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Nasce l'Ufficio parlamentare di Bilancio, riferimento in più (anche) per il gioco pubblico

25 agosto 2014 - 10:02

Arriva il nuovo controllore dei conti pubblici italiani. Si tratta dell'Ufficio Parlamentare di Bilancio che, in aggiunta alla Corte dei Conti e alla Ragioneria di Stato – oltre agli appositi uffici di bilancio già attivi alla Camera e al Senato - si occuperà di fare i conti in tasca al nostro paese. Nato in base alle regole dettate dal Fiscal compact per sorvegliare sull'obiettivo del pareggio di bilancio, il nuovo organismo si insedierà nel palazzo romano di San Macuto entro settembre, sotto la guida del presidente Giuseppe Pisauro e dei consiglieri Chiara Goretti e Alberto Zanardi. Il primo lavoro lo svolgerà però a ottobre, quando sarà pronta la Nota di aggiornamento del Def che conterrà le nuove stime sugli indicatori macroeconomici del Paese. Per poi passare alla prossima Legge di stabilità.

Scritto da Ac
Nasce l'Ufficio parlamentare di Bilancio, riferimento in più (anche) per il gioco pubblico

IL RUOLO DELL'UPB - Secondo quanto imposto dalla disciplina Ue, sarà l'Upb a dover verificare la correttezza di conti e delle tabelle elaborate dagli altri organi tecnici e ad esprimere eventuali osservazioni in un ottica di  "massima trasparenza" nei confronti di Parlamento e cittadini, come si legge nel mandato del nuovo organismo.

A BREVE TUTTE LE NOMINE - In attesa di una gara pubblica con la quale verranno attribuite le varie posizioni, le valutazioni saranno svolte da un gruppo di economisti individuati nell'ambito del "personale delle amministrazioni del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati, nonché di amministrazioni pubbliche o di diritto pubblico, collocato fuori ruolo". In pratica tecnici ed esperti provenienti da Istat, ministero dell'Economia, Banca d'Italia e, appunto, i due rami del Parlamento. Del gruppo di lavoro già identificato fanno tra gli altri parte Daniele Cabras, come direttore generale, e Luca Rizzuto, come consigliere economico.
IL RAPPORTO CON IL GIOCO PUBBLICO – Nel mandato del nuovo organismo, com'è  evidente, l'interesse è rivolto a questioni di economia generale e non potrebbe essere altrimenti. Ciò significa che, il tema del gioco pubblico, verrà senz'altro affrontato, seppure di riflesso. Per esempio nell'analisi delle manovre economiche e delle leggi di stabilità che in genere vanno a toccare anche il settore. E chissà che l'innesto del nuovo organo non possa aiutare a migliorare la percezione del comparto, magari considerandolo come una risorsa per le casse dello Stato, visti i precedenti non proprio felici del settore con la Corte dei Conti. E se, per molti, il nuovo Ufficio può apparire ridondante, per quanto riguarda il gioco un'analisi ulteriore dei conti provenienti da questo comparto potrebbe contribuire a una maggiore chiarezza rispetto alla fiscalità di settore che ancora troppo spesso viene confusa in ambito parlamentare. Basti pensare alle tante proposte di legge che continuano a chiedere rintocchi della tassazione su singoli giochi non sostenibili quando addirittura tecnicamente non applicabili.

 

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