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Ministero Salute: tre fronti per combattere il gioco patologico

06 dicembre 2017 - 09:18

Le Linee guida del ministero della Salute sul gioco patologico raccomandano interventi su prevenzione, cura e normativi.

Scritto da Anna Maria Rengo
Ministero Salute: tre fronti per combattere il gioco patologico

 

"Migliorare gli interventi di prevenzione, nonché la qualità dell'assistenza per le persone affette da disturbo da Gap" e "rendere omogeneo, efficace e di qualità il percorso diagnosticom terapeutico e assistenziale del paziente e dei suoi familiari". Sono gli obiettivi che si pongono le Linee di azione per garantire le prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette da Gap, approvate dall'Osservatorio istituito presso il ministero della Salute e che oggi, 6 dicembre, saranno esaminate per il previsto parere dalla Conferenza Stato Regioni. Il corposo documento, che Gioconews.it ha potuto visionare, prevede una serie di raccomandazioni su tutti i punti cardine, nell'affrontare il tema gioco patologico, quindi la prevenzione, la cura e l'inquadramento legislativo.

LA PREVENZIONE - Quanto alla prevenzione, il documento suggerisce "l'applicazione di adeguati sistemi per la rilevazione del comportamento di gioco, nel pieno rispetto della privacy del giocatore, l'adozione di misure e strumenti che favoriscano la consapevolezza da parte del giocatorre stesso riguardo al proprio comportamento di gioco e ai rischi connessi al gioco d'azzardo", ma anche "l'attivazione di opportuni canali comunicativi in grado di favorire l'immediato accesso ai centri di assistenza sanitaria da parte dei giocatori problematici". Le Linee di indirizzo raccomandano inoltre di "individuare fabbisogni formativi specifici per le azioni di prevenzione a favore delle diverse tipologie di destinatari". Inoltre, "occorrerebbe anche estendere le attività formative includendo una formazione specifica volta all'attivazione di soluzioni organizzative interne alle sale da gioco, in modo tale da facilitare l'accesso ai centri di ascolto (o al numero verde, ad esempio), e/o volta a costruire un sistema di relazioni con il personale degli sportelli di ascolto che, eventualmente, operi direttamente presso le sale da gioco". Si ritengono, in proposito, "promettenti", azioni come la "riorganizzazione degli spazi (...), interventi sulla disponibilità di contanti (...), interventi sul clima" e "di natura informativa".
LA CURA - Quanto alla cura, secondo le Linee guida, il servizio pubblico deve poter garantire percorsi diagnostici terapeutico assistenziali appropriati, che garantiscano "un agevole accesso alla cura del disturbo per una pronta presa in carico, possibilmente presso servizi dedicati; diagnosi e assessment appropriati, mediante tecniche e strumenti diagnostici validati; trattamenti integrati a carattere multidiscipliare, mediante interventi 'evidence based' rilevabili nella letteratura scientifica nazionale e internazionale; trattamenti ambulatoriali che prevedevano, in base alla necessità, colloquio motivazionale, psicoeducazione, psicoterapia cognitivo-comportamentale, eventuale terapia farmacologica, terapia di gruppo, lavoro con i familiari, tutoraggio economico; trattamenti in regime semiresidenziale o residenziale, qualora il percorso ambulatoriale venga valutato o si riveli non sufficiente, in base al livello di gravità del disturbo; interventi sinergici in un'ottica di rete, soprattuto nei casi complessi o dove sia presente comorbilità psichiatrica, al fine di operare una efficace presa in carico del paziente nella sua globalità; azioni di monitoraggio del percorso di cura e di verifica dell'outcome, da parte del servizio pubblico (SerD)".
L'ASPETTO NORMATIVO - Quanto infine all'aspetto normativo, "auspicando un intervento che semplifichi e riordini tutto il comparto tenendo come obiettivo la tutela della salute dei giocatori, essendo il decreto Balduzzi un punto di partenza" e non di approdo per arginare il fenomeno, la Linee di indirizzo prevedono "inasprimento delle sanzioni amministrative e penali per il contrasto del gioco illecito; raccolta e semplificazione normativa che racchiuda in unica fonte normativa e regolemtatoria tutto il compartimento gioco; recepimento della multidisciplinarietà del fenomeno con particolare riguardo al fenomeno del gioco online; recepimento del precetto costituzionalmente garantito di cui all'articolo 32, in punti di rilascio di autorizzazioni e concessioni in generale del gioco lecito (ad esempio luminosità sala da gioco fisica oltre la regolarità delle licenze per l'installazione di apparecchi da gioco".

 

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