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Consiglio Marche, M5s e Pd presentano nuove proposte di legge sul Gap

15 giugno 2016 - 09:25

Assegnate alle commissioni competenti del Consiglio delle Marche due proposte di legge sul Gap a firma di M5s e Pd, si chiede anche di vietare ai minori le ticket redemption.

Scritto da Fm
Consiglio Marche, M5s e Pd presentano nuove proposte di legge sul Gap

Sul tavolo dell'assemblea legislativa della Regione Marche cresce il numero delle proposte di legge sul gioco patologico, che dovrebbero dare seguito all'apptovazione di una normativa in materia entro ottobre, come anticipato a Gioconews.it da Luca Marconi, relatore della legge in Commissione. Dopo i testi depositati da Popolari Marche - Unione di Centro, e da Fratelli d'Italia Alleanza nazionale arrivano quelli del Pd e del Movimento Cinque stelle, assegnati in sede referente alla IV Commissione consiliare permanente e in sede consultiva alla I Commissione consiliare permanente, Cal Commissione consiliare permanente, Crl Commissione consiliare permanente.


LA PROPOSTA DEL PD - Il testo del Partito Democratico, a iniziativa dei consiglieri Fabrizio Volpini, Francesco Micucci, Gianluca Busilacchi, Enzo Giancarli, muove "dall’esperienza delle Regioni che hanno già legiferato in materia e dagli interventi sperimentati nelle Marche", dettando una "disciplina quadro
che consente di definire con tempestività le strategie di contrasto al fenomeno del gioco patologico. A tal fine viene introdotto (articolo 4 della presente legge) un Piano Integrato per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio delle dipendenze patologiche con valenza di legislatura".


OSSERVATORIO E FORMAZIONE - L’articolo 10 introduce l’Osservatorio regionale integrato sul Gap
quale organo tecnico-politico di riferimento della Giunta regionale, che si avvale del supporto tecnico dell’Azienda sanitaria regionale. La proposta inoltre istituisce: "il marchio No Slot; determina le forme di premialità per gli esercizi commerciali che utilizzano il marchio suddetto; attribuisce ai Comuni la facoltà di individuare in ordine alla localizzazione delle sale da gioco ulteriori luoghi sensibili; introduce sanzioni amministrative per la violazione delle disposizioni in merito all’utilizzo del marchio No Slot e per l’istallazione di macchine per il gioco lecito in violazione della distanza determinata dalla presente legge (pari a 500 metri dai luoghi sensibili); attribuisce alla Giunta, fino alla definizione dei livelli essenziali di assistenza delle prestazioni relative al gioco d’ azzardo, la possibilità di promuovere, nei limiti dei finanziamenti derivanti dalla ripartizione del fondo nazionale per il gioco d’azzardo, lo svolgimento da parte delle aziende sanitarie di iniziative strutturali e/o di carattere sperimentale nei confronti delle persone affette da dipendenza da gioco patologico. Strategica, per qualsiasi programma di contrasto, è l’informazione che è prevista obbligatoriamente in tutte le sale da gioco, sale bingo, ricevitorie e agenzie ippiche nonché su ogni apparecchio e congegno per il gioco. Inoltre viene introdotta la formazione per il personale impiegato nelle diverse realtà di gioco e per i gestori al fine di favorire la collaborazione e la consapevolezza in tutti coloro che entrano in contatto con il giocatore a rischio".
 
