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Parlamento, gioco protagonista tra Def e commissioni

19 giugno 2018 - 07:57

Il Parlamento esamina il Def e le sue previsioni sul gioco, intanto si compone il puzzle delle commissioni che si occuperanno anche del settore.

Scritto da Michela Carboni
Parlamento, gioco protagonista tra Def e commissioni

 

Inizia oggi 19 giugno l'esame, da parte sia della Camera che del Senato, del Documento di economia e finanza 2018, redatto, come affermato dall'allora ministro dell'Economia Piercarlo Padoan, a legislazione vigente e che contiene anche delle previsioni sul gioco.
Secondo quanto si legge nel documento, per il quadriennio 2017 – 2020, i più significativi aggiornamenti, dal punto di vista finanziario, riguardano tra l'altro maggiori entrate per circa 48,2 miliardi, riconducibili, oltre al differimento dell’entrata in vigore del regime Iri, alle disposizione in materia di giochi ed agli effetti delle disposizioni sulla tassazione uniforme.
Le coperture finanziarie (maggiori entrate e minori spese) ammontano a 5,2 miliardi nel 2017, 10,2 miliardi nel 2018, 10,1 miliardi nel 2019 e 7,4 miliardi nel 2020. Vi rientrano le disposizioni che disciplinano l’incremento dell’aliquota del prelievo erariale unico applicato sulla raccolta derivante dal gioco attraverso apparecchi automatici tipo slot machine, il contestuale aumento del prelievo sulle vincite superiori a 500 euro conseguite nel gioco del lotto e nelle lotterie istantanee.
Quanto agli effetti della manovra di finanza pubblica 2018-2020 sull'indebitamento netto della Pa (valori al lordo degli oneri pregressi), dalle disposizioni in materia di giochi (gare e proroghe di scommesse, bingo e lotterie istantanee) sono attesi 0 euro nel 2017, 120 milioni di euro nel 2018 e 151 milioni, rispettivamente nel 2019 e 2020.
Alla relazione nelle due Aule del Parlamento seguirà la presentazione delle proposte di risoluzione, che deve avvenire prima della conclusione della discussione generale. Gli emendamenti alla risoluzione accolta dal Governo devono essere presentati entro un'ora dall'espressione del parere.

IL PUZZLE DELLE COMMISSIONI - Inoltre, sempre oggi 19 giugno, potrebbe essere sciolto il nodo delle commissioni permenenti. Ad oltre 100 giorni dalle elezioni, in settimana dovrebbero nascere le 28 commissioni parlamentari di Camera e Senato ed essere eletti i rispettivi presidenti.
Il presidente della Camera Roberto Fico ha inviato una lettera ai gruppi sollecitandoli a “provvedere alla designazione entro la giornata di martedì 19 giugno”. Per quanto riguarda il gioco pubblico italiano, le commissioni chiave sono quella Bilancio e Finanze che sono state le prime a essere definite con la coppia gialloverde Pesco (M5S)-Bagnai (Lega) al Senato e Borghi (Lega)-Ruocco (M5S) alla Camera, mentre per la commissione Affari costituzionale sono in pole position la pentastellata Fabiana Dadone e il leghista Stefano Borghesi.
Tra le altre commissioni centrali per il settore c'è anche l’Antimafia che potrebbe invece essere presieduta da Nicola Morra (M5S).
Altre commissioni su cui c'è attesa nel settore del gioco sono quelle della Salute, coinvolta anche in passato con diversi Ddl relativi alla lotta alla dipendenza da gioco, e quella Agricoltura che si occupa anche di ippica.
In Senato, il termine ultimo per indicare i nomi per le composizioni delle Commissioni permanenti e per la Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari è scaduto alle 20 di lunedì 18 giugno. Nebbia fitta, ancora, sui "papabili" alle presidenti delle commissioni, anche se per la sesta, Finanze, si fa il nome di Daniele Pesco (M5S).

 

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