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Elezioni 2019, candidati sindaco: 'Gioco, è l'ora di avere norme nazionali'

24 aprile 2019 - 10:16

In vista delle prossime elezioni amministrative, i candidati alla carica di sindaco chiedono norme puntuali, anche a livello nazionale, e promettono più controlli per arginare il Gap.

Scritto da Fm
Elezioni 2019, candidati sindaco: 'Gioco, è l'ora di avere norme nazionali'

Dopo le Regionali tenutesi tra febbraio e marzo, a maggio sarà di nuovo tempo di elezioni amministrative. In abbinamento alle Europee, domenica 26 maggio in quasi 4mila città italiane si tornerà a votare per scegliere consigli comunali e sindaci, e a ancora una volta si tornerà a parlare di gioco, tema presente in diversi programmi elettorali.

Sicuramente in quelli dei candidati umbri, dopo che il presidente dell'Anci regionale, Francesco De Rebotti, in un recente intervento ha chiesto loro di inserire fra gli impegni di governo "la lotta contro il gioco d'azzardo".

 

Un invito accolto da Giuliano Giubilei, candidato per il Partito democratico a Perugia contro il sindaco uscente Andrea Romizi. "C’è ancora molto da fare sulla regolamentazione del gioco d’azzardo, che per un Comune deve essere battaglia di legalità, civiltà e tutela sociale. Nell’azione di un’amministrazione responsabile, la massima attenzione deve essere prima di tutto rivolta ai soggetti socialmente deboli, a cominciare dai minori. È quindi fondamentale che sia garantito il rispetto delle regole e che il Comune di Perugia interpreti appieno e con forza quel ruolo di parte attiva conferitogli dalla legge regionale 21/2014 e dal relativo Piano per la prevenzione, cura e riabilitazione del disturbo da gioco d’azzardo. Per le videolottery, ad esempio, il Comune deve vigilare con sempre maggiore attenzione sulle distanze di sicurezza dai luoghi sensibili, in primis le scuole di ogni ordine e grado. Allo stesso modo è necessaria una regolamentazione sempre più puntuale e netta dei punti slot sul territorio: meno sale gioco e scommesse ma specializzate e riconoscibili".
 
 
Dello stesso avviso anche Francesca Tizi, candidata alla poltrona di primo cittadino di Perugia per il Movimento 5 Stelle, che afferma: "Molte sono le cose ancora da fare. L'Organizzazione mondiale della sanità ha riconosciuto ufficialmente la dipendenza da videogiochi, in quanto l'area di riferimento è quella relativa alle patologie legate al controllo degli impulsi. È chiaro come una tale problematica si riscontri nel gioco d'azzardo. Per contrastare il fenomeno della ludopatia si potrebbe innanzitutto pensare ad un'estensione del cosiddetti luoghi sensibili, prevedendo ad esempio l'ubicazione delle sale da gioco in aree decentrate, e ad un'intensificazione dei controlli come deterrente di carattere psicologico. Infine, si potrebbe anche di prospettare l'introduzione di una tessera personale, per prevenire l'azzardo minorile e porre un limite massimo di spesa. Credo inoltre che parte dell'azione comunale per contrastare il Gap dovrebbe rivolgersi all'informazione, intesa come prevenzione, in particolar modo, dei giovani. Si dovrebbe partire da loro per spiegare che cosa è la dipendenza da gioco ed estendere l'azione pensando anche alla creazione di punti di ascolto".
 
A livello regionale Tizi ritiene che "una regolamentazione del gioco anche attraverso l'introduzione di orari di apertura degli esercizi costituisca già di per sé un disincentivo alla sua diffusione" mentre a livello nazionale sia molto importante garantire norme "uniformi in tutto il territorio italiano per porre dei paletti di confine entro cui le amministrazioni locali possano agire. Le misure che una tale legge dovrebbe contenere dovrebbero essere tutte mirate ad evitare che il fenomeno declini nella patologia 'da gioco di azzardo' nonché a sanzionare i comportamenti che deviino dalla previsione normativa. Questo è infatti un tema a cui il M5S è molto sensibile e - ritengo - sarà oggetto di particolare attenzione in sede parlamentare, in quanto è già da tempo che il nostro movimento sta attenzionando la questione".
 
 
Un altro Comune in prima linea nel contrasto al Gap è Prato, dove a concorrere per la carica di sindaco sarà Matteo Biffoni, primo cittadino uscente e presidente di Anci Toscana, che più volte ha chiesto la completa attuazione della legge regionale, compreso l'avvio della formazione obbligatoria per gli esercenti, ed è stato fra gli artefici di un regolamento-tipo adottato da decine di città toscane, che ha ampliato il numero dei "luoghi sensibili" normalmente previsti aggiungendo musei, discoteche, biblioteche e stazioni."Come amministrazione ci siamo impegnati per avere un regolamento stringente, che rendesse difficile spendere nel gioco. E al contempo esiste un ottimo servizio dell'Asl per la cura del gioco patologico.
Il problema è anche culturale: giocare è fin troppo facile, ci sono moltissimi siti a cui si può accedere semplicemente dal cellulare e spesso non vi è consapevolezza dei rischi del gioco patologico fin quando non è troppo tardi. In questo senso è importante un intervento di carattere nazionale, così come una legge che meglio controlli le regole del gioco lecito".
 

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