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Regioni e Comuni al voto, le proposte dei candidati in materia di gioco

06 maggio 2015 - 10:23

C'è ancora e sempre il gioco fra i temi dei candidati alle prossime elezioni amministrative del 31 maggio. Fra aspiranti sindaci e consiglieri, ecco alcune delle iniziative più interessanti della penisola raccolte da Gioconews.it. Fra il (molto) serio e il faceto.

Scritto da Fm
Regioni e Comuni al voto, le proposte dei candidati in materia di gioco

Primo cittadino uscente del Comune di Lecco e in lizza per la riconferma, Virginio Brivio (Pd) ha le idee molto chiare quando si parla di gioco. Tanto da aver promosso per domani 7 maggio (alle 21, alla Sala Riunioni di Confcommercio) un incontro pubblico con il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta dedicato proprio a questo tema. "Cerchiamo di non avere una visione demoniaca della questione, ma dobbiamo tutelare innanzitutto le fasce deboli. Per questo, l'appuntamento di domani ha lo scopo di fare il punto: ascolteremo le proposte del sottosegretario, il contributo di una psicologa esperta di Gap e cercheremo di capire insieme cosa può fare la nostra amministrazione per limitare la diffusione del fenomeno".

 

NIENTE LIMITAZIONI AI COMUNI E NO CASINO' - Ancora prima dell'incontro con Baretta, Brivio manifesta però la sua contrarietà a due dei capisaldi contenuti nella bozza del decreto legislativo che attuerà la delega sui giochi. "I Comuni devono poter continuare a disciplinare in maniera differenziata orari di apertura delle sale e distanze dai luoghi sensibili. Inoltre, crediamo che l'ipotesi di una pianificazione generalizzata di case da gioco su tutto il territorio nazionale (contenuta della bozza del decreto legislativo, ndr) sia sbagliata. Non dobbiamo relegare il gioco in luoghi separati, scimmiottando altri Paesi, ma farlo rimanere un momento di socializzazione".

 

VIAREGGIO CONTRO LE SLOT - Sulla stessa linea il candidato sindaco di Viareggio per il partito di Forza Italia, Alessandro Santini. “Le slot machines sono un business, soprattutto per lo Stato. Ma la salute dei cittadini è più importante”, sottolinea. “Alcuni esercenti mi hanno spiegato che la normativa attuale li obbliga a pagare un forte aggravio Irpef sia che mantengano le slot machines, sia che le eliminino dai loro locali. E' paradossale ma purtroppo, su questo, un sindaco non può intervenire, se non attraverso pressioni sulle parti di questo paradosso, Stato e Regione Toscana, affinché lo risolvano prima possibile. Invece, un sindaco è per legge il primo responsabile e tutore della salute dei suoi cittadini e la ludopatia è una patologia riconosciuta, come dimostrano anche le numerose iniziative promosse in tal senso dall'Azienda Usl 12 Viareggio, in collaborazione con associazioni e istituzioni. Il primo impegno di un sindaco è proteggere i suoi cittadini, soprattutto quelli più vulnerabili ed esposti alla suggestione del guadagno facile, da una potenziale malattia: la dipendenza da gioco”.

 

 

zaiacarte

 

LOS ROVIGOS: LA PROVOCAZIONE DI MANFRO - Il gioco è al centro della campagna elettorale anche per la poltrona di governatore della Regione Veneto. Almeno a giudicare da alcuni manifesti diffusi dai candidati Luca Zaia e Lorenzo Manfro, avvocato veronese sceso in campo come indipendente. Se il primo, ha scelto le carte da briscola per veicolare il suo messaggio - 'Prima il Veneto' - il secondo azzarda proposte ben più precise in merito. "Renderò Rovigo il regno del divertimento", è il suo motto. Per promuovere lo sviluppo della città, tradizionalmente una delle aree più depresse del Veneto, la soluzione è trasformarla in una Las Vegas del Nord-Est con casinò, sale gioco, parchi divertimento, case chiuse. "Il divertimento sarà assicurato", annuncia. Ma il suo slogan, che sarà di sicuro richiamo, assomiglia piuttosto a una provocazione, visto che nel suo 'programma elettorale' figura anche la lotta 'al Tavernello e ai sammontani chimici'.

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