skin

Comune Genova: 'Confronto aperto su nuovo regolamento gioco'

22 maggio 2018 - 10:50

Il Comune di Genova si prepara a scrivere il nuovo regolamento sul gioco, sulla base della futura legge della Liguria. Gli operatori, ascoltati in audizione, cercano confronto.

Scritto da Fm
Comune Genova: 'Confronto aperto su nuovo regolamento gioco'

 

In attesa dell'approvazione della nuova legge della Liguria sul Gap, che dovrebbe arrivare entro l'estate, il Comune di Genova prepara il terreno per la stesura del nuovo regolamento sul gioco, in sostituzione di quello in vigore dal 24 maggio 2013.
Il lavoro è cominciato ieri, 21 maggio, con una seduta congiunta delle commissioni Pari opportunità, Sviluppo economico e Welfare, che ha visto le audizioni dei rappresentanti degli organismi sanitari (Asl in testa), delle associazioni del sociale e delle categorie degli operatori del settore, a cominciare da Giorgio Pastorino (Sts-Fit) e da Italo Marcotti (Confindustria - Sistema Gioco Italia).
A illustrare i lavori a Gioconews.it è Francesca Corso, presidente della commissione Pari opportunità e della Consulta permanente sul gioco con premi in
denaro.

LA POSIZIONE DEL COMUNE - "La commissione di ieri era tesa a capire le varie posizioni delle associazioni del sociale e di quelle di categoria. È stata nostra cura convocare tutte le parti interessate per arrivare alla stesura del futuro regolamento sul gioco.
Abbiamo ascoltato tutte le parti visto che ci sono diversi interessi in causa.
L'assessore al Commercio Paola Bordilli, competente per il regolamento, si è detta favorevole a rivederlo alla luce della legge regionale che verrà. Come comune in Anci abbiamo chiesto che la legge regionale possa influenzare il più possibile tutti i regolamenti comunali della regione. È inutile avere un regolamento stringente se le città vicine ne hanno un altro a maglie più larghe. Diciamo che ora in una fase di stallo, per rivedere le norme aspettiamo la legge regionale e i vincoli che verranno posti per i comuni", sottolinea Corso.
 
 
PASTORINO (STS-FIT): "PARTIRE DAI NUMERI" - Sul versante degli operatori del settore, si registra la partecipazione di Giorgio Pastorino, presidente del Sindacato totoricevitori sportivi. "Nelle quattro ore di audizione abbiamo discusso a lungo sui numeri della diffusione del Gap, su cui c'è ancora molta confusione: secondo quanto riportano dall'Asl in cura in tutta la Liguria ci sono circa 400 malati, persone che sono dipendenti dal gioco ma anche da altre sostanze e si sono rivolte ai Sert, mentre a Genova sono circa 130. Le associazioni sostengono che tali numeri non sono definitivi ma gli abbiamo fatto notare che per dichiarare l'emergenza sanitaria ci vogliono numeri più consistenti.
Ovvio che noi ce ne dobbiamo curare, ma dobbiamo usare i numeri corretti se vogliamo prendere le strade giuste per regolamentare il gioco ed evitare il proibizionismo.
Rispetto al passato ho notato che anche i rappresentanti del Movimento 5 stelle e di parte del centrosinistra hanno dovuto ammettere che l'eliminazione del gioco comporterebbe un problema per le aziende. Alcuni consiglieri continuano a proporre di riconvertire le nostre aziende per rinunciare al gioco, ma quando si discute in concreto nessuno ha idea sul 'come' farlo.
Altro tema messo sul piatto è quello dell'online, per due motivi: l'idea di applicare distanziometri e limiti orari alle attivita commerciali sul territorio non è condivisibile; per quanto sta crescendo l'online il rischio è che le nostre aziende si ridimensionino indipendentemente dalle leggi regionali e comunali, abbiamo voluto far capire che bisognerebbe avere una visione complessiva del gioco in generale, andando oltre l'ambito comunale, altrimenti si fa un buco nel'acqua anche per la tutela della salute e la riduzione del gioco, visto che con uno smartphone si può giocare sempre. Oppure va deciso di fare una riforma complessiva e un ridimensionamento del settore tenendo conto che ci saranno un buco nelle entrate dello Stato, ricadute sui lavoratori, e che potrebbe esserci un forte ritorno dell'illegalità che porterebbe ulteriori problemi e costi".
 
 

MARCOTTI (SGI): "ELEVARE QUALITA DEL GIOCO LEGALE" - Per Italo Marcotti, presidente di Federbingo intervenuto in rappresentanza di Confindustria - Sistema Gioco Italia, è d'obbligo rilevare "che ancora una volta le posizioni sono distanti. L'opposizione parte dal fatto che il nostro sia un prodotto velenoso, da azzerare, e che le aziende siano tutte macchiate da un collegamento con la malavita. Quindi abbiamo  ribadito che la nostra volonta è quella di cercare un punto comune: la tutela dei soggetti deboli. Per questo, noi proponiamo un modello che garantisca al cittadino di scegliere se giocare e in modo sicuro, affinché il suo atto possa avvenire in attività commerciali che abbiano le caratteristiche di sicurezza necessarie a garantire un gioco sicuro.
La maggioranza ha compreso che l'applicazione della vecchia norma significa cancellare il gioco legale senza trarne un beneficio sociale ma solo causando ricadute economiche sugli operatori del settore, mentre per l'opposizione bisogna provare ad applicarla comunque, per valutarla in un secondo tempo.
Sul tavolo di confronto abbiamo portato i nostri temi: il gioco legale contrasta l'illegalità, garantisce il gettito allo Stato, i valori occupazionali. Poi siamo entrati nelle particolarità della legge: con quella del 2012 il 96 percento del comune di Genova sarebbe inibito al gioco legale e l'applicazione della vecchia norma avrebbe dato un ulteriore incentivo a questo fenomeno.
Purtroppo si rileva che le posizioni ideologiche a volte vengono prima della necessità di esaminare un tema cosi complesso che tocca finanza pubblica, salute, libertà del cittadino di avere un'esperienza di gioco che possa essere legale in primis, certa ed affidabile.
Ci saranno ulteriori passaggi in Comune, ora però l'attenzione è focalizzata sulla norma regionale ligure ed è fondamentale che possano passare i principi che portino ad una maggiore concentrazione del gioco, all'elevazione della qualità di chi raccoglie gioco e ad avere la possibilità del mantenimento della rete del gioco legale".

 

Articoli correlati