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Adm, spesa e erario in calo del comparto gioco nel 2017

04 dicembre 2018 - 12:28

Sul Libro Blu dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli emersi i dati sulla spesa ed erario del comparto del gioco 2017.

Scritto da Redazione
Adm, spesa e erario in calo del comparto gioco nel 2017

Sul Libro Blu dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli sono emersi i dati relativi alla spesa e all'erario del comparto gioco, in merito all'anno 2017.

Tra il 2016 e il 2017 si registra un calo della spesa e dell'erario sul gioco. È scesa dai 19,1 miliardi di euro del 2016 ai 18,9 miliardi del 2017, con un calo quindi dell’1 percento.
 
Stesso discorso vale per l’Erario che nel 2017 ha registrato 10,3 miliardi, contro i 10,4 del 2016.
 
SPESA - L'Agenzia delle dogane e dei monopoli pubblica in dettaglio tutti i numeri in riferimento alla spesa sostenuta dai giocatori in Italia. Oltre a emergere un calo degli apparecchi (-40,7 percento), viene sottolineato il calo del poker cash (-45,7 percento), del Lotto (-21 percento), dei giochi numerici a totalizzatore (-15,2 percento) e dei giochi a base ippica (-11,1 percento percento).
 
In crescita, invece vlt (+2,9 percento), betting exchange (+50 percento), bingo (+2,4 percento), casinò games (+46,6 percento), poker a torneo (+29,7 percento), scommesse sportive (+43,3 percento) e le scommesse virtuali (+22,5 percento). Stabili le Lotterie (+0,3 percento) e gli apparecchi da intrattenimento (+0,9 percento).
 
ERARIO - In calo anche il gettito per l’Erario, passato dai 10,1 miliardi del 2016 ai 9,8 del 2017, con un decremento di quasi il 3 percento. Secondo l'Adm il ricavo proveniente dagli apparecchi da intrattenimento è di 4,7 miliardi di euro (+2,1 percento rispetto al 2016). Per quanto riguarda Vlt 1,4 miliardi (+8 percento), i casinò games con 114 milioni (+48 percento) e le scommesse sportive, con 269 milioni (+42 percento).
 
Oltre 2,5 miliardi di euro sono arrivati invece dal Lotto e dalle lotterie istantanee ed in differita, entrambi i settori però in calo rispetto al 2016.
 
LA RACCOLTA TOTALE - La raccolta del gioco a distanza è stata pari a 16.913.000.000 euro, passati a 21.331.000.000 nel 2016 e a 26.932.000.000 nel 2017. La spesa è stata invece di 823.000.000 nel 2015, 1.020.000.000 nel 2016 e 1.376.000.000 nel 2017. Quanto alla rete fisica, ecco i dati: 71.268.000.000 euro nel 2015, 74.766.000.000 nel 2016 e 74.745.000.000 nel 2017, mentre la spesa è di 16.213.000.000 nel 2016, 18.009.000.000 nel 2016 e di 17.538.000.000 nel 2017. Il totale della raccolta è quindi di 88.249.000.000 euro nel 2015, 96.173.000.000 nel 2016 e 101.753.000.000 nel 2017, mentre la spesa è di 17.103.0000 nel 2015, 19.104.000.000 nel 2016 e 18.990.000.000 nel 2017.

CONTROLLI - Nel 2017 sono stati 35.166 gli esercizi controllati mentre nel 2016 sono stati 33.578 e 35.015 nel 2015. Questi i numeri pubblicati sul Libro Blu 2017 dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli. Nel 2017 l’imposta è stata di 31.649.907 euro, con un incremento rispetto i 22.064.194 euro del 2016. In crescita anche l’importo delle sanzioni tributarie che passa dai 18.767.279 euro del 2015, a 30.313.740 euro nel 2016 e a 44.689.473 euro nel 2017. Scende invece a 20.650.324 euro nel 2017 l’importo delle sanzioni amministrative dai 26.659.154 euro del 2016. Nel settore dei controlli, l'Agenzia delle dogane e dei monopoli individua tutte le forme di irregolarità nelle modalità di offerta autorizzata come la non conformità delle apparecchiature, l'irregolarità dei comportamenti, l'irregolarità nella gestione dei flussi finanziari, nel pagamento delle vincite e nell’entrata erariale e al deciso contrasto a tutta l’offerta illegale, con verifiche capillari e pesanti sanzioni.

I VOLUMI DI GIOCO NELLE REGIONI – Mettendo sotto la lente i dati relativi alle regioni, il report evidenzia una spesa di gioco complessiva pari 17, 518 miliardi di euro (in calo rispetto ai 17.973 del 2016). Si è speso di più in Lombardia – 3,346 miliardi -, Lazio – 1, 836 miliardi – Campania -  1,825 – ed Emilia Romagna, con 1,408 miliardi. Fanalini di coda la Valle d'Aosta con 32 e il Molise con 89.

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