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Gioco al voto, vincitori e vinti in attesa dei ballottaggi

12 giugno 2017 - 08:49

Dopo il voto dell'11 giugno, si attendono i risultati dei ballottaggi del 25: ecco come è andata ai candidati-sindaco in prima linea contro il gioco patologico.

Scritto da Fm
Gioco al voto, vincitori e vinti in attesa dei ballottaggi


Alta percentuale di astensionismo, crollo del Movimento cinque stelle e conferme per alcuni sindaci uscenti, a cominciare da Palermo. Questo il quadro che emerge dalla lettura dei resoconti delle elezioni amministrative di domenica 11 giugno. Ma com'è andata ai candidati che si sono espressi nella lotta al contrasto del gioco patologico? Ecco i risultati.

BUCCI IN TESTA A GENOVA - In questa carrellata post-elettorale, e in vista dei ballottaggi del 25 giugno, non potevamo non partire da Genova, artefice di un
regolamento sul Gap che ha fatto da apripista alle amministrazioni italiane nel 2013. Qui la 'contesa' è fra Gianni Crivello, esponente del centrosinistra, che ha incassato il 33,43 percento dei voti, e Marco Bucci, in testa con il 38,70 percento, e candidato di quel centrodestra che ad aprile ha deciso la proroga di un anno della scadenza delle autorizzazioni di gioco prevista dalla legge della Liguria per lo scorso 2 maggio. Una proroga necessaria per Bucci, che ha auspicato "una legge regionale seria" e una modifica del vigente regolamento comunale, “per renderlo più aggressivo”.

 

PIZZAROTTI VERSO LA RICONFERMA? Altro testa a testa a Parma, dove la poltrona di primo cittadino è contesa fra Paolo Scarpa (centrosinistra), al 32,73 percento, e Federico Pizzarotti, sindaco uscente uscito dalle file del Movimento cinque stelle e ora alla guida della lista civica Effetto Parma (al 34,8 percento). Anche lui in prima linea nella lotta al Gap, che per la prossima consiliatura ha in mente l'entrata in vigore di una variante urbanistica che dovrà essere approvata dal prossimo consiglio comunale ma che ha già il potere di bloccare le autorizzazioni per le nuove installazioni e la predisposizione di un'ordinanza oraria.
 
VERONA SULLA LINEA TOSI -  Il ballottaggio di Verona vede l'esclusione per un punto di Orietta Salemi (22,48 percento), sostenuta dal Pd e liste civiche, e l'ascesa di Federico Sboarina (Ln-Fi-FdI e altre, al 29,26 percento) e di Patrizia Bisinella, candidata di Fare! che ha raggiunto il 23,54 percento. In caso di vittoria Bisinella dovrebbe proseguire il programma tracciato dal sindaco uscente (e suo compagno di vita) Flavio Tosi, artefice dell'introduzione di un distanziometro di 500 metri e di un'ordinanza oraria sul gioco finita al centro di alcune sentenze avverse del tribunale civile sull'applicazione delle sanzione. In caso di elezione, Bisinella è intenzionata a puntare anche sulla prevenzione, creando un tavolo dedicato al tema, che lavori in supporto e condivisione con l’Amministrazione al fine di creare un percorso di aiuto per i malati di Gap.
 

DI BENEDETTO A L'AQUILA - A L'Aquila si registra un distacco abbastanza netto fra il candidato di centrosinistra Americo Di Benedetto (al 46,89 percento) e quello di centrodestra, Pierluigi Biondi, (al 35,83 percento) che nella sua 'Agenda per una città accogliente', ha inserito delle misure (sgravi fiscali e taglio dei tributi locali) a sostegno di quegli esercenti e quelle attività che non installeranno le apparecchiature per il gioco o toglieranno quelle già presenti.
 
ORLANDO PER LA QUINTA VOLTA - A Palermo la tornata dell'11 giugno ha premiato Leoluca Orlando, confermato sindaco per la quinta volta con il 46,08 percento e
senza bisogni di ballottaggio, in virtù del suo essere capoluogo di una regione 'a statuto speciale'. Orlando, in attesa di una legge regionale sul gioco, ha annunciato l'intenzione di incidere sulla tassazione comunale per incentivare gli esercenti a rinunciare all'installazione delle slot, e di proseguire le iniziative di "sensibilizzazione ed informazione sui rischi patologici legati al gioco d'azzardo e all'(ab)uso delle macchinette” avviate negli anni scorsi dalla sua amministrazione comunale.
 

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