico-scientifica”.

Confindustria Sgi ricorda che “ad oggi, i dati dei Sert, i centri che si occupano di dipendenze da gioco, certificano in poco più di 7.000 i casi in cura in tutta Italia. Per l'ennesima volta Confindustria Sistema Gioco Italia chiede che sia fatta chiarezza, che si smetta di diffondere numeri a caso, ma che finalmente si dia il via a una seria ricerca scientifica che possa finalmente chiarire il perimetro del fenomeno e dare così indicazioni chiare agli operatori. Da anni abbiamo dato e confermiamo la nostra disponibilità a collaborare a questo progetto nel vero interesse della collettività”. 

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