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Piemonte, Cassiani a Chiamparino: 'Gioco, aprire tavolo di crisi'

19 febbraio 2019 - 10:30

Luca Cassiani (Pd) presenta question time al Consiglio del Piemonte su mancato tavolo di crisi sui licenziamenti causati da legge sul gioco.

Scritto da Fm
Piemonte, Cassiani a Chiamparino: 'Gioco, aprire tavolo di crisi'

“Perché non è stato aperto un tavolo di crisi per l’adozione di strumenti straordinari volti al sostegno del reddito di coloro che, operando nella filiera del gioco legale, hanno già e si troveranno a breve in una situazione di disoccupazione?”.

È la domanda che pone il consigliere del Piemonte Luca Cassiani (Partito democratico) al presidente della Regione Sergio Chiamparino e all'assessore al Lavoro, Gianna Pentenero, nel question time in programma per la seduta del consiglio regionale di oggi, 19 febbraio.

 

L'interrogazione riporta alla ribalta la questione sollevata solo poche ore fa dall'associazione As.Tro che ha chiamato a raccolta le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Piemonte sul rischio di licenziamento per il 75 percento della forza lavoro del settore del gioco legale, in vista della scadenza del 20 maggio, quando entrerà in vigore l’obbligo di rimozione dei congegni anche negli esercizi dotati di licenza ex art. 88 Tulps (sale da gioco con ambiente dedicato, sale dedicate, agenzie di scommessa e sale bingo) che non siano riusciti ad adeguarsi al rispetto delle limitazioni territoriali imposte dalla normativa regionale.
 
 
Cassiani ricorda che “numerose aziende che operano in tale ambito (circa quaranta), negli ultimi mesi, hanno scritto all’assessore regionale competente in materia per esprimere la propria profonda preoccupazione per gli effetti della suddetta normativa sull’occupazione nel settore del gioco legale, in particolare dopo maggio 2019, quando chiuderanno anche le Vlt; tali aziende hanno già dovuto procedere ad una riduzione di personale per effetto della norma di cui sopra e tale riduzione è stata, fino ad ora, soltanto parziale grazie all’utilizzo degli ammortizzatori sociali che, tuttavia, sono in corso di esaurimento. La chiusura totale delle attività è prevista, come sopra ricordato, per il mese di maggio 2019, con la conseguente perdita dei residui posti di lavoro, fin qui salvaguardati; nelle suddette missive, le aziende hanno chiesto l’apertura di un tavolo di crisi per l’adozione di strumenti straordinari volti al sostegno del reddito di coloro che si troveranno a breve, insieme alle loro famiglie, in una situazione di disoccupazione”.
 
 
Il consigliere del Pd quindi sottolinea che “non risulta sia stato dato riscontro alle lettere sopra richiamate; non risulta esserci stato alcun incontro con le aziende e i rappresentanti sindacali, sebbene richiesto ufficialmente, al fine di valutare proposte di miglioria della normativa in questione per un progetto davvero efficace di contrasto alla ludopatia, salvaguardando al massimo l’occupazione”.
 
 
Per poi evidenziare che “i provvedimenti per la limitazione degli abusi e il contrasto delle patologie debbano essere realizzati con grande rigore ma anche con molto buon senso, poiché occorre tutelare la buona occupazione presente nell’ambito del gioco legale, che è stata (e sarà ancor di più nei prossimi mesi) messa a dura prova da decisioni assunte senza una adeguata valutazione degli impatti; il sacrificio delle realtà imprenditoriali che garantiscono presidi di legalità e buona occupazione rappresenti un indubbio danno per i dipendenti, ma anche per l’intera collettività, poiché apre un varco preoccupante al proliferare di offerte illegali e incontrollabili, con il rischio di generare un vero e proprio far west nel settore”.
 
Il tempo a disposizione per prendere posizione sul tema è alquanto ridotto, visto che sulle attività della Giunta pende la scure delle elezioni regionali, in programma il 26 maggio.

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