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Aronica (Adm) in Commissione Antimafia: 'Norme proteggono gioco legale'

05 aprile 2016 - 13:33

Il vice direttore dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in Commissione Antimafia illustra le procedure e le norme a favore della legalità nel gioco.

Scritto da Gt
Aronica (Adm) in Commissione Antimafia: 'Norme proteggono gioco legale'

Focus sugli ultimi casi di cronaca giudiziaria ma anche sul rischio riciclaggio. Sono i temi trattati dal vice direttore dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Alessandro Aronica, in audizione in seduta plenaria da parte della Commissione Antimafia, nell'ambito del ciclo che sta portando avanti il decimo comitato della stessa sulle infiltrazioni mafiose nel gioco lecito e illecito. 

Aronica sottolinea come “per l’esercizio abusivo del gioco, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli registra quelle che sono le indagini della magistratura: nelle operazioni più rilevanti, i soggetti appartenenti al circuito legale sono coinvolti in modo abbastanza marginale. Neanche nell’operazione Jamm Jamm di Salerno, la più recente, sono coinvolti concessionari del circuito legale. C’è una certa tenuta dell’ombrello protettivo che le norme hanno costruito per il circuito legale, e in particolare delle norme che riguardano i concessionari: l’Agenzia applica le disposizioni legislative relative alla documentazione antimafia, che si riferisce anche ai soci dell’azienda e ai direttori generali".

Aronica evidenzia ancora come “i settori Vlt, bingo, giochi a distanza e scommesse sono i più a rischio riciclaggio”. In dettaglio, per quanto riguarda le Vlt, “la ricevuta che viene rilasciata al giocatore non distingue tra vincite e puntate, ma l’Agenzia può invece distinguere questi importi”. Se l'allora vice direttore dell'Adm Luigi Magistro aveva segnalato la disponibilità dell'Agenzia a fornire - su richiesta delle forze di polizia - tutti i dati sulle puntate e le vincite, ora si sta lavorando per “essere in grado di segnalare le immissioni anomale di denaro a fronte di vincite irrisorie", ha continuato, e su questo fronte si sta gestendo un tavolo tecnico con Sogei. Nel gioco online, "le procedure sono molto controllate: tutte le operazioni sono tracciate e sono seguite attraverso strumenti di rilevazione da remoto". Per le scommesse, l’attenzione "è sulle quote anomale o sulle alterazioni dell’evento specifico, su cui si effettuano puntate molto elevate: gli stessi concessionari segnalano le anomalie elevate". Nel settore del bingo "il rischio è più ridotto, a carattere episodico, ad opera di piccoli evasori: stiamo riflettendo sulla possibilità di introdurre telecamere".
Il vice direttore si sofferma inoltre su come stia funzionando il comitato di cui fanno parte la direzione dell’Agenzia delle Dogane, Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza previsto da legge 78 del 2009 che ogni anno stabilisce strategie e indirizzi. Quest’anno la riunione svoltasi il 4 marzo ha pianificato due cicli di controllo per l’anno in corso”, finalizzati alla tutela dei giocatori e dei minori, oltre che alla repressione del gioco online illegale.
LA RACCOLTA – Un cenno anche ai dati sulla raccolta e la spesa, nel settore del gioco. “Negli ultimi quattro anni la raccolta è rimasta stabile, nel 2015 è tornata a un livello di poco inferiore al massimo raggiunto, ossia 88 miliardi di euro. Tra il 2009 e il 2012 si segnalano 34 miliardi di euro di raccolta, di cui 14 riconducibili all’emersione del gioco a distanza che prima non veniva rilevato. Oggi il circuito legale assorbe tutto l’ammontare dell’illegalità". Quanto alla spesa, ovviamente inferiore alla raccolta, “ in questo periodo è di circa tra i 16 e i 18 miliardi, nel 2015 invece si è assestata intorno ai 17,5 miliardi. Il gettito invece è passato da 8,3 miliardi ai 9 miliardi del 2015. Rispetto alla raccolta, la spesa è circa il 20 percento: circa la metà ritorna all’Erario".
LA REGOLARIZZAZIONE DEI CTD - Sempre in riferimento al 2015, e alla relativa legge di Stabilità, “sono stati 2000 i punti scommesse regolarizzati e sono 320 i punti che hanno chiesto di essere regolarizzati in base alla legge di Stabilità 2016. Nell’insieme, la situazione attuale è di circa 17mila punti vendita, di cui più di 14mila attivi e le gare previste per il 2016 prevedono ora un totale di 15mila concessioni".
LE AWP DA REMOTO – Quanto alle disposizioni contenute nella Stabilità 2016, “non abbiamo ancora regolato la sostituzione delle Awp da remoto", ma "tutto il processo di sostituzione delle macchine andrà controllato e monitorato dall’Amministrazione e stiamo lavorando molto sull’impostazione di questo processo, che verrà disegnato da un decreto del Mef ma con normative che riguardano l’Amministrazione".
LA TESSERA DEL GIOCATORE – Diverse le sollecitazioni e le domande dei componenti della Commissione, una delle quali relative alla possibile introduzione della tessera del giocatore. Secondo Aronica “misure di questo tipo "vanno valutate sulla base dell’impatto che possono avere sul circuito legale. È difficile dare una valutazione tecnica, ma ogni misura di questo tipo va considerata anche da quel punto di vista”.

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