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Manovra Bis, una quarantina di emendamenti sul gioco

15 maggio 2017 - 08:51

Sono circa quaranta gli emendamenti sul gioco presentati in commissione Bilancio, alla Camera, sulla Manovra Bis.

Scritto da Amr
Manovra Bis, una quarantina di emendamenti sul gioco

Sono circa quaranta gli emendamenti presentati in commissione Bilancio, alla Camera, all’articolo 6 della Manovra Bis varata dal governo per rispondere alle richieste di Bruxelles, e  che prevede l’aumento del prelievo su slot (dal 17,5 al 19 percento) e Vlt (dal 5,5 al 6 percento) e il raddoppio della tassa sulla fortuna. Le proposte di modifica, che riguardano anche altri articoli della manovra, vanno da un ulteriore aumento del prelievo per gli apparecchi a nuove forme di tassazione per il gioco online. Oggi 15 maggio è previsto l’avvio dell’esame in Commissione Bilancio alla Camera, con il vaglio dell’ammissibilità delle proposte di modifica, giovedì prossimo è in programma l’avvio delle votazioni.

IL DETTAGLIO DEGLI EMENDAMENTI

Il deputato Dario Parrini (Pd) ha presentato un lungo emendamento nel quale chiede di fissare all'8 percento la ritenuta delle vincite al lotto e interviene anche sulla riduzione del parco slot, prevedendo che entro il 31 dicembre del numero complessivo dei nulla osta di eservizio degli apparecchi che consentono il gioco pubblico da ambiente da remoto non può essere superiore a 345mila, e alla data del 30 giugno 2018 a 265.000.
Il deputato Rocco Palese (Misto) chiede tra l'altro che “alle scommesse a quota fissa, escluse le scommesse ippiche, l'imposta unica di cui al decreto legislativo 23 dicembre 1998, n. 504, si applica sulla differenza tra le somme giocate e le vincite corrisposte, nelle misure del 39,3 per cento, se la raccolta avviene su rete fisica, e del 43,3 per cento, se la raccolta avviene a distanza”, richiesta identica a quella del collega Pietro Laffranco (Forza Italia).
LE LOTTERIE - I due deputati, separatamente, chiedono anche che “l'aggio per i raccoglitori del gioco del lotto e dei giochi accessori, il compenso al ricevitore dei giochi numerici a totalizzatore nazionale e l'aggio per il venditore al dettaglio delle lotterie nazionali ad estrazione istantanea è fissato nella misura del 6,5 per cento della raccolta di gioco e le entrate erariali dei suddetti giochi aumentano dell'1,5 per cento della raccolta”,
LA TASSAZIONE SU SLOT E VLT - Numerose poi le richieste del deputato Guido Guidesi (Lega Nord) su slot e Vlt, ci cui propone in diversi emendamenti un Preu ancora più alto, mentre Rocco Palese e Pietro Laffranco, in altri, emendamenti, chiedono di tassare le Vlt al 17,8 percento e le slot al 5,9 percento. Massimo Enrico Baroni (M5S) chiede di portare il Preu sulle slot al 19 percento (e in altri emendamenti propone altre percentuali), Manfred Schullian (Misto) di tassare all'8 percento le Vlt, stessa percentuale chiesta da Celeste Costantino (Sinistra Italiana), mentre Giulio Marcon, sempre di Si, chiede il 7 percento, come Serena Pellegrino (Si).