INFORMAZIONE E SGRAVI FISCALI -  La proposta prevede "l’istituzione di una giornata dedicata per creare una cultura del contrasto al gioco d’azzardo patologico, individuata dalla Giunta regionale in collaborazione con gli istituti scolastici marchigiani. La premialità a favore di quegli esercizi che decidono di allearsi con la Regione per prevenire e contrastare il gioco patologico rappresenta un principio fondamentale di tutta l’articolazione normativa, prevista sia in caso di erogazione di contributi che attraverso l’applicazione dell’Irap. La quantificazione del minor introito a carico del Bilancio regionale, a causa della riduzione dell’Irap per coloro che decideranno di aderire al marchio No Slot rimuovendo dal proprio esercizio gli apparecchi da gioco, tiene conto della quantità degli esercizi presenti nel territorio delle Marche (elenco nazionale previsto dalla legge 20/2010) e di un’Irap media di 500 euro annue ad esercizio commerciale. La somma è presumibilmente quantificata in 5.630 euro, e compensata dalle maggiori entrate derivanti dall’aumento previsto dall’articolo 11, comma 2, della presente legge. La proposta introduce la possibilità di eventuali nuovi oneri a carico del bilancio regionale per l’annualità 2017: infatti se da un lato stabilizza modalità organizzative già sperimentate con successo (sia in relazione alle funzioni attribuite all’Agenzia regionale sanitaria, sia in relazione alle modalità di ripartizione dei fondi statali per il contrasto alle dipendenze da gioco patologico) e, dall’altro, detta norme che consentono di integrare le diverse politiche settoriali già finanziate con i relativi fondi, non manca di evidenziare attraverso le attività e i progetti che saranno stabiliti dal Piano integrato, la possibilità di aumentare l’offerta del servizio dedicato mediante l’implementazione e l’utilizzo del personale pubblico
e/o privato".

LA PROPOSTA M5S - In casa Cinque stelle a presentare la proposta, intitolata 'Disposizioni per la prevenzione ed il trattamento del gioco d'azzardo  patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate' è il consigliere Romina Pergolesi.  L’articolo 4 - si legge nel testo - "istituisce presso la Giunta regionale l’Osservatorio sul fenomeno del gioco d’azzardo con la funzione di studiare e monitorare tale fenomeno in ambito regionale, di predisporre linee di intervento, campagne informative e di sensibilizzazione ecc.. L’articolo 5, per tutelare determinate categorie di soggetti maggiormente vulnerabili e per prevenire il disturbo da gioco, vieta la collocazione delle sale da gioco e degli spazi per il gioco ubicati in un raggio di 500 metri, misurati lungo la via pedonale più breve, da istituti scolastici di qualsiasi grado, luoghi di culto, centri di aggregazione sociale, centri giovanili o altre strutture culturali, ricreative e sportive o da strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio-assistenziale ed inoltre da istituti di credito e sportelli bancomat, uffici postali, esercizi di compravendita di oggetti preziosi ed oro usati. E’ inoltre previsto il divieto di qualsiasi attività pubblicitaria relativa all’apertura o all’esercizio di sale da gioco, prevedendo dure sanzioni per chi contravviene alla norma (articoloì 11: sanzioni)".

REGOLAMENTI COMUNALI -  L’articolo 6, al comma 1, "prevede una regolamentazione comunale, da emanarsi entro novanta giorni dall’entrata in vigore della presente legge, che disponga limitazioni temporali all’esercizio del gioco per una durata non inferiore a tre ore nell’arco dell’orario di apertura ed al comma 2 disciplina il divieto per i minori di anni 18 di utilizzare gli apparecchi e congegni per il gioco lecito di cui all’articolo 110, comma 7, lettera c-bis del r.d. 773/1931 in cui rientrano le ticket redemptions, cioè apparecchi e congegni per il gioco lecito, attivabili con moneta, con gettone ovvero con altri strumenti elettronici di pagamento, che possono distribuire tagliandi direttamente e immediatamente dopo la conclusione della partita. L’articolo 7 prevede il rilascio da parte della Giunta regionale del logo identificativo 'no slot' a favore di esercizi e circoli che non installano apparecchi per il gioco lecito e la redazione da parte dell’Osservatorio regionale, di un elenco di tali esercizi commerciali, circoli privati o luoghi di aggregazione, suddivisi per Comune. L’iscrizione nel suddetto elenco è considerata dalla Regione titolo premiale nella concessione di benefici economici".
 
LA FORMAZIONE - L’articolo 10 stabilisce che "la Regione, i Comuni e le Aziende sanitarie promuovano annualmente iniziative di formazione per il personale operante nelle sale da gioco e per gli esercenti che gestiscono apparecchi per il gioco lecito. L’articolo 11 prevede sanzioni per l’inosservanza dei divieti stabiliti per la collocazione delle sale da gioco e degli spazi per il gioco. L’articolo 14, infine, ad oggetto la norma finanziaria autorizza per ciascuno degli anni 2016-2017-2018 una spesa per l’attuazione della presente legge per 20mila euro".
 

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