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Gori: 'Gioco, riprendere accordo in Conferenza unificata del 2017'

15 luglio 2019 - 07:47

Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, auspica attuazione dell'accordo sul riordino del gioco in Conferenza unificata nel 2017 e auspica impegno dei Comuni.

Scritto da Redazione
Gori: 'Gioco, riprendere accordo in Conferenza unificata del 2017'

“L’accesso in tempo reale ai dati di consumo di gioco era uno dei punti contenuti nella proposta di riordino dei giochi approvata dalla Conferenza Stato-Regioni nell’autunno 2017, insieme all’obbligo di utilizzo della tessera sanitaria per abilitare l’accesso alle slot (AwpR) e alle videolottery (Vlt) e, soprattutto, per la prima volta, alla sensibile riduzione dell’offerta attraverso il dimezzamento dei punti di gioco sul territorio. 
Che ne è di quell’accordo? Era stato approvato da tutte le parti politiche, eppure se ne sono perse le tracce. Il Governo Gentiloni non lo ha mai finalizzato e da quando è in carica il Governo Lega-5Stelle non se n’è più sentito parlare”. 

 

Se lo domanda, e lo domanda, il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, da anni in prima fila nel contrasto al Gap e fra i principali sostenitori dell'accordo per il riordino del settore del gioco stipulato in Conferenza unificata nel settembre del 2017 ma mai, formalmente, attuato.
 
 
L'occasione è stata offerta dalla presentazione in Anci Lombardia dell'applicativo Smart messo a punto dall'Agenzia delle dogane e dei monopoli che permette anche di verificare gli orari in cui le Vlt sono in funzione, facilitando così il lavoro delle varie Polizie Locali nel controllo del rispetto dei regolamenti comunali che prevedono interruzioni dei tempi di gioco.
 

“Io penso che sia una battaglia da riprendere con urgenza e determinazione. I nostri cittadini continuano a spendere troppi soldi nel gioco distogliendoli dall’economia reale, spesso rovinando sé stessi e le proprie famiglie. 
È necessario che i sindaci tornino ad alzare la voce per ottenere concrete misure per la riduzione dell’offerta di gioco, il contrasto dell’abuso e la protezione dei soggetti più fragili”, conclude Gori, rilevando che alla presentazione dell'applicativo Smart “erano presenti pochissimi amministratori, ed è un peccato: la nostra lotta contro l’abuso di gioco d’azzardo è tutt’altro che vinta e non possiamo certo permetterci di abbassare la guardia”.
 

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