Michele Pelillo (Pd) chiede invece misure  che “assicurino maggiori entrate, non inferiori a 130 milioni di euro per l'anno 2017 e non inferiori a 180 milioni di euro per gli anni successivi, relativamente a tutta l'offerta di gioco, comprensiva di lotterie e lotto, e ad esclusione di quanto già disposto al comma 1”, mentre Paolo Tancredi (Ap) chiede una rimodulazione del Preu sulle Vlt (5,8 percento) e sulla tassa della fortuna (10 percento) e Fabio Rampelli (Fdi) di prevedere "disposizioni in materia di giochi pubblici che assicurino maggiori entrate, non inferiori a 500 milioni di euro annui, relativamente a tutta l'offerta di gioco, comprensiva di lotterie e lotto, prevedendo anche variazioni delle aliquote di imposta unica sulle tipologie di gioco di cui al decreto legislativo 23 dicembre 1998, n. 504".
LA PUBBLICITA' DEL GIOCO - Il deputato Baroni interviene anche sulla pubblicità del gioco, chiedendo che sia "vietata qualsiasi forma, diretta o indiretta, di propaganda pubblicitaria, di ogni comunicazione commerciale, di sponsorizzazione o di promozione di marchi o prodotti di giochi con vincita in denaro, offerti in reti di raccolta, sia fisiche sia online. La violazione del divieto di cui al presente comma è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000 a euro 500.000. La sanzione è irrogata al soggetto che commissiona la comunicazione commerciale, la pubblicità, la sponsorizzazione o la promozione, al soggetto che le effettua, nonché al proprietario del mezzo con il quale esse sono diffuse. I proventi derivanti dall'applicazione delle sanzioni di cui al presente comma sono destinati alla prevenzione, alla cura e alla riabilitazione delle patologie connesse alla dipendenza da gioco d'azzardo".
Anche il deputato Giovanni Paglia (Si) chiede di intervenire sulla pubblicità del gioco, chiedendo che sia "vietata qualsiasi forma diretta o indiretta, di propaganda pubblicitaria, di ogni comunicazione commerciale, di sponsorizzazione o di promozione di marchi o prodotti di giochi con vincite in denaro, offerti in reti di raccolta, sia fisiche sia online", oltre che "al fine di impedire l'accesso al gioco a soggetti minori di età o che, pur essendo maggiorenni, abbiamo espressamente scelto di sottoporsi al divieto di accesso allo stesso, gli apparecchi di cui al presente comma dovranno essere dotati di procedure e meccanismi di identificazione della clientela tramite tessera sanitaria".
L'IDENTIFICAZIONE DEI GIOCATORI - Matteo Mantero (M5S) chiede inoltre che "a decorrere dal 30 settembre 2017, i pagamenti e le riscossioni relative alle forme di gioco con vincite in denaro, esercitate negli esercizi e nei centri di scommesse autorizzati, sono effettuati esclusivamente in forma elettronica mediante strumenti di pagamento che consentano l'identificazione del disponente e del beneficiario", mentre il collega Baroni punta l'attenzione sul fatto che slot e Vlt devono essere dotati "di un sistema automatico di rilevamento dell'età anagrafica del giocatore, con automatica disabilitazione in caso di minore età".
 
