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Piccirillo (M5S Lombardia): 'Slot nelle stazioni, assessore passi ai fatti'

18 luglio 2019 - 12:57

Per il consigliere Luigi Piccirillo (M5S Lombardia) è assurdo che nel 2019 si parli ancora di slot nelle stazioni, tema di interpellanza in V commissione consiliare.

Scritto da Redazione
Piccirillo (M5S Lombardia): 'Slot nelle stazioni, assessore passi ai fatti'

“Abbiamo sostenuto la legge no slot nella scorsa legislatura e depositato una proposta di legge per ampliare la normativa regionale, che reputiamo assolutamente carente. La Lombardia non può essere un casinò a cielo aperto e la normativa deve essere assolutamente aggiornata e ampliata. In ogni caso quella in vigore andrebbe applicata. Proprio per questo è assurdo che nel 2019 si parli ancora di slot nelle stazioni: la ludopatia è una sciagura e la gestione delle sale e delle macchine da gioco, spesso opaca, nasconde e favorisce attività illecite e mafiose. L’assessore deve passare dalle parole ai fatti”.

 

Così Luigi Piccirillo, consigliere regionale del M5S Lombardia, commenta l’interpellanza discussa in Commissione regionale territorio per il divieto di installazione delle slot nei locali commerciali nelle stazioni oggi, 18 luglio, a cui ha risposto l'assessore alle Infrastrutture Claudia Maria Terzi.
 

PIZZUL E PILONI (PD): "RIQUALIFICARE LE STAZIONI" - Fermo il commento di Fabio Pizzul e Matteo Piloni, capogruppo e consigliere regionale Pd e firmatari dell'interpellanza: "Anche nei bar e negli esercizi pubblici delle stazioni lombarde deve essere vietata l’installazione di slot machine e di qualsiasi altro sistema di gioco d’azzardo, così come previsto per i luoghi, cosiddetti sensibili, che si trovano nelle vicinanze di scuole, oratori, centri di aggregazione e parchi. Nei prossimi mesi saranno rinnovati diversi bandi per l’affitto degli spazi e questa ci è sembrata un’occasione importante per sollecitare urgentemente la Regione – dicono i consiglieri - anche le stazioni, essendo luoghi ad alta frequentazione, dovrebbero svolgere una funzione sociale ed essere considerate zone sensibili, diventando luoghi di presidio e non di abbandono.
L’assessore ha risposto che questi divieti sono sicuramente previsti dai contratti predisposti da Fnm e che sta ancora aspettando le informazioni da parte di Rfi che ci auguriamo seguano la stessa linea, consentendo finalmente una vera riqualificazione, in tutti i sensi, delle nostre stazioni” concludono Pizzul e Piloni.
 
 

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