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Consiglio Puglia, prosegue iter testo Legalità: giro di vite sul gioco

14 maggio 2018 - 15:16

Si occupa anche di gioco il Dddl sul Testo unico sulla legalità esaminato dalla Commissione di inchiesta sulla criminalità organizzata in Puglia.

Scritto da Redazione
Consiglio Puglia, prosegue iter testo Legalità: giro di vite sul gioco

 

Misure di contrasto all’illegalità, al caporalato, al racket e usura, al gioco d’azzardo patologico. Le prevede Testo unico in materia di legalità, regolarità amministrativa e sicurezza (approvato con disegno di legge dalla Giunta regionale nel marzo scorso) è stato illustrato, nel corso della seduta della Commissione consiliare di studio e di inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia, tenutasi oggi 14 maggio, dal segretario generale della Giunta regionale della Puglia, Roberto Venneri.


La programmazione degli interventi previsti avrà luogo attraverso la definizione del Piano regionale integrato di durata triennale che individuerà, nell’ambito della risorse regionali, nazionali e comunitarie, le linee di indirizzo per la programmazione degli interventi in relazione alle specifiche esigenze emergenti dal territorio. Il piano sarò definito attraverso il confronto a livello territoriale, in linea con la legge regionale n. 28/2017 sulla partecipazione e con il coordinamento delle Sezione regionale dell’Antimafia sociale.


A tal proposito è prevista l’istituzione anche di una Fondazione che dovrà promuovere e coordinare le iniziative previste della legge regionale. Tra gli assi portanti del ddl il riuso ai fini sociali dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata con il sostegno a progetti per il recupero, la rifunzionalizzazione e il riuso sociale degli stessi; il diritto al collocamento obbligatorio delle vittime di mafia e il sostegno ai relativi orfani. Sempre a supporto di questi ultimi previste misure per il sostegno legale e burocratico nell’immediatezza degli eventi; il tutoraggio e l’accompagnamento del minore orfano; la consulenza e l’accompagnamento alle misure di inserimento nel mondo del lavoro. Previsti anche interventi specifici di prevenzione e contrasto per i reati ambientali e di tutela della salute oltre che di corruzione, illegalità e infiltrazioni mafiose nelle amministrazioni pubbliche. La Regione si costituirà obbligatoriamente parte civile nei processi di mafia.
 

Il presidente della commissione Rosa Barone ha definito il provvedimento “un atto di indirizzo a 360” che va reso il più incisivo possibile. Ha espresso l’auspicio che il disegno di legge venga licenziato dal Consiglio regionale entro luglio. A tal fine ha fissato in 2-3 settimane il termine entro cui sarà possibile presentare emendamenti. “La redazione di questo testo era tra gli obiettivi fondanti della Commissione. Per questo abbiamo audito le associazioni che si occupano di antimafia sul territorio e le istituzioni locali e inviteremo nuovamente in audizione l’associazione Avviso Pubblico e l’ex Procuratore Motta per avere un parere sul testo elaborato dagli uffici regionali, che ringrazio per il lavoro svolto. Vogliamo consegnare ai pugliesi un testo unico per la legalità che non resti solo sulla carta ma che trovi concrete attuazioni sul territorio e che possa costituire, come accaduto per altre regioni, una linea guida per il contrasto a fenomeni come racket, usura o gioco d’azzardo patologico”, commenta Barone.

 

 
 

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