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Di Maio: 'Non mi importa che lo Stato fa soldi con il gioco'

14 luglio 2018 - 18:09

Il ministro Di Maio torna a ribadire la validità delle disposizioni sul gioco contenute nel decreto Dignità.

Scritto da Anna Maria Rengo
Di Maio: 'Non mi importa che lo Stato fa soldi con il gioco'

 

Non me ne frega niente che lo Stato fa soldi con il gioco d’azzardo legale, non me ne frega neanche niente che le squadre di calcio o i giornali hanno i loro introiti dal gioco d’azzardo, perché spendiamo miliardi di euro della sanità per disintossicare dall’azzardopatia e curare la depressione. Il minimo sindacale da fare è eliminare la pubblicità e l’abbiamo eliminata”. Lo afferma, in un video su Facebook, il ministro del Lavoro Luigi Di Maio, commentando i contenuti del decreto Dignità e soprattutto l'inserimento, di cui si dice sorpreso, della cifra di 8mila addetti, tanti, secondo la relazione tecnica della Ragioneria di Stato, ne sarebbero persi all'anno con l'attuazione delle disposizioni.
Secondo Di Maio questa cifra ha un unico obiettivo: “Indebolire il decreto e il Movimento 5 stelle“. Il motivo? Il Dl Dignità “ha contro lobby di tutti i tipi”.
“Il mio sospetto – aggiunge – è che questo numero sia stato un modo per cominciare ad indebolire questo decreto e per fare un pò di caciara. Non mi spaventa, siamo stati abituati a cose assai peggiori in questi anni contro il Movimento. Ma tutti devono sapere che questo decreto non lo abbiamo fatto per aumentare la disoccupazione, siamo fermamente convinti che aumenterà i contratti stabili e stiamo lavorando a nuove misure per abbassare il costo del lavoro e incentivare i contratti a tempo indeterminato. “Perché non c’è scritto nella relazione quanti contratti a tempo indeterminato nasceranno per effetto della stretta dei contratti a tempo determinato, visto che noi aumenteremo gli incentivi a tempo indeterminato? È questo che mi lascia veramente perplesso”.

 

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