skin

Vaccari: 'Gioco, riduzione offerta funzionale a sistema adeguato di controlli'

03 febbraio 2018 - 10:50

Stefano Vaccari, senatore uscente e candidato per il Pd alla Camera, fa il punto sui temi caldi per il settore del gioco.

Scritto da Anna Maria Rengo
Vaccari: 'Gioco, riduzione offerta funzionale a sistema adeguato di controlli'

La campagna elettorale in corso per il rinnovo del Parlamento italiano non manca di affrontare i tanti temi “caldi” del settore del gioco. A fare il punto, per il Pd, è Stefano Vaccari, senatore uscente e coordinatore del decimo comitato su gioco e legalità della Commissione Antimafia, ora candidato alla Camera dei Deputati: "Il governo  - dichiara nell'intervista pubblicata sul numero di febbraio della rivista Gioco News - ha operato bene prima con scelte innovative che hanno riguardato la riduzione dell'offerta di gioco, cercando l'intesa decisiva in sede di Conferenza Unificata e recependo parte delle proposte che avevamo fatto come Commissione Antimafia. Gli ostacoli maggiori sono stati quelli legati ai singoli interessi regionali che nella prima fase della discussione si sono scontrati con quelli piu generali del Paese. Ovviamente in aggiunta alle resistenze opposte dagli operatori del settore”.
“Ora - prosegue - serve dare attuazione ai contenuti di quell'intesa in ogni sua parte e di dare seguito con maggiore celerità alle scelte operate con le ultime tre leggi di bilancio in materia di riduzione dell'offerta e rottamazione delle 'macchinette'. I nuovi obiettivi a mio avviso dovranno riguardare la legalità e la pubblicità del gioco, tema che andra affrontato senza ideologismi da ogni parte ma con senso di responsabilità e prendendo a esempio altre scelte che questo Paese ha fatto in passato ad esempio sul fumo”.

Lei ha presieduto il comitato della commissione Antimafia su gioco e legalità. Quali sono le misure che auspica vengano prese, anche in attuazione delle raccomandazioni e proposte contenute nella relazione conclusiva, per garantire la legalità del gioco e per combattere quello illegale?
“La riduzione dell'offerta è funzionale a garantire un sistema di controlli adeguato alla mole di punti gioco. E per questo avevamo raccomandato al Governo di dare seguito alle disposizioni europee che chiedono agli Stati membri di dotarsi di un'Autorità indipendente dotata di poteri rafforzati su questa materia. Inoltre abbiamo fatto proposte concrete per alzare le barriere in ingresso per le imprese, e non solo per i concessionari, che vogliono operare in questo settore, e chiesto una condivisione della responsabilita verso i comportamenti di la filiera da parte dei concessionari per arrivare ad un sistema che operi nella legalita e nella trasparenza. Penso poi alle disposizioni in materia di antiriciclaggio in attuazione della IV Direttiva che il nostro Paese ha gia recepito e che possono aiutare a rendere la normativa più efficace ed utile a garantire la legalità e la tracciabilità delle vincite”.
Si arriverà alla riforma dell'ippica, come previsto dal Collegato agricolo?
“È un auspicio di tanti ed anche il mio che si possa arrivare finalmente a una riforma del settore. Ritengo non possiamo permetterci di perdere quel nostro patrimonio sociale e storico tra i primi al mondo che è la filiera ippica italiana. L’ippica italiana è vista erroneamente come un settore in crisi ma in realtà è una potenziale risorsa per la nostra economia. Con una riforma del settore che porti più premialità ma anche regole più chiare e severe, l’ippica italiana, offerta al mercato globale, potrebbe ancora primeggiare e portare grandi profitti e lustro al nostro Paese. Nell'attesa di un percorso che coinvolga non solo gli operatori del settore ma anche gli enti locali, ritengo si dovrebbe intanto dare seguito alla nuova convenzione tra ministero ed ippodromi, che dopo la revisione condivisa dei criteri per la ripartizione dei fondi mette almeno un po di ordine e fa un po di giustizia tra gli operatori che hanno fatto investimenti per qualificare gli impianti, attrarre nuovi spettatori e le famiglie, operare nella legalità tutelando il benessere animale. Si potrebbe nel frattempo rivedere seriamente anche il sistema delle scommesse legate alle corse costruendo un sistema di premialità più equilibrato e legato alle effettive capacita degli operatori sul territorio e rendere finalmente moderno il sistema di betting sull’ippica nazionale. Una riforma seria delle scommesse ippiche è imprescindibile per il rilancio del settore”. 

Articoli correlati