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Lazio, Tarzia: "Disposizioni legge sul gioco emanate dopo le elezioni"

12 maggio 2014 - 08:33

Stiamo lavorando insieme all'assessore alle Politiche sociali Rita Visini per arrivare ad un'applicazione della legge sulla ludopatia della Regione Lazio. Con tutta probabilità, lo faremo dopo le elezioni. Lo anticipa a Gioconews.it Olimpia Tarzia, consigliere regionale del Lazio (per la Lista Storace) e prima firmataria della legge sul gioco approvata lo scorso luglio. Con ogni probabilità, come fanno sapere anche dagli uffici del Consiglio, le disposizioni attuative della legge saranno incluse nel collegato alla legge di bilancio che andrà in aula ai primi giorni di giugno.

Scritto da Fm
Lazio, Tarzia: "Disposizioni legge sul gioco emanate dopo le elezioni"

 


Dopo il Veneto, che vede il testo della sua legge anti Gap fermo in commissione Sanità, quindi anche il Lazio rimanda a dopo le elezioni i nuovi provvedimenti in materia di contrasto alla ludopatia.

 

PREVENZIONE E SGRAVI FISCALI - In sostanza, le disposizioni, oltre a rendere pienamente operativa la legge,  nelle intenzioni della Tarzia dovrebbero portare all'apertura di 51 sportelli di ascolto in tutta la regione, promuovere campagne di informazione sul Gap e avviare corsi di formazione per operatori e gestori delle sale. Un investimento sulla prevenzione e sulla cura del gioco patologico in primis, ma è che solo il preludio ad altri interventi, come la definizione di premialità per gli esercizi che rimuovano o non istallino slot machine o Vlt  – probabilmente sgravi e maggiorazioni sull'Irap – incentivi ai comuni che riescono a mettere in atto la legge, e al marchio regionale 'slot free' per gli esercenti virtuosi.

TUTTO FERMO A ROMA – In parallelo, dopo la firma del Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo da parte del sindaco Ignazio Marino della scorsa settimana, tutto tace nell'assemblea capitolina dove non è stata ancora calendarizzata la delibera per la regolamentazione delle sale gioco del Comune di Roma presentata dal consigliere Dario Nanni (Pd) lo scorso ottobre, approvata dalla commissione Commercio e già esaminata dai vari municipi della Capitale.

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