skin

Senato, Mirabelli presenta Ddl: 'Si riducano offerta e domanda'

05 luglio 2018 - 07:36

I senatori Mirabelli e D'Alfonso presentano un disegno di legge in materia di riordino dei giochi.

Scritto da Anna Maria Rengo
Senato, Mirabelli presenta Ddl: 'Si riducano offerta e domanda'

Come preannunciato, i senatori del Pd Franco Mirabelli e Luciano D'Alfonso hanno presentato un disegno di legge recante "Disposizioni in materia di riordino dei giochi". La presentazione è stata annunciata nella seduta di ieri, 4 luglio, e il testo deve essere ancora assegnato alle commissioni per l'esame in sede referente e consultiva.

Il testo ripropone in larga parte i contenuti di quello che era stato presentato nella legislatura precedente e che era all'esame della sesta commissione Finanze, tenendo però conto delle risultanze dell'accordo che nel settembre scorso era stato raggiunto in sede di Conferenza Unificata Stato, Regioni ed Enti locali "e che, a causa della fine della legislatura, poi non si era riusciti a tradurre in un decreto. Il senso generale - spiega Mirabelli nell'intervista pubblicata sul numero di luglio/agosto della rivista Gioco News - resta quello di diminuire sia la domanda che l'offerta di gioco, di fare prevenzione, di tutelare soprattutto i soggetti deboli e i minori, di rafforzare il sistema dei controlli contro ogni forma di illegalità nel sistema del gioco”.

Intervenendo nel dibattito sul divieto totale della pubblicità del gioco, poi entrato nel decreto Dignità di prossima pubblicazione in Gazzetta, Mirabelli sottolinea la necessità di porre in essere anche altre misure: “L'azzeramento del gioco illegale è un obiettivo che può essere raggiunto aumentando i controlli con l'aiuto delle forze dell'ordine e di pubblica sicurezza. Certamente si deve fare di più, e si devono coordinare le azioni da mettere in campo. Il controllo, a mio avviso, va intensificato soprattutto per quanto attiene il gioco online. Poi bisogna anche ridurre la domanda del gioco legale, e su questo penso che un ruolo possa essere svolto dalla riduzione degli spazi pubblicitari e da una corretta informazione, ma anche dalla riduzione dell'offerta. Riprendendo i lavori della passata legislatura e del mio disegno di legge, oltre che della Conferenza unificata, ritengo che l'offerta di gioco vada ridotta soprattutto nei locali generalisti”.

 

IL TESTO DEL 2015 - Il testo del "vecchio" Ddl, risalente al 2015, mirava "a tutelare i minori dalla pubblicità dei giochi -si legge nella relazione accompagnatoria - e a recuperare i fenomeni di ludopatia, a vietare la pubblicità nelle trasmissioni radiofoniche e televisive; a definire le fonti di regolazione dei diversi aspetti legati all'imposizione e ad armonizzare aggi e compensi spettanti ai concessionari; a riordinare la disciplina dei controlli e dell'accertamento dei tributi gravanti sui giochi, nonché il sistema sanzionatorio. Viene quindi confermato il modello organizzativo fondato sul regime concessorio ed autorizzatorio, ritenuto indispensabile per la tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, per la prevenzione del riciclaggio dei proventi di attività criminose, nonché per garantire il regolare afflusso del prelievo tributario gravante sui giochi. È garantita l'applicazione di regole trasparenti ed uniformi sull'intero territorio nazionale in materia di titoli abilitativi all'esercizio dell'offerta di gioco, di autorizzazioni e di controlli, con adeguate forme di partecipazione dei comuni al procedimento di autorizzazione e pianificazione della dislocazione locale di sale da gioco e di punti vendita in cui si esercita come attività principale l'offerta di scommesse su eventi sportivi e non sportivi, nonché in materia di installazione degli apparecchi idonei per il gioco lecito.
Si dispone, altresì, il rilancio del settore ippico anche attraverso l'istituzione della Lega ippica italiana, con funzioni, fra l'altro, di organizzazione degli eventi ippici, controllo di primo livello sulla regolarità delle corse, ripartizione e rendicontazione del Fondo per lo sviluppo e la promozione del settore ippico. Il Fondo è alimentato mediante quote versate dagli iscritti alla Lega, nonché mediante quote della raccolta delle scommesse ippiche, del gettito derivante da scommesse su eventi ippici virtuali e da giochi pubblici raccolti all'interno degli ippodromi, attraverso la cessione dei diritti televisivi sugli eventi ippici, nonché di eventuali contributi erariali straordinari decrescenti fino all'anno 2017".

 

Articoli correlati