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Rixi (Liguria): 'Proroga legge Gap, Comuni favorevoli tranne Genova'

15 marzo 2017 - 16:57

L'assessore allo Sviluppo economico della Regione Liguria, Edoardo Rixi, incassa il sostegno dei Comuni (tranne Genova) sulla proroga della legge sul Gap.

Scritto da Fm
Rixi (Liguria): 'Proroga legge Gap, Comuni favorevoli tranne Genova'

"Abbiamo ribadito la posizione della Regione circa la proroga di un anno degli 'effetti' della legge sul Gap. Per quanto riguarda gli enti locali, il Comune di Genova si è detto contrario, mentre gli altri ritengono compatibile la moratoria e la necessità di aprire un tavolo di confronto per capire come ridurre il numero delle slot, dimostrandosi disposti a dialogare con gli operatori".

Così l'assessore allo Sviluppo economico della Regione Liguria, Edoardo Rixi, commenta a Gioconews.it l'esito dell'incontro tenutosi oggi, 15 marzo, con i Comuni della regione sopra i 20mila abitanti, guidati dal capoluogo Genova.

"Noi andiamo avanti per la nostra strada. Porteremo in Giunta la proposta di proroga della normativa, che poi andrà al voto del consiglio regionale. Successivamente lavoreremo per la revisione della legge sul Gap", conclude l'assessore.

 

LA POSIZIONE DEL COMUNE DI GENOVA - Dal canto suo, per bocca dell’assessore alla Legalità e diritti Elena Fiorini e dell’assessore allo Sviluppo economico Emanuele Piazza, il Comune di Genova ha manifestato "la propria contrarietà a spostare di un anno la scadenza delle autorizzazioni previste dalla legge regionale”. Normativa che "aveva concesso un tempo sufficiente (cinque anni) agli operatori per adeguarsi alle normative. L’Amministrazione genovese ha costantemente lavorato in questi anni in vista di tale scadenza e ribadisce comunque la validità e l’efficacia del proprio regolamento che è stato adottato dal Consiglio Comunale”.
L'amministrazione genovese si è invece detta d'accordo sull'idea di “avviare un confronto sulla operatività della legge regionale, in particolare per quanto riguarda le diverse tipologie di gioco e di esercizio commerciale e i reali impatti occupazionali nel settore”.
 

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