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Sardegna senza legge sul gioco, i sindaci puntano sui distanziometri

23 agosto 2018 - 08:24

Il Tar Sardegna riconosce la validità dei limiti comunali al gioco, i sindaci introducono i distanziometri: dopo Alghero e Cagliari presto toccherà a Sassari.

Scritto da Francesca Mancosu
Sardegna senza legge sul gioco, i sindaci puntano sui distanziometri

 

In assenza di una legge regionale per il contrasto al gioco patologico, i sindaci della Sardegna si organizzano autonomamente, forti anche delle recenti sentenze del Tar che hanno avvalorato i limiti introdotti ad Alghero, Cagliari e Sassari. 

E ora, sull'esempio delle prime due città, dove oltre alle fasce orarie sono stati introdotti anche distanziometri di 300 metri e 500 metri, anche a Sassari ci si appresta a fare altrettanto, come annuncia il sindaco Nicola Sanna.

"Accogliamo con soddisfazione la sentenza del Tar Sardegna che ha bocciato i ricorsi contro i limiti orari per le sale giochi e le slot machine previsti dall'ordinanza sindacale. Nei prossimi giorni emanerò un'altra ordinanza per definire la distanza tra le sale o apparecchi da gioco e i luoghi sensibili, come le scuole".

Si tratta di un ulteriore passo nel percorso contro il Gap, iniziato all'indomani dell'insediamento a Palazzo Ducale. Già nel febbraio 2015 è stato approvato il regolamento comunale per incentivare, attraverso l'erogazione di contributi, i commercianti che decidono di non detenere slot machine e che aderiscono al programma di contrasto messo in campo dal Settore Servizi sociali in coordinamento con il Servizio dipendenze della Ats di Sassari. Nel 2016, con delibera di Giunta, è stato adottato il Programma triennale di contrasto alla ludopatia, che punta a coinvolgere tutte le categorie, famiglie, esercenti, associazioni contro il gioco d'azzardo patologico. Nel 2017 il sindaco Nicola Sanna ha emesso l'ordinanza, integrata nello stesso anno per ampliarne l'azione, che contiene misure preventive quali la riduzione, a sole otto ore giornaliere, del funzionamento delle slot machine.
Fra le azioni adottate dall'amministrazione sassarese poi ci sono anche le campagne di sensibilizzazione nelle scuole e nelle scorse settimane l'adesione a “Azzardopatia - Scommettiamo su di te”, progetto di sensibilizzazione sul gioco d’azzardo patologico che coinvolgerà scuole e istituzioni sarde.
 

"L'attività della nostra Amministrazione in tema di contrasto al gioco d'azzardo patologico si inserisce in un contesto generale molto preoccupante. Per questo riteniamo che le nostre azioni debbano essere molteplici: se da una parte è necessario lavorare sulla repressione, dall'altra è ancora più importante puntare sulla prevenzione e sensibilizzazione, anche tra le giovani generazioni. Fondamentale è poi che a livello nazionale e regionale si crei un sistema normativo in materia", continua il sindaco Sanna.
 
 

Sia per Alghero che per Sassari, e prima ancora nel caso di Cagliarii giudici del Tar si sono espressi chiaramente, riconoscendo la proporzionalità dei provvedimenti presi in materia di gioco e il loro potere di legiferare, richiamando i dati sulla diffusione del Gap presentati da Regione Sardegna e Comuni. E inoltre, sottolineando che "La libertà di iniziativa economica trova limite, per espressa previsione di cui all’articolo 41 della Carta costituzionale, nel divieto di arrecare pregiudizio all'utilità sociale ovvero alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umane (…); di qui numerose disposizioni normative che sottopongono le attività economiche a restrizioni volte a tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini".
 

Quanto alla Regione Sardegna, che andrà al voto per rinnovare i suoi consiglieri nel 2019, ad oggi restano ferme al palo le proposte di legge fin qui presentate: le prime due nel 2014, da parte di Francesco Agus (Gruppo Misto) e Salvatore Demontis (Pd) e l'ultima nel giugno 2018, a firma di Daniela Forma e Lorenzo Cozzolino (Pd), con il sostegno del presidente della commissione Sanità, Raimondo Perra.

Nel dicembre 2017, la Giunta ha approvato lo stanziamento di un milione e mezzo di euro per finanziare il Piano regionale 2017 Gioco d’azzardo patologico (Gap) Sardegna, elaborato con la collaborazione del Centro per il trattamento dei disturbi psichiatrici correlati ad alcol e gioco d’azzardo patologico, Dipartimento di salute mentale - Area socio-sanitaria Cagliari, Azienda per la tutela della salute, che delinea azioni capillari sia di carattere regionale che locale, volte ad accentuare l’azione preventiva, con la formazione e l'aggiornamento delle unità territoriali (Assl), la promozione della consapevolezza nei soggetti a rischio (tramite la predisposizione di materiale informativo sui servizi dedicati al Gap da distribuire nelle sale gioco, negli esercizi commerciali e in altri luoghi ricettivi) e il potenziamento dell'accessibilità ai servizi sul territorio regionale.
 

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