skin

Baretta: 'Senza gioco pubblico settore in mano a criminalità organizzata'

14 settembre 2017 - 11:29

Il sottosegretario Baretta ai microfoni di Radio Vaticana parla del riordino dell'offerta di gioco.

Scritto da Anna Maria Rengo
Baretta: 'Senza gioco pubblico settore in mano a criminalità organizzata'

"Il punto di partenza era una esasperata diffusione del'offerta di gioco in tutto il territorio nazionale, Abbiamo deciso di fare un intervento fortemente innovativo: abbiamo ridotto del 30 percento le Awp e del 50 percento i punti gioco che oggi sono 100mila, e che nell'arco di tre anni diventeranno 50 - 55mila". 

Lo afferma ai microfoni di Radio Vaticana il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta, illustrando i contenuti dell'intesa raggiunta in Conferenza Unificata.

Baretta sottolinea: "Senza il gioco legale il settore sarebbe nelle mani della criminalità organizzata. Se non c'è un controllo pubblico di questo settore avremo una situazione di clandestinità, ancora più pericolosa per la salute pubblica e per le tasche dei cittadini". Quanto alle regole e ai controlli sulla legalità, il sottosegretario afferma: "Nell'intesa abbiamo accentuato le forme di controllo e la commissione Antimafia ha offerto delle regole nuove che abbiamo adottato. Quanto alla riduzione delle entrate, abbiamo invertito la tendenza. Il percorso sarà lungo ma quello a cui tenevo è che si mettesse un punto fermo sulla direzione di marcia: prima era su quanto entrava, ora è sulla salute pubblica, sulla lotta alla criminalità e, certo, anche sulle entrate, ma non sono più l'unico argomento. Il processo che si avvia vedrà nuove tappe, come il gioco online, su cui siamo impreparati, o come la pubblicità, su cui abbiamo fatto dei passi importanti ma sono il primo a sostenere che non sono sufficienti".

Don Armando Zappolini, presidente del Cnca, evidenzia come l'intesa raggiunta "sia un passo in avanti. Chiameremo le fozre politiche in campo per le prosisme elezioni a compiere delle scelte in materia. Stiamo con gli occhi aperti affinchè i decreti attuativi non rendano questa intesa insignificante, come in passato, in altri casi, è accaduto", mentre Matteo Iori, presidente del Conagga, sottolinea come "la riduzione non riguardi le Vlt", ma anche come "il governo Renzi abbia spostato l'Osservatorio sul Gap dal Mef al ministero della Salute. Questo è un passo in avanti". 

Articoli correlati