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Stabilità 2016: più tasse e meno slot ma in remoto dal 2018

09 dicembre 2015 - 09:58

Governo al lavoro su nuove misure per i giochi nella Stabilità: tra aumenti di tasse per slot e vlt e la sostituzione futura con nuove macchine, risolvendo prima il conflitto con gli enti.

Scritto da Alessio Crisantemi
Stabilità 2016: più tasse e meno slot ma in remoto dal 2018

Non ci sarà più la tassa sui 500 milioni sugli apparecchi da intrattenimento ma il prelievo erariale salirà di ben 4 punti percentuali per le new slot e di mezzo punto per le vlt. Ma con un conseguente adeguamento del payout che potrebbe scendere fino al 71 per cento. Oltre a predisporre la strada per le 'future' slot machine con collegamento da remoto - che verranno poi disciplinate da successivi decreti dei Monopoli – risolvendo, intanto, la diatriba con gli enti locali. Sono queste alcune delle principali novità a cui starebbe lavorano in queste ore il Governo in vista del maxi-emendamento alla legge di Stabilità 2016, che dovrebbe essere presentato in Commissione Bilancio alla Camera tra il 9 e il 10 dicembre.

CAMBIO DI SCENARIO PER LE SLOT – Secondo le indiscrezioni di GiocoNews.it provenienti da fonti governative, i tecnici di governo e del Mef starebbero mettendo a punto gli ultimi dettagli riguardo alla manovra finanziaria e alle misura che riguardano i giochi che sono destinate a mutare notevolmente lo scenario attuale. Specie per quanto riguarda il comparto degli apparecchi da intrattenimento. In primis, cancellando la riduzione degli aggi imposta alla filiera dalla precedente Legge di Stabilità, che avrebbe dovuto portare un introito annuo nel triennio 2015-2017 pari a mezzo miliardo di euro, al ritmo di 500 milioni l'anno. Salvo poi veder sfumare l'obiettivo già al primo giro di boa con soli 320 milioni racimolati nel 2015 invece dei 500, e con la norma che è stata rinviata all'esame della Corte Costituzionale dal Tar del Lazio. Per queste ragioni, Palazzo Chigi starebbe ragionando sulla possibilità di cancellare questa misura, sostituendola però con un ulteriore aumento di due punti del Prelievo erariale sulle slot, in aggiunta ai due punti già ipotizzati nella prima stesura della Stabilità 2016, portando così il Preu dal 13 per cento attuale fino al 17 per cento. Per gli operatori, tuttavia, ci sarebbe la possibilità di ritoccare al ribasso il payout, che potrebbe scendere di tre punti, cioè fino al 71 per cento, rispetto all'attuale 74 per cento di vincite minime previsto per le new slot in attività. Ma non è tutto. Sì, perché tra le ipotesi su cui si sta lavorando in queste ore, ci sarebbe anche quella di introdurre uno stop al rilascio dei nulla-osta per nuovi apparecchi, consentendo unicamente le sostituzioni di macchine da gioco nei locali, prendendo come riferimento il numero di giochi attivi nel 2015.  Tra le ipotesi al vaglio del Mef, inoltre, c'è anche la possibilità di introdurre le cosiddette 'slot da remoto' ipotizzate dalla 'vecchia' Legge Delega mai attuata dall'esecutivo, definendo nella manovra i tempi di sostituzione del parco macchine (con una ipotesi di sostituzione definitiva delle attuali slot con quelle di 'futura' generazione a partire dal primo gennaio 2018), per poi rimandare a successivi provvedimenti dell'Agenzia dei Monopoli le varie regole tecniche.
ACCORDO CON GLI ENTI LOCALI – Tra le misure più rilevanti che il governo potrebbe introdurre con la Stabilità c'è quella mirata a risolvere il conflitto con gli enti locali. Tra le ipotesi allo studio ci sarebbe l'obbligo di arrivare a un accordo, da siglare entro il prossimo 30 aprile, con la Conferenza Stato-regioni, sulla certificazione delle sale da gioco a cura dei ministeri della Salute e dell’Economia. Con i gestori che dovranno quindi dimostrare di possedere alcuni requisiti indicati in un apposito decreto interministeriale per poter continuare l’attività. Una previsione che mira evidentemente a scongiurare il possibile fiasco dei bandi di gara in programma per il 2016 (per le 15mila concessioni di scommesse e le 210 sale Bingo, da cui dovrebbero arrivare oltre 480 milioni), a cui in pochi parteciperebbero, sapendo che su vari territori non si potrebbero più aprire nuovi punti vendita proprio in virtù delle norme locali.
LIMITI ALLA PUBBLICITA’ – Tra le misure ipotizzate dall'esecutivo, infine, ci sarebbe anche un giro di vite sulla pubblicità dei giochi che potrebbe riguardare, in particolare, un ampliamento delle le fasce orarie in cui è vietata la trasmissione degli spot in Tv.
NORME ANCHE SUI TOTEM – La manovra dovrebbe inoltre tornarsi ad occupare anche dei cosiddetti 'totem' per il gioco online - dopo le nuove denunce di illegalità diffusa sui territori - inasprendo le sanzioni per chi gestisce questo tipo di apparecchi oltre a chi detiene slot machine non collegate alla rete di Sogei. In particolare, per chi possiede e ospita nel proprio locale i totem, le sanzioni salirebbero a 20mila euro e fino a 100mila euro per il titolare della piattaforma dei giochi promozionali. Per quanto riguarda le slot machine non collegate, sia i titolari degli esercizi in cui sono installati gli apparecchi non regolarmente installati che i proprietari saranno multati con una sanzione di 20mila euro.

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