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Gioco, Comuni in prima linea: 'Nostro ruolo fondamentale'

20 agosto 2018 - 08:39

Da Sestri Levante (Ge) a Trapani i neo sindaci rivendicano il ruolo fondamentale dei Comuni nel contrasto al gioco patologico.

Scritto da Fm
Gioco, Comuni in prima linea: 'Nostro ruolo fondamentale'

 


Contrariamente agli scorsi anni, almeno ascoltando le dichiarazioni di molti dei sindaci eletti alle Amministrative di giugno, il gioco sembra essere passato in secondo piano come "cavallo di battaglia", nonostante l'attenzione che le sta dedicando il Governo nazionale con il varo del decreto Dignità comprensivo di divieto di pubblicità e aumento del Preu.


GHIO A SESTRI LEVANTE - Ci sono, però, alcune eccezioni. A cominciare dal primo cittadino di Sestri Levante (Ge), Valentina Ghio, confermata per il secondo mandato direttamente al turno del 10 giugno, forte dell'appoggio di una lista civica con il suo nome supportata dal centrosinistra, con cui ha sbaragliato la concorrenza del leghista Gian Paolo Benedetti.


Il suo impegno per il contrasto al gioco patologico, cominciato nella passata consiliatura, continuerà anche in quella appena inaugurata."Come consiglio comunale abbiamo adottato norme di carattere urbanistico per quanto riguarda le distanze dai luoghi sensibili. Obiettivo del nuovo mandato è quello di stilare un regolamento quadro, con misure ancora più definite e stringenti, coerenti con la normativa nazionale. E dall'altro lato di dare particolare attenzione, nell'ambito del Nuovo piano sociale di comunità, alle iniziative di contrasto al Gap, ai percorsi sulle dipendenze che potranno essere introdotti insieme agli altri enti", sottolinea Ghio, che dice la sua anche sul blocco della legge ligure sul Gap del 2012 deciso dalla Giunta guidata da Giovanni Toti in attesa del varo di quella nuova. "Lo scorso anno è stato scelto di prorogare gli effetti dell'entrata in vigore della norma sulle nuove autorizzazioni. La decisione ha sicuramente rallentato, sul territorio regionale, l'attuazione delle misure e quindi ha limitato le possibilità di ridurre i punti di gioco. Attendiamo la nuova legge per capire in che direzione andrà e in che tempi, ma nel frattempo operiamo con gli strumenti comunali che abbiamo".
Il primo cittadino di Sestri Levante poi dice la sua sulle manovre del Governo a guida Movimento 5 Stelle – Lega in materia di gioco. "Spero che su questo tema non si torni indietro e che la direzione di riduzione dei punti e delle slot prosegua con forza. Ci sono diversi interessi ma la direzione di limitare il gioco d'azzardo e le dipendenze da gioco dovrebbe essere condivisa da tutte le forze politiche", conclude.
 
 

