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Divieto pubblicità: 5 Stelle invoca intervento di 'nuova' AgCom

08 agosto 2019 - 12:06

Dopo l'affondo del Capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, ora anche il blog di Beppe Grillo torna sul divieto di pubblicità e sul ruolo di AgCom.

Scritto da Vincenzo Giacometti
Divieto pubblicità: 5 Stelle invoca intervento di 'nuova' AgCom

Le linee guida di Agcome che interpretano il divieto di pubblicità sancito dal governo attraverso il decreto Dignità “hanno sollevato pesanti rilievi in quanto avrebbero stravolto il senso originario della disposizione legislativa mirata a vietare qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro, comunque effettuata e su qualunque mezzo”. E' quanto si legge sulle pagine del blog di Beppe Grillo, fondatore del Movimento 5 Stelle a cui si deve l'iniziativa politica restrittiva sulla pubblicità. “Una decisione che sembra non aver garantito la necessaria dose di trasparenza, partecipazione e contraddittorio nell’ambito delle audizioni svolte con i soggetti interessati al procedimento”, si legge ancora nel blog, in un contenuto a firma di Fabrizio Dalle Nogare nella sezione “Cervelli” del Blog di Beppe Grillo. “Si aggiunga che la decisione adottata da Agcom sarà presumibilmente oggetto di ricorsi innanzi al giudice amministrativo”, scrive l'attivista.

E ancora: “Quel che ancor più colpisce, inoltre, è che tale atto sia stato adottato in prossimità della decadenza dell’attuale organo collegiale, potendosi in tal modo compromettere l’imparzialità di giudizio del nuovo organo collegiale che sarà rinnovato dal Parlamento. E difatti, l’azione della nuova Agcom sarà inevitabilmente vincolata da una decisione tanto importante e rilevante sotto il profilo sociale e sanitario; un’eredità lasciata dai vecchi componenti che non potrà essere ignorata sic et simpliciter nella costruzione della futura politica regolamentare in materia”, ha aggiunto. “Il nuovo organo collegiale di Agcom sostituirà in toto il precedente senza, quindi, l’applicazione di alcun meccanismo di rotazione. Una mancata continuità resa ancor più critica dal fatto che l’attuale organo collegiale è formato da membri votati, in prevalenza, da forze politiche di maggioranza, ora passate all’opposizione. Dunque, in prossimità della decadenza dell’attuale collegio di Agcom, l’adozione di provvedimenti rilevanti come quello sulla pubblicità del gioco d’azzardo avrebbe dovuto essere rimandata al nuovo organo, così da garantire la sua piena autonomia ed imparzialità di giudizio nell’esercizio delle sue funzioni. Ma questo non è avvenuto”, ha sottolineato ancora. “La nuova Agcom – conclude – potrebbe utilizzare lo strumento dell’ “Autotutela amministrativa” prevista dal nostro ordinamento quale facoltà delle pubbliche amministrazioni e delle Autorità indipendenti. Si tratterebbe di una azione di autotutela decisoria diretta e quindi di un intervento unilaterale e assunto in piena autonomia a tutela della propria sfera d’azione. La nuova Autorità potrebbe così annullare la decisione presa dalla precedente e sostituirla con una diversa deliberazione che tenga conto delle istanze sinora non sufficientemente prese in considerazione. Si potrebbe così, senza intervenire con nuovi atti legislativi né esperire lunghi e incerti ricorsi amministrativi, annullare gli esiti della consultazione sinora svolta e avviare in parallelo un nuovo, rinnovato e, a questo punto, più equilibrato procedimento consultivo”.
 

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