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Binetti (Udc): 'Gioco, nuovi obiettivi da perseguire'

17 febbraio 2018 - 10:34

Paola Binetti, deputata uscente dell'Udc e candidata al Senato, evidenzia le scelte che devono essere compiute in materia di gioco.

Scritto da Sara Michelucci
Binetti (Udc): 'Gioco, nuovi obiettivi da perseguire'

“Nella attuale legislatura il governo è stato ripetutamente sollecitato a prendere decisioni nel campo dei giochi d’azzardo, per limitare i danni di politiche precedenti fin troppo compiacenti nei confronti dei concessionari e dei gestori delle sale da gioco”. Lo pensa Paola Binetti, deputata uscente dell'Udc, ora candidata a Roma per il Senato, commentando l'operato dell'esecutivo sul gioco. “Di fatto, ricorrendo alla tecnica dell’annuncio più che a quella dei fatti, il Mef ha lasciato più credere che stesse riducendo il numero degli apparecchi sparsi nelle sale bingo o nei bar delle città; ha illuso le famiglie facendo trapelare che si stava studiando il modo di creare una sorta di tessera del giocatore, o una variante della tessera sanitaria, da cui il giocatore stesso avrebbe potuto controllare meglio la sua condotta di gioco; ha ipotizzato di ridurre la pubblicità… ma di tutto questo poco o nulla si è fatto seriamente. Insisto se ne è parlato molto, ma siamo ancora sulla linea di partenza, per cui il giudizio è del tutto negativo, nonostante il No sia sempre stato detto molto gentilmente, con un atteggiamento che sembrava suggerire: ora non è possibile, ma ci stiamo lavorando!

Gli obiettivi della prossima legislatura, che mi auguro veda un radicale cambiamento nella maggioranza di governo, sono riconducibili ad un punto essenziale: approvare la legge di iniziativa parlamentare in cui il focus è concentrato sui soggetti che hanno sviluppato dipendenza dall’azzardo e che quindi mettono seriamente a repentaglio la loro vita, la loro salute mentale e psicologica, la pace della loro famiglia, eccetera. Per questo è urgente porre uno stop alla pubblicità e alla proliferazione dei luoghi in cui si gioca. Ma soprattutto vale la pena investire sulla formazione, perché la gente sappia smascherare la fallacia delle promesse, le illusioni che nascono da una sapiente e aggressiva campagna di marketing”.
Secondo Binetti, “si deve arrivare ad una riforma organica del settore del gioco, includendo non solo gli aspetti della prevenzione e della cura per i soggetti azzardopatici, ma anche la lotta al gioco illegale, alla criminalità, all’usura, all’evasione fiscale, all’adescamento dei clienti, troppo spesso minorenni, eccetera, a gli accordi devono tradursi in leggi con norme precise e sanzioni altrettanto precise, tali da indurre un cambiamento nel clima culturale che circonda il gioco, che in molti casi non è più un gioco, ma un affare da 100 miliardi di euro”.

 

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