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Fassina: 'Aumento Preu per la formazione antinfortunistica'

07 febbraio 2019 - 09:07

Ordine del giorno alla Camera di Fassina (Gruppo misto-Leu) per ripristinare i fondi per le imprese su formazione antinfortunistica sul lavoro attraverso l'aumento del Preu.

Scritto da Rf
Fassina: 'Aumento Preu per la formazione antinfortunistica'

"La Camera impegna il Governo a ripristinare i fondi già destinati dalle imprese agli interventi in materia di formazione  antinfortunistica, assicurandosi una compensazione del relativo onere finanziario attraverso aumento della percentuale  di Preu sugli apparecchi da gioco Vlt e slot".

Questo quanto si legge sull'ordine del giorno presentato dal deputato Stefano Fassina di gruppo Misto - Leu, in merito al disegno di legge: s. 989, conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, recante disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione (approvato dal Senato) (a.c. 1550).
 
Il deputato Stefano Fassina aveva già presentato sotto forma di emendamento al decreto Semplificazioni l'aumento del Preu per finanziare le tariffe Inail ma è stato bocciato dalla Commissione Bilancio e Attività produttice della Camera.
 
"L'articolo 1, comma 1122 della legge 30 dicembre 2018, n. 145 - si legge nel testo - detta disposizioni in materia di premi e contributi Inail, prevedendo una revisione dei relativi importi con effetto dal primo gennaio 2019 al 31 dicembre 2021 che deve essere operata considerando minori entrate per 410 milioni di euro per l’anno 2019, 525 milioni per l’anno 2020 e 600 milioni per l’anno 2021, mediante la riduzione delle risorse strutturali destinate dall’Inail per il finanziamento dei progetti di investimento e formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro pari a 110 milioni di euro per il 2019, 100 milioni per ciascuno degli anni 2020 e 2021.
 
La riduzione delle risorse destinate dall’Inail allo sconto per un importo pari a 50 milioni di euro annui per il 2020 e 2021; ulteriore riduzione per l’anno 2021 delle risorse di cui alle lettere a) e b) fino ad un importo complessivo massimo di 50 milioni di euro qualora non si riscontrassero eccedenze rispetto al livello delle entrate per premi e contributi ovvero in  termini  di  minori  spese  rispetto  a quanto previsto nei saldi di finanza pubblica per la predetta annualità; con la suddetta disposizione non si tiene  conto  che  l’equilibrio  finanziario nella gestione dell’istituto deve contemporaneamente riguardare  sia  la  revisione delle tariffe a favore delle imprese, che la qualificazione delle prestazioni a favore delle lavoratrici e dei lavoratori".

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