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Camera respinge Odg Baroni su Gazzabet

09 ottobre 2014 - 07:26

La Camera ha respinto l’ordine del giorno del deputato del M5S, Massimo Enrico Baroni, su Gazzabet.

Scritto da Redazione
Camera respinge Odg Baroni su Gazzabet

“Oggi con questo ordine del giorno il MoVimento 5 Stelle vuole accendere un faro su uno dei grandi mali dell'Italia di questo momento: il conflitto di interessi. Vediamo se su questo il Governo riesce a prendere un impegno. Una piovra che rende il nostro Paese prigioniero di una rete di interessi incrociati tra potenti, politica e la schiuma del capitalismo finanziario speculativo. L'ultimo esempio di questa malattia tutta italiana, signor Presidente, è il caso GazzaBet, il sito di scommesse sportive online che ha aperto l'11 settembre e che alcuni di voi già utilizzano. GazzaBet si è fatta pubblicità indiretta utilizzando l'autorevolezza dei giornalisti di La Gazzetta dello Sport; i comitati di redazione della Gazzetta e del Corriere della Sera sono insorti sollevando una serie di questioni di carattere etico, giuridico e deontologico. Dapprima i giornalisti di La Gazzetta dello Sport hanno fatto uscire i propri articoli senza firma, poi addirittura hanno acquistato una pagina del quotidiano la Repubblica, concorrente sul mercato, per denunciare questa operazione meramente economica. In venti giorni hanno raccolto 6 mila 500 firme in una petizione pubblica, signor sottosegretario. Sono preoccupati per la loro indipendenza futura, la possibilità che una sola parola scritta, in più o in meno, possa influenzare l'andamento delle quote delle partite di calcio. Insomma, direttamente o indirettamente dentro RCS c’è il vero calcio che conta, la vera stampa che conta. Questa situazione configura un grave conflitto di interessi, dato che ci sono persone al contempo proprietarie dei due giornali più letti nel Paese, delle squadre di calcio più importanti e di un'agenzia di scommesse che quota le loro squadre. L'ombra del sospetto, a questo punto, diventa pesantissima. Chi può davvero garantire la neutralità sulle quotazioni proposte nelle partite in cui sono coinvolte queste squadre ? La risposta è semplice, Presidente: nessuno, non ci sono più le condizioni minime per garantire la neutralità di questi giornalisti che sono sotto ricatto, costantemente nell'ombra. Già a marzo avevamo presentato un'interrogazione con la quale chiedevo al Governo un chiarimento. Dall'Esecutivo nessuna risposta, un complice silenzio collusivo. Nel decreto legge cosiddetto stadi abbiamo inserito un emendamento: i titolari di concessioni governative in materia di scommesse sportive non possono essere proprietari di quote anche minoritarie di società sportive riconosciute dal Coni, dall'Unire o da altri enti sportivi riconosciuti dallo Stato”, sottolinea Baroni.

 

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