skin

Marconi (Consiglio Marche): 'Legge gioco, tutela salute al primo posto'

14 gennaio 2019 - 09:16

Il capogruppo UdC del consiglio regionale delle Marche, Luca Marconi, commenta sentenza del Tar su ordinanza di Macerata e legge sul gioco.

Scritto da Redazione
Marconi (Consiglio Marche): 'Legge gioco, tutela salute al primo posto'

“La recente sentenza del Tar Marche sul ricorso contro il provvedimento dell'amministrazione comunale di Macerata, con il quale si disciplina la chiusura delle attività di gioco in alcuni orari, è un'importante conferma della validità della legge regionale sul gioco d’azzardo. La sentenza quasi esalta il valore della tutela della salute pubblica, così come disciplinato dalla nostra legge regionale, certificando così una delle più significative intenzioni che la norma vuole realizzare, ovvero la limitazione delle attività di gioco quando queste possono danneggiare in maniera significativa la volontà del giocatore, introducendolo nelle perniciose dinamiche della dipendenza patologica dell’azzardo”.

 

Queste le parole con cui il capogruppo UdC del consiglio regionale delle Marche, Luca Marconi, firmatario della vigente legge sul Gap, commenta la sentenza del Tar che ha confermato i limiti orari imposti dell’ordinanza del sindaco di Macerata.
 
“Dalla sentenza si evince chiaramente la legittimità della norma regionale nella parte in cui include ogni attività di gioco nella tipologia dell’azzardo e consente l’intervento dei sindaci nel limitare, in determinate fasce orarie, l’attività. Con la legge è stato reso legittimo l’intervento di limitazione oraria che già da tempo tanti sindaci nella Marche andavano disponendo, subendo, però, i ricorsi dei gestori del gioco. È stata proprio la legge regionale, come nel caso di Macerata, a venire in soccorso alle amministrazioni comunali.
Ora la legge è in piena fase attuativa, essendo stati sbloccati i fondi nazionali che, insieme a quelli già stanziati dalla stessa Regione Marche, portano a 6 milioni gli euro le risorse destinate alla cura degli azzardopatici, alla prevenzione del gioco d’azzardo e alla formazione di quanti debbono spiegare i rischi connessi all’attività di gioco, perpetuata nel tempo in modo acritico e dipendente”.
 

Articoli correlati