Toscana, modifiche alla legge su gioco: testo approvato all'unanimità

L’atto, il cui unico emendamento approvato è stato quello all'articolo 1 (che chiedeva di aggiungere la seguente lettera d: "centri di scommesse: le strutture dedicate in via esclusiva alla raccolta delle scommesse"), nasce “dall’esigenza di dare risposta ad alcune problematiche sorte durante l’attuazione della legge regionale dell’ottobre 2013, e che riguardano sostanzialmente, il suo ambito applicativo. Per rendere la legge regionale più coerente con l’obiettivo che si propone di raggiungere, ovvero la prevenzione al gioco che diventa malattia, coinvolgendo singoli, famiglie, fino a creare problemi sociali e devastanti”, spiega il presidente, Marco Remaschi.

COSA CAMBIA -  Al centro della modifica contenuta nel provvedimento c'è la definizione delle aree dove si gioca. Non più solo "sale da gioco e spazi per il gioco" - come nella versione approvata nell'ottobre 2013, ma "centri di scommesse e spazi per il gioco con vincita in denaro". E' vietata, inoltre, l'apertura di centri scommesse e di spazi per il gioco con vincita in denaro in un raggio di 500 metri da istituti scolastici di qualsiasi grado, luoghi di culto, centri socio ricreativi e sportivi o strutture residenziali o semiresidenziali oepranti in ambito sanitario o socio assistenziali.

Cambiata la legge, ora si attende l'emanazione degli attesi regolamenti attuativi della stessa.