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Avellino, Melillo (Acli): 'Vergognoso mancato sì a regolamento sul gioco'

12 ottobre 2017 - 10:17

Il vice presidente provinciale delle Acli di Avellino, Francesco Melillo, critica la mancata approvazione del regolamento sul gioco in consiglio comunale.

Scritto da Redazione
Avellino, Melillo (Acli): 'Vergognoso mancato sì a regolamento sul gioco'

 

"L’argomentazione addotta per l’abbandono dell’aula sulla distinzione tra modelli di sale da gioco ha il melenso sapore della dialettica sulla lana caprina, ma porta con sé il dolore e la responsabilità di chi, abbandonando l’aula e non consentendo l’approvazione del regolamento, consente di fatto il perpetrarsi della distruzione di intere famiglie anche in questa città".


Con queste parole, affidate ad una nota, il vice presidente provinciale delle Acli di Avellino, Francesco Melillo, commenta la mancata approvazione da parte del consiglio comunale del capoluogo irpino del regolamento sul gioco proposto dall'assessore alle attività produttive Arturo Iannaccone, per mancanza del numero legale. 

"La pessima pagina scritta da coloro che non hanno consentito l’approvazione del regolamento espone ulteriormente al rischio coloro che già vivono in enormi difficoltà economiche e che vedono nel gioco d’azzardo un illusoria ed effimera speranza di riscatto economico, peggiorando se non distruggendo se stessi e le proprie famiglie", conclude Melillo.
 

LA PROPOSTA DI REGOLAMENTO - Il testo, che dovebbe tornare inalterato al voto del consiglio nelle prossime settimane, così come presentato dall'amministrazione comunale di Avellino chiede restrizioni orarie e un distanziometro validi per tutti i tipi di gioco, dagli apparecchi con vincita ai gratta e vinci.
I consiglieri del Pd hanno presentato alcuni emendamenti che introducono distinzioni nette sulla regolamentazione delle diverse attività. Per le slot e le Vlt prevedono il divieto di installare apparecchi a meno di 300 metri dai luoghi sensibili e di tenerli accesi al di fuori delle fasce orarie comprese fra le 9 e le 12 e le 18 e le 23, mentre per le sale scommesse è prevista solo una limitazione dell'orario di apertura in corrispondenza delle ore di ingresso nelle scuole e negli uffici. Perciò, si può scommettere dalle 9 alle 12.30, è vietato dalle 12.30 alle 15 e poi si può di nuovo dalle 15 alle 23.
Il Pd poi chiede di istituire un osservatorio comunale che valuti il fenomeno Gap ed elabori dati scientifici in materia.
 

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