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Decretone, gioco: inammissibili due emendamenti di Bond e D'Attis

12 marzo 2019 - 09:17

Gli emendamenti al decretone sul gioco presentati da Bond e D'Attis sono stati dichiarati inammissibili. Altri invece risultano ammissibili.

Scritto da Redazione
Decretone, gioco: inammissibili due emendamenti di Bond e D'Attis

Ieri, lunedì 11 marzo in sede referente nelle commissioni riunite Lavoro e Affari sociali sono stati dichiarati inammissibili per estraneità di materia gli emendamenti al decreto su Reddito di cittadinanza e di pensioni (C. 1637), presentati da Dario Bond di Forza Italia (emendamento numero 27.5) che “autorizza il direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli a emanare decreti attuativi, anche in deroga alla normativa vigente, a fini di salvaguardia della salute del giocatore” e l'emendamento di Mauro D’Attis di Forza Italia (emendamento numero 27.6), “in quanto concernente il passaggio di titolarità dei nulla osta di messa in esercizio riferibili agli apparecchi da gioco”.

L'emendamento presentato da Mauro D'Attis aveva suscitato un grande dibattito tra i rappresentanti delle associazioni del comparto del gioco.
 
Gli altri emendamenti sono invece dichiarati ammissibili e saranno quindi valutati dalle commissioni in sede referente.
 
Si tratta del 27.1 di Dario Bond di Forza Italia - “Sostituire il comma 2 con il seguente: 2. Al concessionario per le lotterie ad estrazione istantanea il compenso per la raccolta del gioco è fissato in misura pari a 1,6 per cento per l’anno 2019, in misura pari a 2 per cento per l’anno 2020 e in misura pari a 2,1 per cento per l’anno 2021. Conseguentemente, sopprimere il comma 3. 27. 3”.
 
Ammissibile anche il 27.2 di Walter Rizzetto di Fratelli Di Italia sullo stanziamento del Fondo per le non autosufficienze, “di cui all’articolo 1, comma 1264, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, è incrementato di 20 milioni di euro per l’anno 2019 e di 40 milioni di euro a decorrere dall’anno 2020”.
 
Ammissibile il 27.3 di D’Attis, Polverini di Forza Italia che cita “sostituire il comma 2 con il seguente: 2. Al comma 1051 dell’articolo 1 della legge 30 dicembre 2018, n. 145”, le parole: “di 1,25 per gli apparecchi di cui alla lettera b)” sono sostituite dalle seguenti: “di 2,00 per gli apparecchi di cui alla lettera b)”.
 
L'emendamento numero 27.4, presentato da Michela Rostan (Leu) dichiarato anch'esso ammissibile “al comma 4 aggiungere, in fine, il seguente periodo: viste le problematiche tecniche connesse all’introduzione della tessera sanitaria e ai suddetti nuovi apparecchi di gioco da remoto, il direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, ai fini della salvaguardia della salute del giocatore, della certezza e della continuità erariale, del corretto funzionamento informativo nei confronti degli enti locali e degli organi di pubblica sicurezza, è autorizzato ad emettere uno o più decreti attuativi anche in deroga alla normativa vigente entro e non oltre la scadenza delle concessioni in essere previo parere delle Commissioni parlamentari competenti”.
 
Ecco gli emendamenti che erano stati presentati e dichiarati inammissibili:
EMENDAMENTO 27.5 BOND - “Dopo il comma 7, aggiungere il seguente: 7-bis. I soggetti proprietari di apparecchi da gioco, iscritti nell’apposita sezione dell’elenco di cui all’articolo 1, comma 533, della legge n. 266 del 2005, come sostituito dall’articolo 1, comma 82, della legge 220 del 2010, in regola con i pagamenti relativi al prelievo erariale unico, hanno diritto ad ottenere il passaggio di titolarità dei nulla osta di messa in esercizio riferibili agli apparecchi di loro proprietà da un concessionario ad un altro, senza soluzione di continuità, entro trenta giorni dalla richiesta”.
 
EMENDAMENTO 27.6 D’ATTIS, POLVERINI - “Sostituire il comma 2 con il seguente: 2. Al comma 1051 dell’articolo 1 della legge 30 dicembre 2018, n. 145”, le parole: “di 1,25 per gli apparecchi di cui alla lettera b)” sono sostituite dalle seguenti: “di 2,00 per gli apparecchi di cui alla lettera b)”.
 
L'articolo 27 al comma 1, primo periodo, sostituire le parole: all’11 per cento con le seguenti: al 10 per cento. 
 
"Al comma 1 - come si legge nel testo - sostituire le parole: all’11 per cento con le seguenti: al 10 per cento. Conseguentemente, all’articolo 28, comma 1, sostituire le parole: 116,8 milioni per l’anno 2020 e di 356 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2022 con le seguenti: 94,8 per l’anno 2020 e di 312 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2022".
 
Per finanziare interventi che vanno dal riconoscimento di un anno di anzianità in più ai fini pensionistici alle donne per ogni figlio a carico, o a chi abbia un disabile a carico nel proprio nucleo familiare, sono stati presentati alcuni emendamenti al decreto su reddito di cittadinanza e quota 100, che ricorrono a un aumento del prelievo sulle slot e sulle Vlt.
 
L'emendamento numero 1. 15 di Fornaro, Epifani, Fassina (Leu) cita “all'articolo 27, comma 2, - si legge nel testo - sostituire le parole: di 2,00 per gli apparecchi di cui alla lettera a), con le seguenti: di 2,75 per gli apparecchi di cui alla lettera a) ed aggiungere, in fine, le seguenti parole: e le parole: 'e di 1,25 per gli apparecchi di cui alla lettera b)' sono sostituite dalle seguenti: 'e di 2,00 per gli apparecchi di cui alla lettera b)'". 
 
Tra gli altri interventi da finanziare ci sono anche il riconoscimento del reddito di cittadinanza alle persone senza fissa dimora e l’introduzione del lavoro di cittadinanza.
 
"Con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze - si legge nel testo - è rideterminata la misura del payout applicato all'ammontare delle vincite sugli apparecchi di cui all'articolo 110, comma 6, lettere a) e b) del testo unico di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, al fine di assicurare maggiori entrate erariali pari a 200 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2019". 

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