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Baretta (Mef): 'Riduzione slot, emendamento in Manovra bis'

12 maggio 2017 - 08:05

Il sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta, conferma l'emendamento in Manovra bis per la riduzione delle slot del 30 percento.

Scritto da Fm
Baretta (Mef): 'Riduzione slot, emendamento in Manovra bis'

"Presenterò un emendamento per la riduzione del 30 percento degli apparecchi indipendentemente dall'intesa in Conferenza unificata perchè non possiamo star fermi". Lo conferma il sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta, alla trasmissione "Tutta la città ne parla" di Radio Rai Tre.

MESSA IN CONTO PERDITA DI GETTITO - "Così come le Regioni, i Comuni e le associazioni, il Governo crede che il gioco non sia solo una fonte di incassi ma che ci sia una priorità sociale da affrontare. Su questa base oltre alla riduzione delle slot e al dimezzamento dei punti gioco in tre anni, l'ultima proposta del Governo in Conferenza unificata prevede un distanziometro di 150 metri dai luoghi sensibili, l'obbligo della tessera sanitaria per l'accesso alle nuove macchine e l'introduzione di fasce di interruzione del gioco per 6 ore al giorno. Ciò ha portato a una pre-intesa con i Comuni mentre c'è ancora qualche problema con le Regioni, ma mi auguro si arrivi ad un accordo, non possiamo stare fermi, dobbiamo intervenire e invertire la tendenza, anche per assicurare il controllo del mercato. Lo Stato non si giustifica più con i 9 miliardi che incassa direttamente dal gioco, ma ha deciso di mettere in conto una perdita di gettito", dice ancora il sottosegretario.
 
TUTELARE IL GIOCO LEGALE - "Per seguire le indicazioni provenienti dal Parlamento facciamo un passo rilevante, non andiamo verso una linea proibizionista perchè temiamo che la criminalità organizzata potrebbe riprendere il sopravvento. Poi aumenteremo i fondi per la cura del Gap facendo un protocollo con il minstero della Salute. Questi sono primi passi per una gestione del gioco normale che combatta totalmente le sue forme patologiche", conclude Baretta. 
 
UNA FOTOGRAFIA DEL GIOCO - La trasmissione ha visto l'intervento anche di Luciano Monti della Fondazione Bruno Visentini, prendendo spunto dalla sentenza della Corte costituzionale sulla legittimità della legge regionale sul Gap della Regione Puglia che ha confermato la potestà legislativa delle regioni per motivi di tutela della salute. "Il punto non sono le distanze, chi è problematico non si ferma certo di fronte ad esso. I fattori determinanti sono altre, le condizioni in cui si trova, per questo meglio puntare su sistemi di controlli del gioco, di riconoscimento del giocatore". Monti poi ricorda la ricerca “La percezione sociale del gioco d'azzardo in Italia", realizzata dalla Fondazione Bruno Visentini su incarico della Fundaciòn Codere spagnola e presentata ieri, 11 maggio,  all'università Luiss di Roma. "Da questa ricerca viene fuori che in Italia si gioca tanto, su 1000 intervistati ci sono 449 consumatori di gioco; di questi la componente del 4,5 percento è costituita dai giocatori online, che fanno anche giochi fisici. I giocatori patologici rilevati sono fra lo  0,4 e l'1,4 percento a seconda degli strumenti diagnostici usati, in genere sono persone con la laurea o il diploma di maturità, fatto che sfata l'idea secondo cui il Gap colpisce le persone con basso reddito e scarsa cultura". 
 
 
 

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