LE COMPETENZE DEI SINDACI - Marcon presenta un ulteriore emendamento in cui si parla anche di distanziometro e competenze dei sindaci sul gioco. "L'esercizio delle sale da gioco e il gioco lecito nei locali aperti al pubblico - si legge - sono soggetti all'autorizzazione del sindaco del comune territorialmente competente, concessa per cinque anni rinnovabili, previa apposita istanza. Per le autorizzazioni esistenti il termine di cinque anni decorre dalla data di entrata in vigore della presente legge", Inoltre, "è fatto divieto di collocare apparecchi per il gioco d'azzardo lecito in locali posti a una distanza inferiore a cinquecento metri, misurati per la distanza pedonale più breve, da scuole di ogni ordine e grado, strutture residenziali o semi residenziali operanti nel settore sanitario o socio-assistenziale, luoghi di culto, caserme, centri di aggregazione giovanile e centri per anziani, sportelli di prelievo di contante e comunque nei centri storici". Il limite "può essere individuato con legge regionale, in misura in ogni caso mai inferiore a trecento metri".
IL PAYOUT - Baroni chiede inoltre che "A decorrere dal 1o gennaio 2018 la percentuale minima di restituzione in vincite (pay out) della raccolta derivante da giochi è trasformata in percentuale massima della raccolta derivante dai giochi ed è fissata nella misura del 68 percento. Una quota pari a 200 milioni di euro delle maggiori entrate derivanti dall'attuazione del presente comma è destinato ad incrementare il Fondo per la prevenzione e cura del gioco d'azzardo patologico di cui all'articolo 1, comma 133, della legge 23 dicembre 2014, n. 190". 
LA MORATORIA SUL GIOCO - Sempre Baroni chiede che "A decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto-legge è vietata l'introduzione di nuovi apparecchi e piattaforme online per il gioco d'azzardo a valere sulle concessioni già in essere e di nuove tipologie di giochi d'azzardo per un periodo di almeno cinque anni".
I NULLA OSTA - Sergio Boccadutri, del Pd, presenta un emendamento che prevede che "ciascun concessionario acquisisce i nulla osta, di durata pari a quella residua della concessione, per gli apparecchi che consentono il gioco pubblico da ambiente remoto, in numero massimo pari al 65 percento di quelli detenuti al 31 dicembre 2016 versando euro 700,00 per ciascun nulla osta in tre rate annuali di pari importo, entro il 31 dicembre 2017, il 31 dicembre del 2018 ed il 31 dicembre del 201. La riduzione del numero dei nulla osta di esercizio relativi ad apparecchi di cui all'articolo 110, comma 6, lettera a), del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, prevista dall'articolo 1, comma 943, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, è effettuata da ciascun concessionario riducendo il numero di apparecchi, rispetto a quelli detenuti al 31 dicembre 2016, del 15 percento entro il 31 dicembre 2017 e del 35 percento entro il 30 giugno 2018" e "a decorrere dal 1o gennaio 2018, gli apparecchi di cui al citato articolo 110, comma 6, lettera a), non possono essere installati in punti vendita diversi da bar e rivendite di generi di monopolio la cui attività principale sia diversa da quella di giocoQualora il concessionario non effettui la riduzione nei tempi e secondo le modalità indicate, l'Agenzia delle dogane e dei monopoli di Stato avvia il processo di decadenza dalla concessione entro 30 giorni". 
LA TUTELA DEI MINORI - Sebastiano Barbanti (Pd) chiede invece di tutelare minori e soggetti vulnerabili: "I dati anagrafici dei giocatori sono registrati attraverso il sistema della tessera sanitaria, il quale mette a disposizione funzioni per escludere i minori dai giochi di cui al comma 1 e sistemi per rilevare comportamenti di gioco compulsivo ed eventualmente porre in essere misure preventive. Con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro della salute, sentita l'Agenzia delle dogane e dei monopoli, sono definite le modalità tecniche per l'attuazione del comma 1 e del presente comma in coerenza con le misure minime di sicurezza previste dall'allegato B annesso al codice in materia di protezione dei dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, e dal relativo disciplinare tecnico", si legge nel suo emendamento. Da segnalare anche l'emendamento di Ignazio Abrignani (Sc) che chiede di abrogare la legge comunitaria del 2008.
GLI EMENDAMENTI DIVERSI DA QUELLI ALL'ARTICOLO 1 - Quanto agli emendamenti non riferiti all'articolo 6, il deputato Walter Rizzetto (Fdi) ne ha per esempio presentato uno all'articolo 1 nel quale chiede di reperire attraverso nuove disposizioni sui giochi almeno 40 milioni di euro annui.
Rampelli chiede invece, in un emendamento all'articolo 46, di prevedere "disposizioni in materia di giochi pubblici che assicurino maggiori entrate, non inferiori a 150 milioni di euro annui a decorrere dal 2020, relativamente a tutta l'offerta di gioco, comprensiva di lotterie e lotto, prevedendo anche variazioni delle aliquote di imposta unica sulle tipologie di gioco di cui al decreto legislativo 23 dicembre 1998, n. 504". 
Giorgio Airaudo (Si) vuole emendare l'articolo 52 e chiede, tra l'altro, che "a decorrere dal 1o gennaio 2018, la misura del prelievo erariale unico sugli apparecchi di cui all'articolo 110, comma 6, lettere a) e b) del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, e successive modificazioni, come rideterminate dai commi 918 e 919 dell'articolo 1 della legge 30 dicembre 2015, n. 208, sono rispettivamente fissate in misura pari al 20 percento ed all'8 percento dell'ammontare delle somme giocate. L'Agenzia delle dogane e dei monopoli, con propri decreti dirigenziali adottati entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, dispone l'allineamento verso il basso degli aggi riconosciuti ai concessionari di giochi pubblici legali, anche con riferimento ai rapporti negoziali in essere alla data di entrata in vigore della presente legge, con particolare riferimento al gioco del Lotto ed a quello del SuperEnalotto". 
ULTIM'ORA - La commissione Bilancio ha ritenuto tutti ammissibili gli emendamenti sul gioco, che saranno votati a partire da giovedì 18 maggio.

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