skin

Stabilità: tutte le misure sui giochi nell'emendamento del Governo approvato

14 dicembre 2015 - 10:38

Ecco ricapitolate tutte le novità per il settore del gioco nell’emendamento del Governo approvato in Commissione Bilancio della Camera con alcune modifiche.

Scritto da Sara
Stabilità: tutte le misure sui giochi nell'emendamento del Governo approvato

L’emendamento del Governo sui giochi alla legge di Stabilità porta con sé una serie di novità, anche alla luce delle modifiche apportate da alcuni subemendamenti approvati in commissione Bilancio della Camera nel fine settimana. Previsto per domani l'arrivo in Aula della Stabilità. 

AUMENTO PRELIEVO SLOT E ABBASSAMENTO PAY OUT - Resta l’aumento al 17,5% (dal 15%) del prelievo erariale unico sugli apparecchi con vincite in denaro, mentre per le Vlt resta invariato l’aumento dello 0,5% (5,5%) di prelievo. Misure che non piace affatto agli operatori, che lamentano un carico fiscale eccessivo per il comparto e il rischio che si consegni il settore all'illegalità. Novità anche per il pay out, che non potrà scendere oltre il 70% (ora è al 74%). Cancellazione poi della tassa da 500 milioni introdotta con la legge di stabilità 2015 per i concessionari di apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro. La relazione tecnica evidenzia che l’aumento di 2 punto del Preu sulle Awp, in relazione alla raccolta del 2015, dà un maggior gettito pari a 516 milioni di euro, superiore di 16 milioni rispetto a quello ipotizzato della relazione tecnica del Ddl. La stima complessivo del maggior gettito derivante della tre disposizioni (aumento Preu, riduzione payout e abolizione tassa da 500 milioni) è di 171 milioni di euro nel 2016, 2017 e 2018.

RAZIONALIZZAZIONE OFFERTA - L’emendamento del Governo, approvato in Commissione con le modifiche, prevede che a partire dal 1° gennaio 2016 “è precluso il rilascio di nulla osta per gli apparecchi” comma 6a “che non siano sostitutivi di nulla osta di apparecchi in esercizio”. Si rafforzano inoltre le misure contro chi offre giochi promozionali (totem) “per il tramite di qualunque tipologia di apparecchi situati in esercizi pubblici idonei a consentire la connessione telematica al web”. Infatti “il titolare della piattaforma dei giochi promozionali è punito con la sanzione amministrativa da euro 50mila a euro 100mila”.

LE SLOT DA REMOTO E IL CONTROLLO SULLE VLT – L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli stipula convenzioni per l’effettuazione delle verifiche di conformità dei sistemi di gioco Vlt e dei giochi offerti e affida al partner tecnologico la verifica di parte dei sistemi e/o giochi già sottoposti a verifica di conformità in attuazione delle convenzioni stesse. Per quanto riguarda le slot machine, i nulla osta non possono più essere rilasciati dopo il 31 dicembre 2017 e tali apparecchi devono essere dismessi entro il 31 dicembre 2019. A partire dal 1° gennaio 2017 possono essere rilasciati solo nulla osta per apparecchi che consentono il gioco pubblico da ambiente remoto, prevedendo la riduzione proporzionale, in misura non inferiore al 30 percento, del numero dei nulla osta di esercizio relativi ad apparecchi attivi alla data del 31 luglio 2015, riferibili a ciascun concessionari. Le modalità di tale riduzione, anche tenuto conto della diffusione territoriale degli apparecchi, il costo dei nuovi nulla osta e la modalità, anche rateali, del relativo pagamento, sono definite con un decreto ministeriale.

 

BANDO SCOMMESSE - A partire dal 1° maggio sarà prevista una gara con la messa al bando di 15mila concessioni per la durata di nove anni: 10 mila agenzie di scommesse con una base d’asta non inferiore a 32mila euro, e 5mila corner, con base d’asta di 18mila euro,

BINGO E ONLINE - Saranno assegnate il prossimo anno, grazie a due distinti bandi di gara gara, 210 concessioni per il bingo terrestre con una soglia minima di 350mila euro e 120 concessioni per il gioco online con base d’asta di 200mila euro.

 

ENTI LOCALI E GIOCHI - Entro il 30 aprile in Conferenza Unificata Stato, Regioni ed enti locali, sono definite le caratteristiche dei punti vendita ove si raccoglie gioco pubblico, nonché i criteri per la loro distribuzione e concentrazione territoriale, al fine di garantire i migliori livelli di sicurezza per la tutela della salute, dell’ordine pubblico, della pubblica fede dei giocatori e dei soggetti economici”. Le intese raggiunte “sono recepite con decreto del Mef, sentite le commissioni parlamentari competenti”. Saranno però esclusi i soggetti economici.

