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Piano Gap Piemonte, Conticelli: 'Avviare tavolo coi Comuni'

21 settembre 2017 - 15:36

Il piano triennale sul Gap del Piemonte prosegue iter al Cal e nelle commissioni, il consigliere Pd Nadia Conticelli chiede tavolo con i Comuni. 

Scritto da Fm
Piano Gap Piemonte, Conticelli: 'Avviare tavolo coi Comuni'

Prosegue, al Consiglio regionale del Piemonte, l'iter del “Piano Integrato delle attività di contrasto, prevenzione, diagnosi, cura del Gioco d’Azzardo Patologico" previsto dalla legge sul Gap varata nel maggio 2016.

Dopo l'approvazione della Giunta, per uno stanziamento triennale di 6,8 milioni di euro, la proposta di deliberazione è stata esaminata in seduta congiunta dalle commissioni Sanità ed Economia e rinviata, per un parere, al Consiglio delle autonomie locali.

"Fra due settimane - anticipa a Gioconews.it il consigliere regionale Pd Nadia Conticelli - la proposta dovrebbe tornare all'esame delle commissioni competenti e da lì essere licenziata per passare al voto del Consiglio regionale".

 

"Il Piemonte risulta l'unica Regione in Italia con una riduzione del gioco d'azzardo di 70 milioni, secondo le cifre del monopolio per il 2017. Questo dimostra che abbiamo approvato una buona legge, che non lascia incertezze. Ora bisogna accompagnarla, valutarne nel concreto le ricadute e capire cosa sta funzionando e cosa no e procedere senza esitazione con il piano regionale che concretizza le azioni di cura e prevenzione", dice ancora Conticelli in una nota.
 
"Il piano per la prevenzione e la cura del gioco d’azzardo patologico si sostanzia attraverso il potenziamento dei servizi sanitari dedicati alle dipendenze, la formazione di operatori, gestori e polizia municipale, l’avvio di campagne di informazione mirate".
L’adozione del piano dovrà essere approvato in Consiglio regionale, così come previsto dalla legge contro il gioco d’azzardo varata dalla Regione Piemonte. "Il finanziamento sull'argomento è importante sul totale di 6,8 milioni di euro, 3,7 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero della Salute e 3,1 milioni sono stanziati annualmente dalla Regione. Il nostro obiettivo primario è quello di contrastare il gioco patologico, partendo dai dati certi sul fenomeno.
La norma vuole essere uno strumento utile ai Comuni in contrasto a un fenomeno crescente è preoccupante. Quindi serve un tavolo con le amministrazioni, convocarli e capire quali difficoltà nell'applicazione hanno incontrato. Sui controlli - sottolinea Conticelli - il piano regionale prevede corsi di formazione per la polizia municipale, ma serve un coordinamento con le altre forze dell'ordine. I Comuni comincino a mappare i territori. La mia impressione è che si sia presa la legge con leggerezza, ma la norma è vigente e nessuno può pensare di ignorarla. Dobbiamo però partire da dati, ne abbiamo alcuni dai servizi sulle dipendenze e altri degli esercenti, manca una visione d'insieme di come si stanno muovendo i Comuni. I pericoli della dipendenza sono noti e in questo caso causano un impatto negativo sulle persone più a rischio e sulle famiglie più fragili. In Piemonte ci sono già effetti positivi conseguenti alla legge in vigore, grazie alla quale molti comuni, a cominciare da Torino, hanno potuto vincere i ricorsi amministrativi.
Il piano dà grande importanza al tema della prevenzione attraverso il coinvolgimento delle scuole, e l'aggiornamento professionale degli operatori dei servizi socio-sanitari, dei gestori dei locali e del personale impiegato nelle sale gioco e nelle sale scommesse".

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