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Stabilità: due emendamenti approvati, Baretta "Su Gap sarà la delega fiscale a intervenire"

19 novembre 2014 - 08:47

Continua alla Camera l’esame della legge di Stabilità, che prevede numerose misure sul gioco. Bocciato in commissione Bilancio alla Camera l’emendamento di Matteo Mantero (M5S).

Scritto da Sm
Stabilità: due emendamenti approvati, Baretta "Su Gap sarà la delega fiscale a intervenire"

“In commissione Bilancio, bocciando il nostro emendamento il Partito democratico e la maggioranza hanno sostanzialmente bocciato la proposta di legge contro il gioco d’azzardo patologico (101 Binetti), che, in commissione Affari Sociali, aveva ricevuto il via libera anche grazie al parere favorevole dello stesso Pd”, affermano i deputati del Movimento 5 Stelle in commissione XII il cui emendamento alla Stabilità “ricalcava tutti i punti contenuti nella Pdl 101, alla quale abbiamo lavorato in accordo con i membri di tutti i partiti per un anno. In Bilancio il Pd ha disconosciuto se stesso e il parere favorevole dato alla Pdl sul gioco d’azzardo che, tra l'altro, aveva ricevuto anche parere favorevole in molte commissioni. Il ‘no’ della maggioranza, e del Pd in primis, è la dimostrazione del fatto che, alla prova dei fatti, i partiti non hanno la volontà politica di contrastare il gioco d’azzardo patologico”.

 

 

Il sottosegretario Pier Paolo Baretta, nel rispondere alla richiesta di spiegazione di Mantero, afferma che il parere contrario del Governo è motivato da due ragioni: “la prima riconducibile all’inidoneità della copertura finanziaria, peraltro già rilevata nel corso dell’esame del citato testo unificato; la seconda, di carattere più generale, dovuta all’imminente presentazione, da parte del Governo, dei decreti legislativi di attuazione della legge delega fiscale in materia di giochi, all’interno del quale saranno definite molte delle questioni oggetto dell’emendamento. L’esame del disegno di legge di delega fiscale rappresenta la sede più idonea ed opportuna di discussione di tale tema”. Il riferimento, fatto nel suo precedente intervento, ai decreti attuativi della legge delega fiscale “non voleva comunque escludere, come sede naturale di discussione dei contenuti dell’emendamento, anche il testo unificato delle proposte di legge C. 101 ed abbinate, attualmente all’esame della Commissione Affari sociali della Camera. Nel ribadire quanto già precedentemente esposto, fa presente che è in atto presso il Governo una riflessione su tale rilevante e complessa tematica e che saranno tenute nella debita considerazione le istanze da ultimo emerse”.

APPROVAZIONI E RITIRI - Via libera, invece, a due emendamenti alla legge di Stabilità sull’articolo 14 che prevede un fondo da 50 milioni di euro per la cura e la prevenzione della ludopatia. Si tratta delle proposte 14.2, presentata dalla Commissione Affari Sociali, e della 14.11 di Margherita Miotto del Pd che propongono di sostituire il termine ‘ludopatia’ con ‘gioco d’azzardo patologico’.

Ritirato l’emendamento 14.19 presentato dall’onorevole Paola Binetti (PI), mentre sono stati accantonati gli emendamenti 14.1 che chiedeva l’istituzione dell’Osservatorio nazionale sulla dipendenza da gioco patologico e il 14.17 per l’attivazione di un sistema di controllo degli accessi alle strutture di gioco attraverso modifiche nell’uso della tessera sanitaria, sempre presentato dall’onorevole Binetti.

Bruno Tabacci (Misto-CD), nel sottolineare la particolare rilevanza della questione affrontata dall’articolo 14 del provvedimento, contesta la contraddittoria ambivalenza dello Stato che, da un lato, si erge a paladino di interventi di contrasto alla ludopatia, mentre, dall’altro, propina sugli schermi della Rai programmi televisivi in orari di massimo ascolto aventi ad oggetto intrattenimenti basati su vere e proprie forme di gioco d’azzardo.