NUOVO GIRO DI VITE SULLA PUBBLICITÀ - È vietata la pubblicità che presenti numerose caratteristiche, come incoraggiare il gioco eccessivo o incontrollato; negare che il gioco possa comportare dei rischi; presentare o suggerire che il gioco sia un modo per risolvere problemi finanziari o personali. Inoltre divieto della “pubblicità di giochi con vincita in denaro nelle trasmissioni radiofoniche e televisive generaliste dalle ore 7 alle ore 22 di ogni  giorno. Sono esclusi dal divieto i media specializzati con decreto del Mef di concerto con il Ministrero dello sviluppo economico, nonché le lotterie nazionali a estrazione differita”. Sono altresì escluse le forme di comunicazione indiretta “derivanti dalle sponsorizzazioni nei settori della cultura, dell’istruzioni e della ricerca, dello sport, nonché nei settori della sanità e dell’assistenza”.

Si chiede di adottare entro 4 mesi (e non 2, come precedentemente scritto) il decreto interministeriale di Mef e ministero della Salute che individua i criteri per l’attuazione della raccomandazione della Commissione europea in tema di pubblicità. Vietate poi le forme di comunicazione indiretta derivanti dalle sponsorizzazionidei giochi nel settore dell’istruzione.

FONDO ALLA SANITA’ - Previsto un fondo esclusivo di 50 milioni di euro per la prevenzione e la cura, con la disponibilità del Governo a far confluire in questo anche i 50 milioni di euro già previsti nel fondo nazionale sanitario derivante dalle maggior entrate dai giochi. Mentre altri 70 milioni saranno dati all’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con handicap fisici o sensoriali.

TASSAZIONE SU MARGINEANTICIPATA – Anticipata al 1 gennaio 2016 l'introduzione della tassazione sul margine per il segmento delle scommesse. Escluse, comunque, le scommesse ippiche da questo tipo di nuova tassazione.

GIOCO ONLINE, SCOMMESSE E BINGO - Per ciò che riguarda la tassazione del gioco online, dal 2016 l’imposta unica è fissata “nella misura del 20 percento  delle somme che (non risultano restituite al giocatore)". Quanto invece alla tassazione delle scommesse a quota fissa, dal 1° gennaio 2016 “si applica sulla differenza tra le somme giocate e le vincite corrisposte, in misura del 18 percento se la raccolta avviene su rete fisica, e del 22 percento se la raccolta avviene a distanza”. Per il bingo online dal 1° gennaio 2017 l’imposta unica è del 20 percento delle somme non restituite al giocatore. Gli effetti finanziari attesi da questa nuova tassazione è di 15 milioni di euro annui dal 2016 al 2018, che si aggiungono ai 171 previsti con le misure su slot e Vlt, per un totale di 186 milioni.

LOTTA ALLA DIPENDENZA - Il Ministero della salute, di concerto con il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, anche attraverso l’utilizzo dei propri siti web, predispone campagne di informazione e sensibilizzazione, con particolare riferimento alle scuole di ogni ordine e grado, sui fattori di rischio connessi al gioco d’azzardo, al fine di aumentare la consapevolezza sui fenomeni di dipendenza correlati, nonché sui rischi che ne derivano per la salute, fornendo informazioni sui servizi predisposti dalle strutture pubbliche e del terzo settore per affrontare il problema della dipendenza da gioco d’azzardo.

SANZIONI DECRETO ABRUZZO - Le sanzioni previste dal decreto Abruzzo si applicano esclusivamente ai concorsi a premio per i quali è stata accertata la coincidenza con attività di gioco riservate allo Stato o l’elusione del monopolio statale dei giochi. Per le altre violazioni resta ferma la disciplina sanzionatoria anteriormente vigente in materia. Le norme di cui al comma 525-sexies si applicano anche in riferimento alle sanzioni già irrogate, ma non definitive al momento dell’entrata in vigore della presente legge, in quanto impugnate o ancora suscettibili di impugnativa. Le relative sanzioni sono rideterminate d’ufficio da parte dell’autorità competente.

RIAPERTURA SANATORIA CTD -  I centri scommesse che non hanno regolarizzato la propria posizione aderendo alla precedente sanatoria hanno ora possibilità di farlo versando una tantum la somma di 10mila euro e l’imposta unica pregressa.

 

Articoli correlati