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Legge gioco Calabria, Bova: 'Ritardi nell'attuazione, fondi a rischio'

25 ottobre 2018 - 11:37

Arturo Bova (presidente commissione contro la 'Ndrangheta del Consiglio della Calabria) denuncia ritardi in attuazione legge sulla legalità con norme sul gioco.

Scritto da Redazione
Legge gioco Calabria, Bova: 'Ritardi nell'attuazione, fondi a rischio'

 

“La legge 9/2018 ( c.d. legge antindrangheta su cui ho lavorato per ben due anni ) entrata in vigore il 3 maggio 2018, é la piu severa d'Italia soprattutto in materia di contrasto al gioco d'azzardo. Ma va applicata e le forze dell'ordine dovrebbero essere più severe nei controlli”.

 

Lo sottolinea Arturo Bova, presidente della commissione contro la 'Ndrangheta del Consiglio della Calabria, che oggi 25 ottobre, si è riunita per fare il punto sull'attuazione della legge regionale 26/04/2018, n. 9 recante "Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della ‘ndrangheta e per la promozione della legalità, dell’economia responsabile e della trasparenza", comprensiva di un articolo sul contrasto al gioco patologico.

 

Nel corso della seduta il presidente Bova ha dato lettura di una missiva fatta pervenire dal dirigente generale reggente del Dipartimento Presidenza, Domenico Pallaria, in cui è stato reso noto che “è in fase di predisposizione l’atto deliberativo finalizzato all’attuazione della legge regionale n. 9 del 2018 recante 'Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della ‘ndrangheta e per la promozione della legalità, dell’economia responsabile e della trasparenza'".
 

Il presidente Bova quindi ha aggiunto: “In merito alla legge n. 9 registriamo un ritardo che rischia di veder svanire una grande opportunità. I fondi previsti, circa 700mila euro, destinati ad interventi per la legalità (in favore di vittime di mafia, di borse di studio per i giovani, etc.) rischiano di essere persi se non vengono impegnati entro il 31 dicembre di quest’anno. Ipotesi inaccettabile che va scongiurata con la massima solerzia e collaborazione individuando azioni atte a ridurre i tempi e ad accelerare le procedure per consentire la piena operatività di una legge diretta a contrastare il fenomeno mafioso e corruttivo attraverso varie misure di prevenzione volte a favorire lo sviluppo della legalità e della cittadinanza responsabile. È necessario superare i ritardi ed attendiamo risposte anche rispetto ad inadempienze che non rivestono rilevanza esclusivamente politica”.

 
 
L'ARTICOLO SUL GIOCO - Nell'articolo 19 la legge prevede per i Comuni la facoltà di limitare l'apertura delle sale da gioco e scommesse e di tutti i locali pubblici con offerta di gioco per otto ore giornaliere, e non oltre le ore 22. Viene quindi introdotto un distanziometro di 300 metri per i Comuni con popolazione fino ai 5mila abitanti e di 500 per quelli con popolazione superiore. Poi un piano integrato per il contrasto e la prevenzione del Gap, l'emanazione del logo "No Slot" per chi sceglie di non installare o disinstallare apparecchi da gioco, la formazione obbligatoria per i gestori e il personale delle sale, il supporto amministrativo ai Comuni in caso di avvio di azioni legali collegate al gioco, il divieto di pubblicità, anche sui mezzi di trasporto pubblico locale e regionale. In coerenza con le finalità ed i principi della presente legge, la Regione Calabria non concede il proprio patrocinio per gli eventi che ospitano o pubblicizzano attività di gioco.
 

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