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Stabilità: governo pronto a riscrivere norme sui giochi, tra slittamento Preu e sanatoria Ctd

21 novembre 2014 - 09:34

Roma – Se la revisione del Preu sugli apparecchi non è destinata a portare denari nelle casse dello Stato, il governo ha già previsto un 'piano b' per recuperare in tempi molto più rapidi e modalità più concrete ulteriori proventi dal mondo del gioco. Una soluzione possibile potrebbe essere quella della sanatoria sui cosiddetti Ctd, ovvero, le agenzie che raccolgono scommesse sul territorio pur essendo sprovviste di regolare concessione, attraverso il collegamento a bookmkaer esteri. L'ipotesi alla quale sta lavorando il Ministero dell'Economia e che potrebbe finire in un emendamento (da presentare, probabilmente, già in Commissione Bilancio della Camera) è di proporre il versamento di 10mila euro per ogni agenzia di scommesse da “sanare”, in modo da mettere “in regola” la rete delle scommesse fino alla prossima gara pubblica del 2016.  

Scritto da Alessio Crisantemi
Stabilità: governo pronto a riscrivere norme sui giochi, tra slittamento Preu e sanatoria Ctd

 

 

LA POSSIBILE SANATORIA – Secondo le prime ipotesi elaborate in via XX Settembre, le modalità di accesso al condono potrebbe essere le seguenti: i centri di raccolta senza autorizzazione avrebbero tempo fino al 31 gennaio 2015 per aderire, versando la cifra richiesta. Dopodiché per  la regolarizzazione definitiva sarebbe comunque necessario il versamento dell’imposta unica per i periodi precedenti il 2015, in due rate da versare al termine del primo e del secondo semestre del 2015. Con queste modalità il titolare del centro riceverebbe una autorizzazione valida per l'esercizio della raccolta fino al prossimo bando del 2016.

PENE PIU' SEVERE SU SLOT IRREGOLARI – Ma non è tutto. Il governo avrebbe pronta la soluzione anche per incassare più introiti dalle slot aggredendo il mercato irregolare. La stima è di raccogliere circa 450 milioni di euro dall’inasprimento delle sanzioni su slot scollegate a i 'totem' per il gioco online. In particolare, la sanzione per una slot non collegata alla rete dello Stato passerebbe a 3.000 euro al giorno, con un maggior introito erariale stimato attorno ai 150 milioni di euro, a cui aggiungere altri 300 milioni provenienti dalle sanzioni sui totem (3.000 euro giornalieri per terminale, con un’aliquota di prelievo del 6%).

SLITTA IL RITOCCO DEL PREU – Le nuove misure di contrasto nel settore degli apparecchi andrebbero a sostituire le iniziali previsioni del governo che, come noto, non avrebbero portato gettito erariale nell'immediato. L'idea – coerentemente a quanto ipotizzato nei giorni precedenti– sarebbe quella di stralciare la parte della Stabilità relativa all’aumento del prelievo erariale su slot e vlt di quattro punti percentuali, riportando il tutto alla successiva revisione del settore prevista dalla delega fiscale attraverso l'articolo 14 della legge, che il governo si è già impegnato di definire entro la fine dell'anno corrente. Lo stralcio delle norme potrebbe avvenire già alla Camera, come detto in Commissione Bilancio, o al più tardi nel successivo passaggio in Senato della Legge di Stabilità. Per una strategia ancora non del tutto definita, come confermano fonti del Mef a GiocoNews.it: “Stiamo lavorando a varie ipotesi, tutto potrebbe cambiare o restare immutato, ma al momento è prematuro parlarne: sarà comunque la commissione Bilancio a decidere”.

ULTIM'ORA SUGLI EMENDAMENTI - Continuano a ‘cadere’ gli emendamenti sul gioco alla legge di Stabilità in Commissione Bilancio della Camera. Il relatore Mauro Guerra (Pd), ha invitato al ritiro degli emendamenti che chiedevano di sopprimere l’aumento del prelievo erariale unico e la diminuzione del pay out di slot machine e Vlt. Parere contrario sull’emendamento Corsaro che chiedeva di aumentare il prelievo sulle slot e invito al ritiro dell’emendamento Rosato che proponeva di modificare i tagliandi di vincita delle slot machine indicando i dati del giocatore e le somme giocate. Stessa sorte per l’emendamento Schullian sull’inasprimento delle sanzioni e l’emendamento Saltamartini che assegna un milione di euro per i prossimi tre anni allo studio di software in grado di prevenire comportamenti patologici potrebbe essere accantonato e inserito nella riformulazione dell’emendamento 14.17 dell’onorevole Paola Binetti.

Il vice ministro all'economia, Enrico Morando, sottolinea: "il Parlamento ha assegnato al
Governo una delega, ispirata a principi chiaramente individuati, per il ridisegno complessivo della materia del gioco. Il Governo è in fase avanzata per la definizione dei decreti delegati ed è inopportuno e incoerente intervenire su singoli aspetti". Sulla base di queste motivazioni, conferma il parere contrario sull’emendamento Rosato 44.329".

Il relatore Guerra sottolinea la cattiva abitudine invalsa in anni recenti di intervenire su questioni importanti in modo non sistematico, anche in casi in cui non si ravvisi una reale urgenza e ci siano interventi organici in corso. Giudica la legge delega e i successivi decreti delegati la sede naturale per affrontare la questione e non accoglie quindi la richiesta di accantonamento avanzata nel corso del dibattito. Massimo Enrico Baroni (M5S) insiste per l’accantonamento dell’emendamento in esame, ritenendo opportuno che il Parlamento dia un segnale di sensibilità e il Governo di coerenza rispetto alle dichiarazioni avanzate relativamente al contrasto del gioco d’azzardo.
La Commissione respinge l’emendamento Rosato 44.329

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