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Commissione Finanze, Baretta: 'Ecco le novità sul riordino dei giochi'

13 ottobre 2015 - 11:47

Il sottosegretario Baretta in commissione Finanze anticipa le ipotesi di riordino del settore del gioco pubblico

Scritto da Fm
Commissione Finanze, Baretta: 'Ecco le novità sul riordino dei giochi'

 

 "Ci sono tre ipotesi sul tavolo per il riordino dei giochi: la riapertura dei termini per l'esercizio della delega, la discussione dei disegni di legge fin qui presentati con dibattito unificato (es. ddl Mirabelli) oppure il ricorso alla legge di Stabilità per l'introduzione di misure fiscali come la tassazione sul margine, l'emersione del nero o aspetti sanzionatori. Ma senza includere misure sul Preu. Spetta al Consiglio dei Ministri scegliere fra queste ipotesi". Così il sottosegretario per l’Economia e le finanze Pier Paolo Baretta, nel corso della sua audizione in Commissione Finanze della Camera sulle tematiche relative al settore dei giochi pubblici.

 

NO AL PROIBIZIONISMO - "Ci siamo posti il problema di ordinare l'eccessiva diffusione gioco pubblico e le sue conseguenze sociali. Si è riscontrato che il proibizionismo non è la migliore strategia per un settore così delicato, potrebbe favorire la diffusione dell'illegalità, ma resta ferma l'intenzione di mantenere il gioco una riserva statale", chiarisce il sottosegretario.

 

GLI APPARECCHI CONSENTITI - "Innanzitutto vanno tutelate il mantenimento dell'ordine, la sicurezza, la legalità. Abbiamo perciò preso in considerazione la tutela della salute e la salvaguardia dei minori, e perciò di porre un limite al numero delle Awp nei bar e nei locali pubblici (7 metri quadri per apparecchio fino ad un massimo di 6) in spazi dedicati non visibili dall'esterno sotto supervisione del gestore. Cambia la tipologia degli apparecchi che in 2 anni verrebbero sostituiti con Awp da remoto".

 

LE GAMING HALL - Pr quanto riguarda le gaming hall, prosegue Baretta, si prevede un nuovo regolamento con un numero di sale massimo per regione, in proporzione alle sale già esistenti e alla superificie del territorio. Nelle sale la raccolta del gioco va effettuata tramite Awp e Vlt ma consentita solo nei locali con una superficie da 50 metri quadri in su e con un apparecchio ogni 3 metri quadri".

 
GESTIONE UNITARIA DEI CASINO' - Dopo una lunga riflessione condivisa con operatori, comuni e associazioni è emersa l'esigenza di non va sottovalutare il ruolo dei casinò. "L'orientamento del Governo non è la liberalizzazione delle case da gioco ma si impone la necessità di una gestione unitaria e l'eventuale nuova dislocazione di case da gioco", sottolinea Baretta.
 
LA RIFORMA DELL'IPPICA E LE SCOMMESSE - In materia di ippica il sottosegretario all'Economia ventila l'apertura di un nuovo percorso, con la "creazione di una lega ippica a gestione unitaria, e lo sviluppo degli ippodromi come luogo di socializzazione e di incontro". Per quanto riguarda le scommesse, "saranno accettate solo quelle su eventi permessi dallo Stato".
 
DIVIETO ASSOLUTO DI PUBBLICITA' - Altro tema caldo è la pubblicità, per cui Baretta auspica il divieto assoluto. "Si tratta di una decisione impegnativa, simbolo del nuovo approccio pubblico sul tema, e riguarda ogni forma di pubblicità, di sponsorizzazione o di promozione di giochi con vincite in denaro, offerti in reti di raccolta sia fisiche sia online", con sanzioni per 100mila euro.
 
L'ACCORDO CON GLI ENTI LOCALI - Il sottosegretario parla anche della necessità di trovare un accordo sulla regolamentazione del gioco insieme a Comuni e Regioni. "Auspico un confronto in sede di conferenza unificata sulla distribuzione territoriale degli apparecchi, per assicurare agli operatori di avere concessioni di gioco uniformi e salvaguardare i propri valori patrimoniali".
 
LA TASSA DEI 500 MILIONI - Parlando di tassa da 500 milioni, con la seconda rata in scadenza a fine mese, Baretta ricorda: "Attendiamo il pagamento dei 300 milioni relativi alla seconda rata della tassa da 500 milioni per le slot entro la fine di ottobre".
 
LE RISPOSTE DI BARETTA - Nella prosecuzione del dibattito in commissione Finanze, Baretta sottolinea: "C'è una delega non generica, i punti dell'articolo 14 sono molto precisi, frutto di lavoro parlamentare molto attento. Decideremo insieme le strade migliori. Il punto di partenza resta l'equilibrio che il Parlamento ci ha dato su contenuti ma non possiamo reinventarli. Dobbiamo dare una revisione organica al settore dei giohi, partendo da considerazine che c'è ritardo in legislazione complessiva". Sui minori, "il gestore ha anche incarico di accertare l'età dei minori con richiesta dei documenti. Responsabilizzazione del gestore è il primo passo. Quando si trasformerà Awp in remoto sarà più facile costruire soluzione tecnica che consenta identificazione. In questo interregno di due anni diamo responsabilità dell'esercente di verificare l'età. Si può completare i controlli con la gestione da remoto sapendo che la questione tessera va discussa approfonditamente perché presenta problemi di privacy. In ogni caso, la tessera del giocatore può essere la soluzione". Per quanto riguarda i poteri dei sindaci, continua Baretta, "stiamo cercando di trovare un punto d'intesa, abbiamo bisogno di un quadro regolatorio nazionale. E' chiaro che la linea del Governo non è pro o contro gioco a priori, ma sta nel mezzo. Se i Comuni compiono scelte autonome, ciò non corrisponde a una linea di indirizzo generale, all'impostazione di equilibrio che Governo ha in mente. Sulla pubblicità, sono arrivato alla conclusione che fra i rischi quello maggiore è lasciare le cose come stanno, meglio prendere una decisione drastica e coraggiosa. Siamo confortati dal precedente sui tabacchi". Poi, sul Preu, "pur non essendo in contrasto con eventuale applicazione della delega, intervento che non fosse complessivo dei 500 milioni significherebbe appesantimento del quadro fiscale inutile con il passaggio alla tassazione sul margine". Infine, sul bando del Lotto per Baretta "sarebbe opportuna una proroga: sarebbe meglio che le gare avvenissero quando il quadro regolatorio è definito".
 

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