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Consiglio dei ministri, via libera alla legge del Molise sul gioco

10 febbraio 2017 - 17:45

Il consiglio dei ministri delibera di non impugnare la legge della Regione Molise sul gioco patologico.

Scritto da Amr
Consiglio dei ministri, via libera alla legge del Molise sul gioco

Il consiglio dei ministri di oggi 10 febbraio ha esaminato numerose leggi regionali e tra quelle che ha deciso di non impugnare figura quella della Regione Molise recante 'Disposizioni per la prevenzione del gioco d’azzardo patologico'.

 

LE AZIONI PREVISTE - In particolare la proposta di legge, che vede come firmatari i consiglieri Parpiglia, Di Pietro, Ciocca, Monaco, Fusco, Ioffredi, Micone, Sabusco, Totaro (da questi illustrata all’Aula quale Relatore), Cotugno, Manzo, Federico e Di Nunzio, prevede che la Regione Molise attivi azioni di contrasto alla dipendenza da gioco mediante la prevenzione e il recupero dei soggetti affetti da patologie ad esso connesse. A tal fine –si legge nel testo della nuova norma- la Regione promuove percorsi di ampia partecipazione attraverso la valorizzazione della collaborazione tra enti locali, Asrem, autorità di pubblica sicurezza, istituzioni scolastiche, terzo settore e associazioni interessate.

POTERE AI COMUNI - Il provvedimento approvato, sancisce poi il divieto di aprire sale da gioco, sale scommesse e spazi per il gioco con vincita di denaro a una distanza non inferiore ai 500 metri da aree reputate 'sensibili' (istituti scolastici di ogni ordine e grado; luoghi di culto; centri di aggregazione sociale o giovanile; strutture a carattere culturale, ricreativo e sportive; strutture sanitarie e ospedaliere; istituti di credito o sportelli bancomat). Sarà facoltà dei Comuni individuare altre aree sensibili una volta ravvisatane la necessità. Gli stessi Comuni potranno prevedere forme premiali per gli esercenti pubblici che sceglieranno di non istallare o di disinstallare le apparecchiature per il gioco d’azzardo. Per gli esercizi che violeranno le disposizioni della legge appena approvata, sono previste sanzioni amministrative pecuniarie da 5 mila a 10 mila euro, nonché la chiusura degli apparecchi da gioco

 

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