RUCCO A VICENZA - Salendo un po' più a nord approdiamo in Veneto e precisamente a Vicenza, dove a indossare la fascia tricolore dalla sera del 10 giugno è Francesco Rucco, che con l'appoggio di Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia ha sbaragliato Otello Dalla Rosa, candidato del Partito Democratico, sostenuto anche da quattro liste civiche. "La mia amministrazione intende impegnarsi nel contrasto al gioco d'azzardo patologico utilizzando gli strumenti messi a disposizione dalla legge, senza demonizzare il fenomeno, ma garantendo in primis la tutela dei soggetti più deboli.
Negli anni scorsi il Comune ha vietato la pubblicità del gioco d'azzardo sul territorio comunale e ha definito gli orari di funzionamento delle slot machine, prevedendo un prolungamento d'orario per i locali che abbiano ottenuto dall'Ulss la validazione di un progetto di contrastro alla ludopatia", ricorda.
"In passato, inoltre, il Comune aveva tentato di regolamentare l’apertura delle nuove sale scommesse in città con vincoli significativi rispetto alle distanze da scuole, oratori e altri luoghi sensibili, ma i provvedimenti erano stati impugnati da alcune società a cui il Tribunale amministrativo del Veneto aveva dato ragione. Successivamente il Comune si è appellato al Consiglio di Stato di cui stiamo attendendo la decisione prima di prendere nuovi provvedimenti".
Anche Rucco fa affidamento sulle mosse del governo nazionale. "Auspico che l'iter legislativo dell'intesa per il riordino dei giochi in Conferenza Unificata completi il suo corso a tutela sia dei soggetti più deboli, ovvero di chi può cadere nella spirale del gioco d'azzardo patologico, sia dei lavoratori di un settore che da anni attende regole condivise. Le Regioni e i Comuni dovranno senz'altro poter avere un ruolo fondamentale, come peraltro stabilito dalla Conferenza unificata, in termini di definizione degli orari e delle distanze dai luoghi sensibili, ma anche nella promozione di interventi di sensibilizzazione. A questo proposito è positivo che il ministero della Salute abbia di recente approvato il Piano di prevenzione e contrasto al gioco patologico della Regione Veneto, che prevede anche attività di informazione e interventi di prevenzione nelle scuole e nei centri anziani, oltre ai programmi di cura e di riabilitazione".
 
 

TRANCHIDA A TRAPANI - Scendendo verso sud arriviamo a Trapani, che ha eletto al primo turno il sindaco Giacomo Tranchida, in lizza per per il centrosinistra, con più del 70 percento dei voti, sbaragliando Vito Galluffo, appoggiato da Forza Italia e da liste civiche.
Tranchida si è già occupato di gioco nel 2016, quando guidava la giunta del vicino comune di Erice (Tp), ipotizzando il varo di un'ordinanza contro il Gap che limitasse gli orari di funzionamento degli apparecchi e quelli di esercizio delle sale gioco alle fasce orarie dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22 di tutti i giorni, compresi i festivi. Un provvedimento da "gemellare" proprio con Trapani, ai tempi retto da Vito Damiani, prima del commissariamento dell'amministrazione dal luglio 2017 fino alle elezioni amministrative del 2018.
Nel suo programma elettorale, Tranchida ha annunciato l'intenzione di costruire un nucleo operativo e un team dedicato al supporto delle famiglie che hanno bisogno di non essere lasciate sole di fronte alle patologie emergenti, Gap compreso, con "l'obiettivo di costituire un punto di riferimento per i vari soggetti interessati, le fondazioni e le associazioni che operano nel settore".
 
 
 
DE LUCA A MESSINA - Fra i sindaci eletti a giugno che hanno fatto proposte in materia di gioco, non manca sicuramente di suscitare attenzione quello di Messina: Cateno De Luca, vincitore al ballottaggio del 24 con il 65 per cento di voti strappati a Dino Bramanti, candidato del centrodestra, sostenuto da dieci liste e da tutti i partiti da Forza Italia alla Lega, da Diventerà bellissima a Fratelli d'Italia.
Celebre per le sue particolari esternazioni già come deputato regionale dell'Assemblea sicilina, dove un giorno si presentato in mutande, coperto solo dalla bandiera della Trinacria e con una statuetta di Pinocchio e una Bibbia fra le mani, ha ora annunciato l'intenzione di "smontare il palazzo municipale e rimontarlo" a modo suo, per aprire un casinò chiamato "Casinò del Mediterraneo".
Un progetto da realizzare insieme alla costruzione del ponte sullo Stretto di Messina, promette, che sia "l’espressione, concreta e immediata, di un’amministrazione che vuole che Messina torni ad essere produttiva e protagonista". In campagna elettorale, tuttavia, aveva prima affermato che il casinò a Palazzo Zanca "non era una provocazione", anzi, pardon, "era una provocazione". Da sindaco sembra aver (finalmente?) preso una posizione definitiva.
 

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