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Manovra, Fi chiede modifiche a emendamento relatori su gioco

03 dicembre 2018 - 15:59

Tra i subemendamenti all'emendamento dei relatori alla manovra, Forza Italia chiede una diversa tassazione tra i vari giochi e indennizzi in merito alle concessioni ippiche.

Scritto da Anna Maria Rengo
Manovra, Fi chiede modifiche a emendamento relatori su gioco

Sono diversi, i subemendamenti presentati all'emendamento dei relatori al disegno di legge di bilancio per il prossimo anno e che fissa nuove tempistiche per la scadenza delle concessioni in essere, per i nuovi bandi e per l'arrivo delle slot da remoto. Oltre a quelli che chiedono la soppressione di qualche comma del testo (Lucaselli di FdI e Baroni del M5S chiedono di sopprimere il comma 4 sulle nuove slot, Boschi e Marattin, del Pd, sia quello che il comma 1 sulla proroga del Superenalotto, mentre Leu chiede che la gara del Superenalotto sia attribuita seguendo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa), si segnalano, due, più corposi, presentati da deputati di Forza Italia.

TASSE E AGGI - Il primo, a firma di D'Attis e Cannizzaro, prevede che "A decorrere dall'entrata in vigore della presente legge l'aggio per i raccoglitori del gioco del lotto e dei giochi accessori, il compenso al ricevitore dei giochi numerici a totalizzatore nazionale e l'aggio per il venditore al dettaglio delle lotterie nazionali ad estrazione istantanea è fissato nella misura del 6,5 per cento della raccolta di gioco e le entrate erariali dei suddetti giochi aumentano dell'1,5 per cento della raccolta. Per tutte le concessioni di gioco in essere è applicato un canone di concessione commisurato allo 0,35 per cento della raccolta di gioco, fatta eccezione per quella riferita alle scommesse a distanza a quota fissa con interazione diretta fra giocatori. Il Ministero dell'economia e delle finanze, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, definisce i criteri di calcolo dei suddetti canoni di concessioni apportando le modifiche necessarie alle convenzioni di concessione vigenti, anche in regime di proroga, e che già non prevedano tale misura". Lo stesso emendamento chiede invece di sopprimere l'aumento del Preu per slot e Vlt previsto dalla manovra stessa: "Conseguentemente al comma 1 dell'articolo 80 le parole: le misure del prelievo erariale unico sugli apparecchi di cui all'articolo 110, comma 6, lettere a) e b), del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, previste dall'articolo 9, comma 6, del decreto-legge 12 luglio 2018, n. 87, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2018, n. 96, sono incrementate dello 0,5 per cento a decorrere dal 1o gennaio 2019. sono soppresse".

IL CONTENZIOSO SULL'IPPICA - Il secondo emendamento reca la firma dei deputati, sempre di Forza Italia, Germanà e D'Ettore e punta all'eliminazione del contenzioso in essere per quanto attiene le concessioni ippiche. In dettaglio, "Al fine di consentire l'estinzione dell'ingente contenzioso pendente in materia, di evitare l'insorgenza di ulteriore contenzioso e conseguentemente, limitare l'esposizione finanziaria derivante da condanne al risarcimento del danno: a) ai sensi dell'articolo 10, comma 5, del decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 aprile 2012, n. 44, così come risultante per effetto della sentenza della Corte costituzionale n. 275 del 20 novembre 2013, nel rispetto dei principi di efficienza ed economicità, si procede alla ridefinizione delle condizioni economiche previste dalle convenzioni eccessive alle concessioni per il servizio di raccolta delle scommesse ippiche mediante abolizione delle integrazioni delle quote di prelievo di cui all'articolo 12 del decreto del Presidente della Repubblica 8 aprile 1998, n. 169, relative agli anni dal 2006 al 2012; b) il Ministro dell'economia e delle finanze, d'intesa con il Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo e l'Agenzia delle dogane e dei monopoli, definiscono in via transattiva ogni questione di natura risarcitoria con le agenzie ippiche, o loro aventi causa, già titolari di concessioni per attività di raccolta per conto dello Stato di gioco a totalizzatore e quota fissa ed altre scommesse di ippica nazionale ed internazionale, attenendosi ai seguenti criteri: ai concessionari o aventi causa è riconosciuto un importo a titolo di indennizzo risarcitorio per il danno patrimoniale subito pari alla percentuale dell'1,90 per cento sul volume di incasso di ciascuna agenzia, con esclusione di interessi e rivalutazione monetaria, a decorrere dall'anno 2000 e per tutta la durata di esercizio della concessione; l'importo riconosciuto è erogato a valere sulle risorse del comma 5-ter o può essere compensato in caso di debenza di quote di prelievo risultanti dall'applicazione del punto 1 del presente comma e qualora il saldo della compensazione esprima un debito a carico dei concessionari o aventi causa, questo potrà essere rateizzato in un numero massimo di 72 rate mensili; 5-ter. Al fine di dare immediata applicazione a quanto stabilito dal presente comma, il Ministro dell'economia e delle finanze, d'intesa con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali e l'Agenzia delle dogane e dei monopoli si coordineranno con l'associazione di categoria dei concessionari o aventi causa maggiormente rappresentativa AgiSco. 5-quater. Agli oneri derivanti dalle disposizioni di cui ai commi 5-bis e 5-ter, nel limite di 150 milioni di euro per l'anno 2019, si provvede mediante le maggiori entrate derivanti dai commi 2 e 3, valutate in 70,2 milioni di euro per l'anno 2019, nonché mediane riduzione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, come incrementato dal comma 2 dell'articolo 90, pari a 78,8 milioni di euro per l'anno 2019".

 

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