skin

Commissione Affari sociali della Camera: sì a emendamento Binetti su distanze

19 giugno 2014 - 13:38

La commissione Affari Sociali della Camera ha dato il via libera all'emendamento presentato dalla relatrice Paola Binetti (Scelta Civica) al Ddl sul gioco patologico e relativo alle distanze per le sale giochi e scommesse da luoghi sensibili.

Scritto da Sara
Commissione Affari sociali della Camera: sì a emendamento Binetti su distanze

E' stato stabilito che questa non debbe essere inferiore ai 500 metri da scuole, ospedali, luoghi di culto, etc. “L'emendamento 11 - sottolinea a Gioconews.it, Paola Binetti, è passato all’unanimità. Quelle misure restrittive che preoccupano qualcuno, in realtà sono ampiamente condivise dalla Commissione Affari sociali. Nelle sale da gioco non si potranno quindi vendere bevande, non si fumerà, non ci saranno bancomat, ci dovranno essere orari chiari di apertura e chiusura e una distanza di 500 metri da tutti i luoghi sensibili. Lo spirito dell'articolo è creare delle condizioni in cui il gioco viene offerto in ambienti non ledano la dignità del consumatore e che circoscrivano il tempo materiale di presenza del giocatore all'interno delle sale”.

Sull'emendamento ha espresso preoccupazione, nei giorni scorsi, la federazione Sistema Gioco Italia, sottolineando l'impatto sull'erario.

 LA COPERTURA ECONOMICA - Attesa per conoscere quale sarà la copertura economica del provvedimento. “Avevamo iniziato anche il dibattito dell'articolo 12, che riguarda la copertura economica della legge. È chiaro che da questa legge debbano venire fuori fondi per la prevenzione, la cura e la riabilitazione dei giocatori con problemi. Poi un fondo per le famiglie e delle risorse volte a compensare quegli esercenti che decidono di rinunciare al gioco. I nodi da sciogliere sono diversi: il primo problema è capire se avere un solo fondo o più e chi lo andrebbe a gestire. Poi comprendere come ricavare i fondi, comunque essi devono venire sempre dal gioco. A mio avviso le azioni principali che vanno finanziate sono la prevenzione, le famiglie e gli esercenti che decidono di rinunciare al gioco”.

Articoli correlati