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Seccia (Comune Roma): 'Gioco, in arrivo distanziometro di 500 metri'

29 aprile 2019 - 09:23

Roma si adeguerà alla legge del Lazio adottando un distanziometro per le attività di gioco di 500 metri, contro quello di 350 in vigore dal 2017, come anticipato da Sara Seccia (M5S).

Scritto da Redazione
Seccia (Comune Roma): 'Gioco, in arrivo distanziometro di 500 metri'

Tira aria di modifica per il regolamento comunale sul gioco di Roma, che presto si adeguerà alle norme regionali approvate dal Consiglio del Lazio lo scorso ottobre, con l'inclusione nel Collegato di Bilancio del divieto di aprire nuove sale da gioco a meno di 500 metri dai cosiddetti luoghi sensibili, superando i limiti in vigore dal 2017, fermi a 350 metri.

 

La proposta è stata presentata nel corso dell'ultima seduta della commissione Commercio del Comune di Roma dal vice presidente Sara Seccia, consigliere del Movimento cinque stelle da tempo molto attiva nelle iniziative in tema di contrasto al gioco patologico, che dichiara a Gioconews.it: "Finalmente la Regione Lazio, dopo 5 anni di una legge lacunosa si è accorta del vuoto normativo, probabilmente anche spinta dalla nostra opposizione, e ci dà uno strumento che mancava. Eravamo una delle poche regioni prive di distanziometro, quindi ben venga essersi svegliati. La proposta di modifica sarà depositata ai primi di maggio, poi da lì spetterà agli uffici, dipartimento e segretariato generale, fare le debite valutazioni".
 
 
"Attualmente non è prevista l'implementazione dei luoghi sensibili di cui abbiamo già fatto il censimento, già previsti dalla delibera e dalla legge regionale. Di fatto sono già tantissimi a Roma: basti pensare ai luoghi di culto. Crediamo che siano sufficienti anche se poi la legge regionale, con la modifica, ci dà anche la facoltà di inserirne di nuovi", conclude Seccia.
 
 
Varato nel giugno 2017, il regolamento sul gioco ancora in essere ha fissato un distanziometro dai luoghi sensibili (scuole, centri giovanili, luoghi di culto, strutture residenziali o semi residenziali operanti in ambito sanitario o socio assistenziale, centri anziani) di 350 metri all'interno del perimetro dell'anello ferroviario di cui alla zona 2 del Pgtu e di almeno 500 metri al di fuori di esso.
 
 
A tale misura si affiancano dal 2018 il divieto di aprire "sale videogiochi e biliardi" nell'area intermedia del centro storico di Roma, introdotto con il regolamento per l’esercizio delle attività commerciali e artigianali nel territorio della "Città storica" di Roma e l'ordinanza sindacale che disciplina gli orari di funzionamento degli apparecchi da gioco nella Capitale (che potranno essere accese dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23 di tutti giorni, festivi compresi, ovunque esse siano collocate), più volte confermata dal Tar Lazio.
 
 

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