Giovanni Paglia (Sel), nell’esprimere sorpresa per la presenza, all’interno del disegno di legge di stabilità, di norme che disciplinano il contrasto alla ludopatia, pur condividendo molti dei contenuti dell’emendamento Mantero 14.6, esprime forti perplessità su alcune delle disposizioni in esso contenute, che a suo giudizio meriterebbero un approfondimento, come ad esempio il richiamo all’articolo 404 del codice civile o la possibilità per i gestori terzi di detenere i dati sensibili dei giocatori registrati attraverso la tessera sanitaria. Preannuncia pertanto l’astensione del proprio gruppo sulla proposta emendativa in questione.

Paola Binetti (Pi) prende atto con soddisfazione dell’impegno preso dal rappresentante del Governo. Evidenzia come “la cornice normativa entro la quale il tema del contrasto al gioco d’azzardo patologico andrà affrontato è costituita dalla legge di stabilità in discussione, dai decreti legislativi attuativi della legge delega per la riforma del fisco e dal testo unificato delle proposte di legge C. 101 e abbinate”. Nel ricordare che gli organi di stampa hanno riportato la notizia di un impasse che la ricordata proposta di legge all’esame della XII Commissione Affari sociali starebbe subendo a causa dei rilievi posti su di essa, per i profili di copertura finanziaria, dalla Commissione Bilancio, conferma la “piena disponibilità della Commissione Affari sociali per l’individuazione di un’idonea copertura delle misure ivi previste. Nel rilevare come la questione del contrasto al gioco d’azzardo patologico vada affrontata non soltanto dal punto di vista fiscale, bensì anche con misure di prevenzione, educazione e riabilitazione dei soggetti affetti da ludopatia”, accoglie con soddisfazione “la destinazione di 50 milioni per il 2015 alla cura delle patologie connesse alla dipendenza da gioco d’azzardo prevista dall’articolo 14 del disegno di legge di stabilità”, tuttavia chiede “un impegno da parte del Governo e del Presidente della V Commissione Bilancio per giungere rapidamente al superamento delle criticità finanziarie che impediscono l’approvazione delle proposte di legge C. 101 ed abbinate”.

Secondo Marco Causi del Pd “la questione del riordino dei giochi va affrontata parallelamente alla riforma del regime concessorio e autorizzatorio. Nel sistema dei giochi in Italia l’area dei giochi in regime concessorio coesista con la ‘zona grigia’ dei giochi i quali, sebbene legali, non sono soggetti a obblighi concessori, e con l’area dei giochi che vivono in un regime di illegalità. È quindi importante che, nell’innovare il regime concessorio, si tenga conto di tali aspetti al fine di evitare il prevalere di un impeto proibizionista, il quale potrebbe determinare l’espandersi dell’area dell’illegalità”.

Per Alberto Zolezzi (M5S) “i punti scommesse non autorizzati, determinano un grave danno per l’Erario”. Ribadisce quindi “l’assoluta necessità di intervenire tempestivamente con politiche attive di contrasto a un grave fenomeno sociale, il quale causa gravi sofferenze in molte famiglie italiane”.

Il presidente Francesco Boccia ha ricordato di aver informato il presidente della XII Commissione, Pierpaolo Vargiu, con una lettera inviatagli il 4 novembre scorso, delle ragioni per le quali la Commissione Bilancio non ha, ad oggi, ancora espresso il proprio parere sul testo unificato delle proposte di legge C. 101 ed abbinate. In particolare, segnala di aver informato il presidente Vargiu del fatto che la Commissione bilancio ha dovuto attendere la trasmissione della relazione tecnica da parte del Governo e che, pur non essendo stata ancora trasmessa una completa relazione tecnica, sulla base di una prima documentazione depositata dal Governo, emergono una serie di profili problematici di carattere finanziario, che rendono molto difficoltoso il prosieguo dell’iter del provvedimento. Nella citata lettera inoltre si segnalava che il rappresentante del Governo aveva fatto presente che, a breve, il Governo adotterà, in attuazione della delega fiscale di cui alla legge 11 marzo 2014, n. 23, uno schema di decreto legislativo in materia di giochi, sul quale le Commissioni parlamentari competenti potranno formulare le indicazioni in sede di espressione del proprio parere”.

 

ULTIM’ORA - La Commissione Bilancio della Camera, impegnata nell’esame della legge di stabilità, ha respinto l’emendamento 4.26 di Daniele Pesco (M5S) che chiedeva di finanziare il reddito di cittadinanza con 400 milioni di euro aumentando il prelievo fiscale sui giochi.

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