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Convenzione match fixing, via libera di commissione Finanze della Camera

19 ottobre 2017 - 14:00

La commissione Finanze della Camera ha espresso il suo parere favorevole alla ratifica della convenzione del Consiglio d'Europa sul match fixing.

Scritto da Amr
Convenzione match fixing, via libera di commissione Finanze della Camera

Parere favorevole al disegno di legge di Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla manipolazione di competizioni sportive. Lo ha espresso, nella seduta di oggi 19 ottobre, la sesta commissione Finanze della Camera. Nel parere non sono poste osservazioni e condizioni. Sia la Convenzione che il suo disegno di legge contengono numerose disposizioni in materia di scommesse, per combattere quelle illegali e il fenomeno del match fixing.

IL PARERE INTEGRALE - La Commissione Finanza esprime parere favorevole "sottolineata la rilevanza strategica della Convenzione di cui si propone la ratifica, la quale è finalizzata a prevenire, individuare e sanzionare la manipolazione delle competizioni sportive, coinvolgendo tutti i soggetti, pubblici e privati, interessati a tale obiettivo a livello europeo, al fine di contrastare efficacemente un fenomeno, quello della corruzione nelle manifestazioni sportive, connesso all’incremento esponenziale degli interessi economici illeciti collegati ad alcuni risultati sportivi e allo sviluppo di un consistente mercato illegale delle scommesse sportive; sottolineato in particolare come la manipolazione delle competizioni sportive risulti preoccupante anche in quanto risulta legata al riciclaggio di denaro di provenienza illecita da parte delle organizzazioni criminali; rilevato in tale contesto come la Convenzione rappresenti uno strumento specifico atto a riunire in modo sinergico tutte le misure preventive e repressive volte a contrastare efficacemente la manipolazione delle competizioni sportive; evidenziato altresì positivamente come il disegno di legge di ratifica rechi alcune disposizioni, sia di carattere organizzativo sia di natura sanzionatoria, per adeguare l’ordinamento italiano alle previsioni della Convenzione".

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