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La scuola chiede fondi al gioco, pioggia di emendamenti in Senato

10 giugno 2015 - 08:14

La riforma del sistema nazionale di istruzione deve essere finanziata anche dal settore del gioco. Queste le conclusioni cui si potrebbe giungere dopo che alla settima commissione Istruzione del Senato sono piovuti numerosissimi emendamenti al disegno di legge recante ‘Riforma del sistema nazionale di istruzione’ già approvato dalla Camera dei Deputati, e che chiedono, in sintesi, l’aumento del prelievo sugli apparecchi e la tassazione sulle vincite per finanziare una pluralità di interventi in ambito scolastico.

Scritto da Anna Maria Rengo
La scuola chiede fondi al gioco, pioggia di emendamenti in Senato

 

Ruta, Ricchiuti e Sposetti (Pd) chiedono che “alle vincite derivanti da una singola giocata effettuata sugli apparecchi e congegni di cui all’articolo 110, comma 6, lettera b), del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, e successive modificazioni, collegati in rete, si applica un prelievo pari al 10 per cento”. Al fine di “assicurare un sufficiente e congruo termine per realizzare le modifiche tecnologiche dei sistemi operativi degli apparecchi e congegni interessati, necessarie per la corretta applicazione del prelievo, e per ottenere l’omologazione e procedere all’installazione delle modifiche stesse la disposizione (…) ha efficacia decorsi dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge”.

Gli stessi senatori vogliono introdurre l’l’insegnamento delle discipline giuridiche ed economiche nel primo biennio di tutte le scuole secondarie di secondo grado e nel triennio degli istituti tecnici e professionali e per farlo si provvede facendo sì che “alle vincite derivanti da una singola giocata effettuata sugli apparecchi e congegni di cui all’articolo 110, comma 6, lettera b) (…) si applica un prelievo pari al 4 percento”.

Marcucci, Di Giorgi, Martini, Ginetti (Pd) chiedono che “a decorrere dall’anno 2015 “ si applichi “un prelievo pari all’1 per cento sulle vincite derivanti da una singola giocata effettuata sugli apparecchi e congegni di cui all’articolo 110, comma 6, lettera b), del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza”, stessa richiesta di Di Giorgi, Martini, Marcucci, Favero (Pd), di Ginetti e Martini in diversi emendamenti, mentre Saggese (Pd) chiede che “alle vincite derivanti da una singola giocata effettuata sugli apparecchi e congegni di cui all’articolo 110, comma 6, lettera b) (…) si applica un prelievo pari al 10 per cento”.

Anche Lo Giudice, Gotor, Manassero, Pegorer (Pd) chiedono la stessa tassazione sulle vincite, mentre Ruta, Ricchiuti, Sposetti chiedono ‘solo’ l’1 percento. Tocci torna alla tassazione al 10 percento, mentre Petraglia, De Petris, Uras, Barozzino, Cervellini, De Cristofaro, Stefano, Gambaro, Bocchino, Mussini, Bignami, Campanella, Maurizio Romani, Bencini, Molinari (Sel) chiedono che il Mef “emana tutte le disposizioni in materia di giochi pubblici utili al fine di assicurare maggiori entrate, potendo tra l’altro variare la misura del prelievo erariale unico sugli apparecchi da intrattenimento di cui all’articolo 110, comma 6, lettere a) e b), del regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, nonché la percentuale del compenso per le attività di gestione ovvero per quella dei punti vendita. Tali disposizioni sono finalizzate ad assicurare, anche con riferimento ai rapporti negoziali in essere alla data di entrata in vigore della presente legge, maggiori entrate in misura non inferiore a 250 milioni di euro all’anno a decorrere dal 2015”.

In un altro emendamento, Ruta, Ricchiuti, Sposetti chiedono la tassazione delle vincite alle Vlt pari all’1 percento, come pure Orrù (Pd), i deputati Di Giorgi e Favero, Saggese, i deputati Montevecchi, Puglia, Bertorotta (M5S).

Giro, Liuzzi, Sibilia, Marin, Fasano, Pelino (Fi) chiedono che il Mef vari il Preu su slot e Vlt “nonchè la percentuale del compenso per le attività di gestione ovvero per quella dei punti vendita” così da assicurare “maggiori entrate in misura non inferiore a 250 milioni di euro all’anno a decorrere dal 2015”, e in altri emendamenti chiedono invece di raccogliere 220 milioni di euro, 200 milioni, 100 milioni e 150 milioni.

Ruta, Ricchiuti, Sposetti tornano sulla tassazione delle vincite sulle Vlt, da fissare al 10 percento, e in un altro al 4 percento.

IL GIOCO RESPONSABILE - Di altra natura l’emendamento Dalla Zuanna, De Biasi, Di Biagio, Dirindin, Romano (Pd) che chiedono che nelle scuole si parli di “prevenzione e contrasto di ogni forma di dipendenza, con particolare riferimento ad alcol, tabacco, droghe, gioco d’azzardo internet, alimentazione e shopping compulsivi, coinvolgendo l’intera comunità scolastica degli alunni, dei docenti e dei genitori e attraverso l’interazione con le amministrazioni locali e socio-sanitarie, possibilmente in raccordo con i docenti distaccati nelle comunità terapeutiche”.

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