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Di Girolamo: 'Bologna, limiti orari al gioco in autunno'

13 luglio 2017 - 11:47

A Bologna il consigliere Giulia Di Girolamo annuncia l'arrivo di limiti orari al gioco in autunno. In corso censimento di esercizi e personale formato sul Gap.

Scritto da Fm
Di Girolamo: 'Bologna, limiti orari al gioco in autunno'


Anche Bologna, al pari di tanti capoluoghi italiani, si appresta a varare la sua ordinanza oraria per limitare il gioco. A confermare il provvedimento a Gioconews.it è Giulia Di Girolamo, consigliere Pd e delegata alla Legalità per il Comune emiliano.


"L'ordinanza, che si pone all'interno di un più ampio percorso di azioni contro il Gap, dovrebbe ssere pronta per questo autunno, non appena sarà terminato il censimento di tutti gli esercizi con offerta di gioco del territorio, e portata a termine la certificazione del personale di sala che è effettivamente formato per il controllo dei giocatori", sottolinea il consigliere.

 

"Tale provvedimento arriverà solo dopo aver fatto le opportune verifiche, vista la quantità dei ricorsi pendenti al Consiglio di Stato contro altri Comuni che non hanno fornito dati scientifici a supporto delle loro ordinanze. L'obiettivo è ridurre gli orari di funzionamento degli apparecchi da gioco installati tanto nelle sale quanto negli esercizi pubblici come le tabaccherie e i bar, su sollecitazione dai Comuni dell'Area metropolitana che hanno già approvato limiti orari, da San Lazzaro ad Argelato a Casalecchio, ad esempio. Ci hanno segnalato che i giocatori delle loro città al di fuori degli orari di apertura vigenti vanno a giocare a Bologna, dove al momento vigono fasce orarie più morbide.
Per questo vogliamo restringerle, probabilmente dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22", afferma Di Girolamo. "Nel frattempo, Bologna ha attuato il distanziometro previsto dalla legge regionale dell'Emilia Romagna, pari a 500 metri", a fronte del precedente, di 1000 metri, contenuto nel regolamento di Polizia urbana, bocciato dal Consiglio di Stato per "irragionevolezza".
 

In vista del'autunno, l'amministrazione emiliano porterà avanti un percorso condiviso con le associazioni che da tempo di occupano di Gap, con l'area Benessere di comunità e le Asl, per capire quanto sia il personale già formato operante nelle sale bingo. "A Bologna ce ne sono due, che hanno potuto avere la concessione solo rispettando il criterio della formazione del personale, oltre al rispetto della metratura e di altri requisiti. Quindi per loro, e per gli altri esercizi con le stesse caratteristiche dobbiamo capire come agire sugli orari.
Si tratta di uno studio intrapreso da poco, agli inizi del'estate, e da portare a termine", conclude il consigliere.
 
 Ad aprile il consiglio comunale di Bologna ha vietato la pubblicità al gioco nei pressi delle scuole.

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