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Giochi, Prato approva regolamento: 'Musei e discoteche luoghi sensibili'

10 marzo 2017 - 08:16

Il consiglio comunale di Prato approva regolamento che vieta i giochi vicino a musei e discoteche: Anci Toscana lo invia ai Comuni della Regione come modello.

Scritto da Fm
Giochi, Prato approva regolamento: 'Musei e discoteche luoghi sensibili'

 

 Con 18 voti a favore, espressi dal gruppo Pd, gruppo Forza Italia, gruppo Biffoni per Prato e gruppo Movimento 5 Stelle, e il voto contrario del consigliere indipendente Emanuele Barselli, il Consiglio comunale di Prato ha approvato il nuovo regolamento per il gioco lecito.

 

MUSEI E DISCOTECHE "SENSIBILI" - Il regolamento, che attua il distanziometro di 500 metri previsto dalla normativa regionale della Toscana, amplia il numero dei "luoghi sensibili" normalmente previsti. Non solo chiese, scuole ed ospedali, ma anche musei, discoteche, biblioteche, stazioni e fermate ferroviarie, terminal di autobus di linee urbane ed extraurbane, parchi pubblici. 

I centri socio-ricreativi e sportivi privati "si considerano luoghi sensibili da cui calcolare la distanza se soddisfano tutte le seguenti condizioni: risultano facilmente riconoscibili come tali, visibili dalla pubblica via o comunque adeguatamente segnalati al pubblico da insegne o altra pubblicità; sono sedi operative e non solo amministrative o legali; le attività socio-ricreative e sportive risultano in essere da almeno 12 mesi". Inoltre, ai fini di tutela della salute pubblica, "per evitare che la disponibilità immediata di denaro contante costituisca facile incentivo al gioco, è vietata: l'installazione di sportelli bancari, postali e bancomat all'interno dei locali di esercizio del gioco, siano essi centri di scommesse o spazi per il gioco con vincita in denaro; l'apertura di centri di scommesse e di spazi per il gioco con vincita in denaro ad una distanza inferiore a 500 metri da sportelli bancari, postali e bancomat, agenzie di prestiti e di pegno, attività in cui si eserciti l’acquisto di oro, argento od oggetti preziosi".
 
GIOCO VIETATO IN CENTRO STORICO - Per esigenze di decoro urbano e tutela del patrimonio storico-monumentale, nel centro storico (come delimitato dalle mura cittadine e corrispondente alla zona territoriale omogenea A di cui all'articolo 2 del D.M. 1444/1968) non è consentito l’insediamento di
nuovi spazi per il gioco con vincita in denaro e di nuovi centri di scommesse. Al fine di contenere l'offerta complessiva di gioco pubblico nel territorio comunale, e volendo l'Amministrazione incentivare la promozione di modalità alternative di pubblico intrattenimento, l'installazione di apparecchi per il gioco non è consentita: nei locali di proprietà del Comune e delle società partecipate; negli esercizi situati su area pubblica rilasciata in temporanea concessione, compresi i dehor seppur debitamente autorizzati.
Il rispetto delle distanze dai luoghi sensibili di cui al presente articolo è richiesto, oltre che per l'apertura di nuovi centri di scommesse e di nuovi spazi per il gioco con vincita in denaro, anche per il trasferimento di sede di tali strutture, nonché per ogni nuova installazione".
NORME SUL GIOCO IN ALTRI DUE REGOLAMENTI - Contestualmente all’approvazione del regolamento sul gioco lecito sono stati integrati anche altri due regolamenti, prevedendo alcune norme per i gestori di attività di gioco. Il regolamento per la concessione di patrocini, agevolazioni e contributi prevede che decorsi diciotto mesi dall'entrata in vigore del "Regolamento per l'esercizio del gioco lecito” del Comune di Prato, non potranno essere concessi patrocini, agevolazioni o contributi ai soggetti che sono destinatari delle disposizioni di tale regolamento. Nel regolamento per gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande invece a chi sottoscrive un atto di impegno alla non installazione di apparecchi per il gioco nel locale di somministrazione che ne è privo o alla dismissione degli apparecchi per il gioco già installati all'interno del locale di somministrazione, in caso di subentro, viene riconosciuto un punteggio pari a 10, sui 75 necessari per l’apertura di attività commerciali.
 
UN MODELLO PER I COMUNI - Il regolamento approvato a Prato vuole porsi come "modello" per le amministrazioni di oltre 20 città toscane, fungendo da base per la redazione delle loro normative anti-Gap. In virtù di questo,  il sindaco pratese Matteo Biffoni lo presenterà al Tavolo sulle ludopatie di Anci Toscana in programma questa mattina, 10 marzo, a Firenze. Il testo poi, come anticipa a Gioconews.it Simona Neri, responsabile Anci Toscana per le iniziative contro le ludopatie e il bullismo, verrà inviato a tutti i Comuni della Regione.
 
IN ATTESA DEL RIORDINO NAZIONALE - La bozza di regolamento sui giochi promossa da Anci Toscana  si pone in una serie di azioni complessive per il contrasto al Gap, che "sfruttano" il vuoto normativo lasciato dalla mancata approvazione di una normativa nazionale in sede di Conferenza unificata Stato-Regioni ed enti locali, che dovrebbe arrivare entro il 30 aprile. Anci Toscana ha infatti lanciato anche un progetto rivolto ai dipendenti responsabili dei regolamenti del commercio e agli agenti della polizia municipale addetti ai controlli sul territorio in materia di contrasto al Gap presentato alla Regione, con corsi ad hoc sulla conoscenza del fenomeno e delle norme regionali e nazionali per la prevenzione e il contrasto.

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