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Valle d'Aosta: in Regione si torna a parlare di Gap, Consiglio a rischio rimpasto per l'inchiesta su peculato

30 marzo 2015 - 08:49

Occhi - doppiamente - puntati sulla Valle d'Aosta, che questo mercoledì, in commissione Servizi sociali torna a parlare di contrasto al gioco patologico. All'ordine del giorno della seduta del 1° aprile tornano le proposte di legge presentate nei mesi scorsi da Giunta e minoranza (gruppi PD-SVdA, Alpe e M5S). Sullo sfondo, la minaccia di sospensione che si addensa sulle teste da alcuni dei firmatari - Carmela Fontana, Raimondo Donzel, Patrizia Morelli e Albert Chatrian - imputati per peculato nell'ambito dell'inchiesta sulle 'spese pazze' del Consiglio regionale svolta dalla Guardia di finanza. La sentenza del tribunale di Aosta, che potrebbe portare a un vero e proprio rimpasto nel governo valdostano (nonché alle dimissioni del presidente Augusto Rollandin e di tutto l'ufficio di presidenza) è attesa per questa mattina.

Scritto da Fm
Valle d'Aosta: in Regione si torna a parlare di Gap, Consiglio a rischio rimpasto per l'inchiesta su peculato

 

Tempesta permettendo, quindi, le due proposte di legge torneranno all'attenzione della quinta commissione dopo mesi di fermo. Mesi in cui si è tentato di unificare le due bozze normative. "Non ci siamo riusciti", dichiara a Gioconews.it uno dei firmatari, il consigliere M5s Stefano Ferrero. "Le dinamiche di contrapposizione politica subentrate lungo il cammino hanno pregiudicato questa possibilità".


LA PROPOSTA DI MAGGIORANZA - Il testo presentato dalla Giunta Regionale - Assessorato Sanità salute e politiche sociali della Regione Valle d'Aosta lo scorso luglio prevede il divieto di apertura delle sale a 200 metri dai 'luoghi sensibili', l'introduzione del marchio regionale 'Slot free' e agevolazioni sui tributi comunali e sulla quota regionale dell’Irap.  Non si sa se verrà inglobato anche un discusso emendamento proposto ad ottobre dal presidente della Regione Augusto Rollandin, diretto "a impedire ai minori di 18 anni l’utilizzo delle cosiddette 'ticket redemption', gli apparecchi per il gioco che anziché denaro distribuiscono tagliandi da cumulare per ottenere premi come macchine fotografiche, smartphone, tablet".


LA PROPOSTA DI MINORANZA - Ad anticipare l'azione della Giunta, nel marzo 2014, era stata la minoranza - con i consiglieri d’opposizione Fontana, Donzel, Guichardaz, Certan, Chatrian, Morelli, Roscio, Cognetta e Ferrero (Pd, Gruppo Alpe e Movimento Cinque Stelle) che aveva proposto di mettere in campo misure di prevenzione, recupero e monitoraggio del Gap, in primis con il suo inserimento nei livelli essenziali di assistenza (Lea). La pdl chiede poi la stesura di un piano integrato di contrasto, campagne di informazione della cittadinanza, corsi di formazione per gli operatori, l'attivazione di un Osservatorio regionale e di un numero verde e il divieto dell’apertura di sale da gioco in un raggio di 500 metri da istituti scolastici e strutture culturali e sociali. Il testo chiede inoltre un’Irap maggiorata per gli esercizi pubblici e commerciali e i circoli privati dove sono presenti apparecchi per il gioco e l'intoduzione del logo identificativo ‘No Slot’ da esporre negli esercizi e nei circoli che non istallano apparecchi per il gioco lecito.

IN CONSIGLIO SI PARLA DI CASINO' - Tribunale permettendo, si tornerà a parlare di gioco, e precisamente del casinò de La Vallée nella seduta del Consiglio regionale fissata per il 7 aprile. All'ordine del giorno figurano due interpellanze e un’interrogazione del consigliere del Movimento 5 Stelle Stefano Ferrero che hanno per oggetto l’organizzazione del personale e l'organizzazione dei tornei di poker nella casa da gioco

 

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