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New slot e Stabilità: Baretta, ‘Operatori devono pagare, ma pronto a riceverli per un confronto'

14 aprile 2015 - 10:12

Sui 500 milioni imposti alla filiera delle slot l’unica cosa che possono fare gli operatori, al momento, è pagare la prima tranche. Parola del sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta, che in un’intervista concessa a GiocoNews.it parla della situazione di difficoltà che sta vivendo comparto del gioco pubblico.

Scritto da Redazione GiocoNews.it
New slot e Stabilità: Baretta, ‘Operatori devono pagare, ma pronto a riceverli per un confronto'

“Abbiamo previsto la suddivisione del pagamento dei 500 milioni in due tranche, la prima ad aprile da 200 milioni e una seconda ad ottobre da 300. Mi aspetto che gli operatori paghino perché è giusto così. Mi aspetto semmai che chiedano un incontro perché capisco che c'è un problema di distribuzione all'interno della filiera. Però questo è il risultato eventulae di un confronto ma sul fatto che quei soldi siano dovuti è la Legge a dirlo”.

Ma se la Stabilità ha messo in subbuglio il settore, la delega promette stravolgimenti su altri fronti. In primis quello assai discusso della nuova generazione di apparecchi, con Baretta che lancia un chiaro messaggio ai costruttori di giochi. “Noi pensiamo a quelle che sono state definite Awp da remoto ed è quindi una nuova tecnologia. I costruttori italiani colgano quindi questa opportunità. Pensiamo che dovranno essere introdotte entro i prossimi due anni e quindi il tempo c'è per costruire le parti tecniche e per realizzare le macchine. Mi sembra quindi importante che la categoria dei produttori italiani sia presente in questa sfida”.


Dal convegno di Firenze è emersa poi un’altra necessità e una nuova proposta, che Baretta ha trasformato in una promessa: quella di tutelare il comparto del gioco senza vincita in denaro. “Effettivamente, nel momento in cui noi lavoriamo per ridurre l'offerta del gioco con vincita in denaro e razionalizziamo, perché non dare spaio a quella parte del gioco più ludica e diciamo più tranquilla che non prevede uno scambio di denaro. Mi pare una scelta da approfondire anche per creare una cultura corretta del gioco riducendo quei rischi con cui ci stiamo confrontando in questo momento a causa di una eccessiva distribuzione del gioco a vincita".

 

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